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Il primo transfer non si scorda mai

Creato il 09 novembre 2012 da Nina

IL PRIMO TRANSFER NON SI SCORDA MAI
Il 7 novembre è iniziato così: io sveglia alle 6 della mattina, con gli occhi di un'upupa a far foto sul terrazzo.  L'alba di un nuovo giorno, pieno di promesse.  Speriamo le mantenga tutte, mi ripetevo, come un mantra.
Poi c'è stato il treno (s)freccia rossa. 1 ora e mezza, in compagnia dei miei pensieri, delle mie speranze e anche di voi, così presenti e attive. Tanti messaggi da leggere, a cui rispondere, tanti incoraggiamenti, in bocca al lupo...tanta energia. Ho fatto questo scatto, per Elena (Cowdog), portavo i suoi orecchini, fatti a mano da lei, che mi ha spedito per posta per 'aggiungere un po' di verde a questi giorni nuovi di zecca'.  Magnifico regalo Elena. Così ti ho portata con me :)
IL PRIMO TRANSFER NON SI SCORDA MAI
Lui invece davanti a me, con la faccia affogata nel giornale, che ognuno ha il suo modo di anestetizzare l'ansia.
IL PRIMO TRANSFER NON SI SCORDA MAI
E un'ora e mezza vola, quando sei in ottima compagnia, quando sei felice, quando la gioia ti aspetta alla stazione
IL PRIMO TRANSFER NON SI SCORDA MAI
Ci siamo scapicollati fuori, con la voglia di toccare terra fiorentina, di rifare quello stesso percorso di lunedì mattina, quei vicoli, per tornare a riprendere i nostri Minuscoli.
IL PRIMO TRANSFER NON SI SCORDA MAI
E Firenze era più bella che mai. Radiosa, come una sposa. Sembrava essere lì solo per noi.
IL PRIMO TRANSFER NON SI SCORDA MAI
Siamo arrivati in anticipo davanti al portone e abbiamo incrociato le altre coppie che erano con noi anche il giorno del pick up. Stavolta eravamo tutti sorrisi e occhi che brillano. Occhi a cuore. L'attesa è stata breve, che il tempo non ha lievitato come la volta scorsa. Sono stata messa in stanza sempre con la ragazza dell'altra volta, una stanza diversa però. Questa aveva degli animali della Savana, che mi hanno fatto pensare al Branco, a tutte le persone che in questi giorni mi sono accanto e mi sostengono. Si, anche a voi :)
IL PRIMO TRANSFER NON SI SCORDA MAI
E poi di nuovo la sala operatoria, ma stavolta c'era il Boss. Ci salutiamo, vengono conquistate dalla bellezza degli orecchini, mi chiedono vogliono sapere. Mi suggeriscono di inamidarli, in modo che rimangano rigidi e non si arrotolino (capito Ele, potrebbe essere un'idea). Addirittura ipotizzano di creare una sezione sul loro sito in cui inserire consigli su come far passare 'Questi fottutissimi dodisci giorni' (parole loro), 'tipo: come inamidare orecchini di pizzo, la ricetta della Ribollita Toscana, insomma chose chossì' (sempre parole loro). Che tajo ste toscane, penso io, sanno sempre come fartela prendere bene. però ora basta, ditemi quanti sonoooo! E ritornano nel ruolo, si scusano per la loro 'Scialtroneria' (di nuovo parole loro) mi fanno spogliare e sedere sul lettino. Lei, la Boss prende il referto delle biologhe ed esclama: - Quanta Roba, signora Nina! - - Cioè - balbetto io al limite dello svenimento - Cioè ne abbiamo due Boni da trasferire e altri due Bonazzi, come diciamo noi, che forse si posson anche chongelare. Poi si vedrà nei prossimi giorni! - Quasi muoio. Il cuore salta un paio di battiti. Le mani mi vanno in automatico alla faccia. Ne coprono metà. Ma allora è vero, siete due come speravo, come pensavo!  Rido mentre gli occhi mi si gonfiano di lacrime. Ride anche il Boss con l'Ostetrica. Mi fanno stendere e io da quel momento in poi non ci capisco più un cazzo.  Le farfalle nella pancia fanno un festino, il cuore in gola non ne vuol sapere di scendere giù. L'Ostetrica mi fa vedere, sul monitor, il mio utero e il catetere che il Boss ha inserito, dentro cui passeranno gli embrioni. Trascorrono alcuni minuti in cui aspettiamo che il prezioso bottino arrivi dal laboratorio. L'Ostetrica continua a spiegarmi delle cose, ma io non sento più nulla, penso solo a quando li vedrò arrivare. Poi la vedo, la Siringa Amica e esulto: - Sono lì dentro! Quelli sono Loro! - - Si si - risponde l'ostetrica concitata - ma guarda qui, sul monitor, che è tanto bellino, guarda. Vedi questo puntino qui, questi sono i due embrionscini - E piango in sordina. Piango tra me e me. Un momento intimo e privato di commozione, tutto mio. Piango e penso che non è vero che i bimbi li portan le cicogne. Perché a volte, i Bimbi, li portan le Siringhe. Perché è da lì che lenti, dolci e silenziosi, sono scivolati dentro di me.
Poi ricordo solo l'abbraccio del Boss, materno e stretto. Il suo in bocca al lupo.  Io che corro in camera a rivestirmi. Imbambolata, con la nebbia nella testa. Ma è tutto vero? Mi tocco la pancia e penso che adesso è abitata. Che flash! Potrò piegarmi per rimettermi gli stivali? Giuro, questo penso come prima cosa. Esco, guardo Lui e sorrido di un sorriso largo. Lui risponde al mio sorriso, mi prende le mani e ci sciogliamo in un abbraccio. Praticamente stiamo lì, in mezzo alla sala d'aspetto, appesi l'uno all'altra. Senza staccarmi gli sussurro all'orecchio: - Sono due. Ora sono dentro di me -  Ridiamo con la voce adesso, ridiamo e piangiamo insieme, sti cazzi di chi c'è intorno.  Ora al mondo ci siamo solo io e Lui e i nostri due Minuscoli amassi di celluline.  Preziosissimi.
IL PRIMO TRANSFER NON SI SCORDA MAI
Abbiamo passato le restanti ore, prima del treno di ritorno, in uno stato di grazia nuovo, mai provato prima.
Sospesi, come a fluttuare sul mondo e suoi problemi, distanti da tutto. Increduli, stupiti, meravigliati. Tutto brillava di luce nuova, tutto ci sorrideva. 
Tutto aveva un sapore, un odore e un colore mai provati prima.
Siamo andati a mangiare con quella coppia che abbiamo conosciuto, giravamo per le strade di Firenze, le stesse di prima, ma ora c'erano 4 vite in più: due dentro me e due dentro l'altra ragazza. Io pensavo che 'Nessuno sa, nessuno immagina quanto è speciale e unica per noi questa giornata'. Anche se credo che ci si leggesse in faccia. Quando ci siamo salutati ci siamo fatti una promessa: che se tutto fosse andato a buon fine, per tutti e quattro, allora saremmo tornati qui, col pancione, a festeggiare. Che in fondo i pupi sono fiorentini a tutti gli effetti.
Avevamo dei sorrisi da far invidia alle pubblicità dei dentifrici.
Io e Lui ci siamo fermati in un parco, su una panchina al sole. A contemplare la magia del momento, il miracolo della vita. Era tutto un 'Ancora non mi pare possibile', 'Ma è tutto vero?', 'Sta succedendo a noi?'.
Ci guardavamo, scemi persi e innamorati folli dei nostri due Minuscoli
IL PRIMO TRANSFER NON SI SCORDA MAI
Poi ci siamo diretti alla stazione. Abbiamo trovato un posto dove sederci. Gli occhi fissi sul tabellone, in attesa del nostro treno. Volevo solo portarli a casa, proteggerli da tutto quel rumore e quella confusione, perché sentivo una responsabilità nuova, una fragilità legata al bisogno di prendermi cura di loro.  Pensavo di dovermi sdraiare il prima possibile, che tutto quel camminare potesse nuocergli.
IL PRIMO TRANSFER NON SI SCORDA MAI
E finalmente il binario è stato annunciato e il treno è arrivato. Sempre(s)freccia rossa, First Class, che solo il meglio per i nostri Minuscoli, Micacazzi!
IL PRIMO TRANSFER NON SI SCORDA MAI
E poi ricordo il momento in cui ho infilato la tuta, mi sono stesa sul divano e ho appoggiato la mano sulla pancia, ora farcita.
Nina Nido. Nina Abitata. Nina Chioccia. Nina al Cubo. Nina Trova. Nina Bigné. Nina Aspetta. Nina e i suoi Ninetti *
IL PRIMO TRANSFER NON SI SCORDA MAI
E adesso Io sono qui
IL PRIMO TRANSFER NON SI SCORDA MAI
Ancora non mi sembra vero. Is this the real life, or it's just fantasy?
E tutto il resto è storia. Da farsi ancora, da venire.
Postilla: domattina ci chiameranno le biologhe, per dirci del destino degli altri due embrioni. Se riescono a superare la notte e arrivare a domani, quinta giornata e a trasformarsi in cazzutissimi Blastocisti, allora avranno vinto la loro battaglia per la vita e avranno in premio un meraviglioso biglietto di prima classe per il congelatore. Avremo due pinguini per i tempi di magra :) Anche i Minuscoli, qui dentro, hanno il compito arduo della divisione cellulare che segna il passaggio da Morula a Blastociste, tra stanotte e domani. Se ce la faranno poi il passo successivo, tra domenica, lunedì e martedì, sarà l'Impianto.  Io mi faccio cuccia, tana, voi scavate forte, ve ne prego.
* i nomi sono alcuni di quelli inventati su Twitter per me da altrettante donne meravigliose ^__^ 
IL PRIMO TRANSFER NON SI SCORDA MAI

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