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Il Principe Vampiro - Attrazione Fatale

Creato il 07 febbraio 2011 da Junerossblog
Direttamente dalla scrivania di Noco.
Il Principe Vampiro - Attrazione FataleDi Christine Feehan
Newton Compton editore
Serie dark- The Carpatian” n1
TRAMA:
Vivono intorno a noi, si nutrono del nostro sangue. Sono creature dolci e feroci allo stesso tempo.
Sono i Carpaziani.
Mikhail Dubrisky e Raven Whitney sono fatti l'uno per l'altra, ma appartengono a specie diverse... Lui è un principe Carpaziano, vive di notte e si nutre di sangue umano; lei è una donna, una sensitiva incredibilmente sexy e dolce. Quando si incontrano Mikhail capisce che deve possederla, che solo con lei troverà la pace che cerca da secoli e che insieme saranno felici in eterno.
Ma intanto un gruppo di fanatici cacciatori di vampiri imperversa, facendo strage iniscrimata di tutte le creature non umane e Mikhail dovrà difendere i suoi sudditi e proteggere la sua anima gemella da oscure forze di cui lei non sospetta neanche lontamente l'esistenza

Dopo averlo aspettato per anni, firmato petizioni per averlo, mandato mail a raffica ad ogni editore con una casella di posta elettronica per poterlo leggere, ecco che la Newton ci ha accontentate: finalmente è stato tradotto il principe vampiro, il primo libro di una lunga quanto famosa ed importante serie sui vampiri, che ha costituito il punto di riferimento e risulta essere il capostipite “onorario” di un genere ormai popolare e molto sfruttato (talvolta anche troppo…)
Non mi dilungo sulla trama, che, come ho detto, non è niente di nuovo ( ripeto, però, che questo è stato scritto prima).
La mia riflessione, questa volta, si indirizza verso lo stile dell’autrice, particolare, semplice, essenziale, ma, a livello lessicale, decisamente povera. Devo confessare che, essendo abituata a stili più “curati” e melodiosi (non infiocchettati, badate bene!!!), specialmente, dopo aver letto certi gioiellini di alcune rose nostre e di alcune scrittrici regency, maestre nel sapiente uso della parola e padrone assolute di ogni tipo di linguaggio tanto da rendere gustosi e divertenti assurdi battibecchi o interessanti, schietti e irriverenti quanto improbabili personaggi, mi ha infastidita un po’ questo modo di scrivere scarno.
La “pochezza “ della storia, la ripetizione più volte delle stesse espressioni, gli stessi aggettivi e le stesse situazioni (un tentativo di allungare il brodo? sinceramente non ho potuto esimermi dal pensarlo in più occasioni ) non mi ha entusiasmata e, talvolta, mi ha proprio annoiata.
Inoltre il tira-molla tra i protagonisti, l’indecisione dell’eroina e l’ottusità del protagonista, mi sono sembrati un po’ paradossali e poco credibili. L’intreccio è stato infarcito da qualche colpo di scena e, necessariamente, dotato di, talvolta banali, antagonisti; ciò mi ha coinvolto, sul momento, ma non me ha lasciato un ricordo indelebile.
Comunque, al di là di queste considerazioni, dovute, sicuramente ad una mia particolare predisposizione d’animo, e ad una mia eccessiva pignoleria, devo confessare che la costruzione di questo mondo mi ha affascinata: l’idea è buona.
Il protagonista è vero e proprio vampiro, nel senso più tradizionale del termine: si insinua nelle menti umane e le condiziona, tanto da essere un rispettato e stimato elemento di spicco della comunità in cui vive ,si può trasformare in nebbia o in animale, ha un controllo assoluto del territorio e della fauna che lo popola. E’ un vero leader, un capo abituato a impartire ordini e vederli esauditi con un sol gesto e a comandare come un monarca assoluto. Insomma un vero a proprio alpha all’interno del suo clan: sempre in prima fila anche quando si tratta di prendere decisioni dolorose, pronto ad accollarsi tutte le responsabilità, e a combattere quando necessario, come un condottiero d’altri tempi. E la devozione per la sua donna è assoluta , il punto più importante e la ragione della sua esistenza; si aggrappa a lei per un bisogno fisico, morale, psicologico, senza di lei non può vivere (letteralmente) e pur non essendo “sdolcinato” è ,a suo modo, romantico, forse un po’ prevaricante, assolutamente maschio nel trattarla, ma molto protettivo e rassicurante.
In conclusione promuovo questo libro (seppur con riserva), concedendogli l’attenuante di essere il primo della serie e forse un tantino acerbo: devo riconoscere che gli spunti per gli altri libri ci sono e sono interessanti, seminati ad hoc per suscitare curiosità nella lettrice, ed io, che non mi tiro certo indietro di fronte ad una serie (anzi!!) sarò in prima fila all’uscita del secondo, ma mi aspetto molta più sostanza!
Dalle mie parti direbbero: ”speruma”…
Noco
Il Principe Vampiro - Attrazione Fatale

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