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Il principio è Amore

Da Anna
Il principio è Amore
… In conclusione questo è “La ballata dell’elefante”, una chiacchierata sui temi che, anche se solo accarezzati, determinano il nostro personalissimo modo di approcciarci alla vita … qui l’ultimo stralcio prima del suo punto d'arrivo!
[…p.84]Cavaradossi:E quindi nell’ Amore c’è il profondo riconoscimento della libertà altrui. Artemisia:Io penso che nei diversi volti dell’Amore, raccontati benissimo dagli esperti di psicologia, filosofia e via dicendo, vi sia un unico fattore comune: la totale libertà di ogni persona che ne determina la sua dignità. E’ la danza tra queste anime che si va delineando quel tipo di Amore che sento e vorrei trascendere. Cavaradossi: E così, il cammino nei sentieri dell’Amore porta all’incontro più profondo e più alto con Dio, inteso nelle sue mille forme. Artemisia:Diciamo che mi piace pensare all’Amore vero come l'unica esperienza capace di dare un senso autentico al nostro passaggio in questo mondo. E questo passaggio ha bisogno di armonia. Il passaggio attraverso il caos che ci tormenta è inevitabile. Il caos scompagina l’omeostasi per darci la possibilità di farci recipienti rispetto al nuovo. E’ nel vuoto che riusciamo ad accogliere nuova vita.Cavaradossi: E’ ciò che Mancuso chiama forza realizzatrice e positiva che ci fa tendere verso il bene determinando la crescita nella dimensione dello spirito. Solo impadronendosi dell'energia d'amore si potrà dare la risposta che il mondo si attende perché si innesti quel processo costruttivo che realizza l’umanità contro le forme invischianti dell’entropia. Artemisia:E quindi, quando si ama, quando si vive per il bene e per la giustizia, si rafforza il nostro essere. Cavaradossi:Sempre Mancuso ritiene che quando amiamo mettendo la passione al servizio dell’armonia delle relazioni raggiungiamo la pienezza dell’esistenza, perché il nostro amore riproduce una più ampia logica cosmica tesa da sempre all’armonia relazionale.
Artemisia:Lo penso anche io. E penso anche che l’Amore sia ricerca e apertura. Verso le dimensioni del corpo, della mente e anche  dello spirito. E tutto ciò può avvenire soltanto attraverso la relazione perché attraverso di essa si partecipa alla creazione del mondo. Ora, io penso che se ad oggi ci sono ancora guerre all’insegna dell’uno o dell’altro Dio, bisogna trovare un modo differente di comprendere come vivere. Mi sento allora di appoggiare la via del Bene e dell’Amore, perché sono sentimenti che, intimamente, in tutte le latitudini e longitudini di questo universo, possano essere comprese, poiché a tutti è data la possibilità – se ci si apre alla relazione- di farne esperienza. Fino all’ultimo respiro, quando cioè finiamo la nostra vita, cerchiamo il conforto di questa relazione. Come il neonato che vive attraverso il calore della carezza materna, così l’anziano trova conforto nell’abbraccio dei cari nell’ultimo passaggio. Dev’essere bruttissimo morire nella solitudine! E forse, ancora di più che durante la vita, la relazione dei cari nel momento della morte rende meno pauroso il passaggio verso le porte dell’ignoto. Li, nel varco, come tra il sonno e la veglia, diventa più semplice abbandonarsi alla Certa Signora e continuare lungo il cammino dell’esistenza....il resto quando verrà pubblicato...Una carezzaAnna :)

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