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Il Prof Bianconiglio nella buonascuola delle meraviglie

Creato il 14 agosto 2015 da Postik @postikitalia

“Dunque … a che punto ero arrivato … 170 + 30 = 200 … a 200 però devo sottrarre i 24 dell’anno in cui ho avuto la supplenza a mezzo servizio … anche vanno aggiunti i 24 punti di bonus che ho avuto nel 2006 per la vittoria della nazionale ai Mondiali, però  devo sottrarne 12 … mbè? Che avete da guardare? Non avete mai visto un professore? Come dite? Sì, sì proprio un professore! Altroché! E lo dico con orgoglio! Come? Ma scherzate? Un ragioniere? Io?

Signori ma voi siete pazzi! Sono un professore, un vero professore! Come?  Ahahaha … no non di matematica. Certo, certo, capisco l’errore, no non vi lasciate trarre in inganno. I numeri, anzi, i “punti” fanno parte della vita e della carriera di qualsiasi professore che si rispetti! No amici miei, io sono un professore di lettere, insegno latino e greco nei licei classici! Adesso però lasciatemi lavorare per piacere … scusate non prendetevela a male, ma devo finire di contare, di calcolare.

Dunque dicevo … ah sì, se aggiungo anche i 24 punti del 2006 … dunque … dovrebbero essere 194!, o forse no? Avete visto il guaio che avete combinato? Adesso non ricordo più a che punto ero! E adesso?

Devo contare  tutto daccapo, per forza, ricontrollare … e devo sbrigarmi anche. Dio mio è tardissimo, sono quasi le 14.00.

Il tempo sta per scadere, finire. E’ tardi, è tardi … solo 5 minuti e poi non avrò più tempo! Scusate, scusate; lo so che non è colpa vostra. Non potete sapere, non  potete immaginare … tutto il lavoro che noi professori … ah ma non mi lamento certo, anzi … ma voi non potete sapere tutto il lavoro che abbiamo … Come? Certo, certo, contare, certo ma non solo …  contare è importante, importante, sicuro … ma poi c’è il lavoro in classe: le spiegazioni, le interrogazioni e poi il lavoro a casa … e poi certo, certo, contare, contare.

Perché, signori miei, è sufficiente un attimo di distrazione e si rischia di perder tutto! Tutto vi dico! Ma io non mi lamento! No, certo che no! Però adesso non fatemi distrarre per favore, altrimenti dovrò davvero ricominciare tutto daccapo.

Daccapo, certo, avete ragione. Daccapo, devo ricominciare daccapo! Per forza! Ma è tardi! Dio mio! Maledettamente tardi! Sono quasi le 14.00 e non ho ancora inoltrato la domanda! Ah ma io non mi lamento, amici miei. Ci mancherebbe solo questo, no no! Mi ritengo anzi fortunato, certo! Almeno non ho figli, non ho moglie … altroché signori miei. Eh sì sì. Ne ho di colleghi, certo certo, con mogli, con figli … alla larga, alla larga! Come se non bastasse tutto il lavoro che abbiamo! No no! E poi il lavoro in classe! E poi adesso basta, devo ricominciare tutto daccapo, daccapo! Contare! Ma è tardi, tardi! Tra un po’ saranno qui ed io non ho ancora finito il lavoro!”

“Buongiorno professore, come si sente oggi? Lo sa che ora è? E’ l’ora della sua medicina. Ma che fa ancora vicino a quel computer, finirà per rovinarsi gli occhi. Spegniamolo su. Ecco fatto … professore ma che fa? Si calmi … no, si calmi le dico!”

“Lascia stare Lucia, ci penso io. Su professore, su … ecco qui. La sua iniezione … ecco fatto! Ha visto? Che ci voleva! Adesso starà subito meglio! Adesso si riposi un po’. Bravo così.”

“Accidenti mi dispiace … ho combinato un guaio. Non  sapevo che stesse finendo un lavoro urgente al computer …”

Ma no, lascia perdere e non ti preoccupare! Sei appena arrivata e non lo sai. Sono cinque anni che ogni giorno compila quella domanda; Tutti i santi giorni. Pare che, sia uscito fuori di testa proprio per questo motivo, così dicono almeno. Doveva compilare una domanda al computer, se ricordo bene entro le due del pomeriggio … e zac! Via la connessione! Niente da fare, scaduto il tempo. Dicono, ma io non ci credo mica. Sicuramente aveva già qualche rotella fuori posto! I professori, gente strana! Tu  pensa Lucia, preferiscono leggere anziché guardare la televisione!”

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 fonte foto: Pinterest

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