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Il Quintile

Da Balinas
Il quintile è un aspetto astrologico che si crea nel momento in cui due Corpi celesti formano un angolo di 72 ° (vale a dire che la differenza delle longitudini dei pianeti considerati nel sistema di coordinate geocentrico adottato assume quel valore espresso in gradi zodiacali). Esso è considerato un aspetto minore da buona parte degli astrologi contemporanei, e questa tesi è avvalorata da diversi testi astrologici noti. Prendiamo alcuni esempi:
"[...] il decile (36 °), il quintile (72 °), il bi-quintile (144 °) ecc., ma la loro natura benefica o malefica non è rigorosamente stabilita, non meno che la loro efficacia."[1].
Il Maestro Von Klockler dopo aver elencato i principali aspetti minori, dice "Nella prassi astrologica moderna si è però ampiamente dimostrato che ad aspetti di questo tipo spetta soltanto assai di rado un significato di una qualche importanza"[2] . Anche il Sementovsky-Kurilo non attribuiva un gran peso al quintile.
Eppure c'è un fatto che non possiamo ignorare. La misura degli angoli dei 5 aspetti maggiori origina dalla suddivisione dei 360 ° zodiacali per i divisori seguenti:
1 - Congiunzione 360 ° = 0 °
2 - Opposizione   180 °
3 - Trigono  120 °
4 - Quadrato   90 °
5 -
6 - Sestile   60 °
Quindi non si capisce l'esistenza di questo "salto", quasi che il numero 5 abbia minore dignità degli altri. Esso,  numero del male per L. C. de Saint-Martin, appartiene effettivamente alla triade dei numeri volontari (2 - 5 - 8) che albergano la radice del male in quanto sono "liberi" di rifiutare lo Spirito Santo con un atto di volontà. Tuttavia vi appartiene anche il 2, che dà origine come abbiamo visto all'opposizione, che nessuno si sognerebbe di ignorare nella Teoria degli Aspetti (da notare che l'opposizione è tradizionalmente considerata un aspetto disarmonico o malefico, quel che è certo è che rende "difficile" il rapporto tra due Corpi celesti). Senza contare che il 5 è una delle due Unità basilari del sistema del Settenario Astrale 5 + 2 (l'Uomo sul piano terrestre).
L'origine di queste considerazioni risiede nel fatto che l'Astrologia nasce come Arte Occulta (una delle tre Sorelle) e per me rimane tale anche al giorno d'oggi, nel XXI secolo, nonostante qualcuno tenti di trascinarla nel novero delle discipline scientifiche, forse per il desiderio di voler dimostrare a tutti i costi la sua validità.
Il significato e l'importanza del quintile risiedono nel suo angolo, 72 °. Questo è uno dei numeri fondamentali dell'Universo, in quanto sono 72 i Nomi divini e 72 sono gli Angeli (Shemamphorash) che circondano il trono divino. Ognuno di essi ha un nome composto da tre sillabe, ricavate dai versetti 19, 20 e 21 dell'Esodo cap- XIV, e combinate secondo regole cabalistiche. Lo stesso Agrippa von Nettesheim riferisce nella sua fondamentale "La filosofia occulta o la magia" che si tratta di un numero importante poichè "[...]presenta molta analogia col dodici; così ciascun segno celeste essendo diviso in sei parti, ne risultano settantadue numeri quinari, ai quali presiedono settantadue angeli e altrettanti nomi divini;[...]"  vale a dire che ciascun Shemamphoras sarebbe Signore di una unità zodiacale composta da 5° ciascuna.
Curiosamente, il moto di precessione dell'asse terrestre (che dà origine alla famosa precessione degli equinozi) avviene con un passo di 1° ogni 72 anni.
Ma cos'è astrologicamente il quintile? Rifacendosi al suo sottostante simbolico 5, composto dal primo
numero pari e dal primo numero dispari (L'Unità non è considerata), sembra riunire in sè come i due sessi il maschile e il femminile, esso apparterrebbe a Mercurio, in ragione della sua natura androgina (E.Ledos). In tal senso il quintile sarebbe un aspetto che correla elasticamente, favorendo uno scambio rapido (ma forse superficiale) tra i due Corpi celesti. 
E' pur vero che il richiamo simbolico del pentacolo unito al forte impatto sul piano mentale dell'aspetto in esame aggiunge un possibile significato di trasformazione che a seconda dei Pianeti interessati avrà chiaramente esiti differenti ma tenderà a mantenere un'ambivalenza di fondo. Si rende necessaria un'indagine statistica per valutare empiricamente quelle che qui rimangono semplici riflessioni simboliche.
[1] Henri-J. Gouchon, Dizionario di astrologia pag. 77
[2] H.Freiherr Von Klockler, Corso di astrologia, vol.1 pag. 66
[3] Agrippa Von Nettesheim, La filosofia occulta o la magia, Libro II, Cap. XV

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