Il quinto Beatle – La storia di Brian Epstein

Formato: Copertina rigida
Pagine: 168 pagine
Prezzo: 29,75 €
Lingua: Italiano
Edizione: Panini Comics
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Non sono mai stato un grande appassionato del quartetto di Liverpool, anche se non disdegno ascoltare qualche brano di tanto in tanto. Però gradisco molto le graphic novel, soprattutto da un po’ di tempo a sta parte, e quando ho visto nell’edicola sotto casa questo fumetto, di cui non sapevo nulla, mi sono detto “perché no?”
E vi posso dire che vale ogni centesimo speso.

La storia, come dice il titolo, non si sofferma sull’evoluzione della band da semplice gruppetto che suonava in una cantina a fenomeno mondiale ancora oggi riconosciuto e acclamato. Sui Beatles è stato detto tutto, di più, e ancora tanto. Sarebbe stato inutile e poco interessante tornare di nuovo sull’argomento.
Vivek J.Tiwary, invece, preferisce focalizzare la sua attenzione su quello che, ad oggi, è considerato “il quinto Beatles”, Brian Epstein, il manager che, con la forza di un leone, si è battuto perché credeva in loro, ne aveva scorto il potenziale e ha dedicato, fin dal loro primo incontro, ogni energia al raggiungimento del loro successo.
Epstein era un personaggio “strano”, perennemente in lotta con la sua sessualità, con le sue idee anticonformiste e una passione per la musica nata direttamente nell’infanzia, grazie al negozio di dischi di proprietà della famiglia in cui lo stesso Brian, raggiunta l’età giusta, prese a lavorare.
Una figura scomoda, per certi versi, che però trasudava passione e volontà da ogni gesto, caratteristiche che traspaiono tutte dal pregevole lavoro di Vivek.
Ma quello che più colpisce in questa graphic è il rapporto che lo stesso Brian era riuscito a instaurare con i quattro ragazzi, McCartney prima di tutti.
Un amico, prima che un manager, in grado di preoccuparsi innanzitutto del lato umano, poi delle figure artistiche.

Le tavole, disegnate e colorate splendidamente da Andrew C.Robinson, mostrano un Epstein in conflitto, che conduce una lotta interna con la sua omosessualità (all’epoca, in Regno Unito,considerato un crimine, punito anche con il carcere), con l’abuso di medicinali, che gli venivano prescritti anche per dare sollievo al suo “problema”.
Ma non solo sofferenza. Anzi, il Brian descritto da Vivek è vitale, energico, con una voglia di esprimere i sentimenti che tanto lo confondevano e altrettanto lo rendevano una persona speciale.

Insomma, una volta tanto mi sono imbattuto in un fumetto che non ha dalla sua elementi fantastici, ma una storia di vita vera, piena, fra sorrisi e lacrime, che in alcuni passaggi è quasi riuscita a commuovermi.
E se avete voglia di sapere qualcosa di più su questo personaggio rimasto nell’ombra per anni, fidatevi, vale la pena buttarsi nella lettura.

PS: ovviamente il prezzo da me segnalato riguarda la versione Deluxe, con copertina rigida. In commercio, però, esistono altre versione, decisamente più a portata di tasca, recuperabili con facilità in quasi tutte le edicole, perlomeno le più fornite.