Il raccapricciante suk di Piazzale Flaminio

Creato il 02 aprile 2012 da Riprendiamociroma

Mettetevi comodi, prendetevi un antiemetico e godetevi il solito spettacolo supercafone che Roma offre al mondo. Siamo a Piazzale Flaminio e la situazione è quella che vedete. Un orrendo, demente, allucinante suk che invade, insozzandola, tutta la piazza. Guardate le foto. Guardate che schifo. Guardate come hanno ridotto Roma. Guardate la cafonaggine con cui viene umiliata Porta del Popolo, la storica porta di ingresso al centro di Roma. E guardate come gli zozzari trasformano il piazzale in una discarica, gettando via stampelle, cartoni, cartacce, imballaggi. Guardate i camion degli zozzari parcheggiati in sosta vietata in curva. Il tutto in completa nonchalance, senza che nessuno muova un dito.


Scene forti non è vero? In qualsiasi paese civile simili spettacolini sarebbero semplicemente inaccettabili. Qui da noi sono la regola, e infatti noi siamo tutto meno che un paese civile. Siamo un paese di peracottari, alcuni con le pezze al culo, altri ripuliti, con la capezza e il dente d'oro. Ma sempre peracottari siamo.

Ma non è solo un fatto di cattivo gusto (in questo, si sa, noi romani siamo all'avanguardia). Alla base c'è un problema molto più serio. Ce lo spiega Alfonso Ippolito, Presidente dell'Associazione Esercenti di Via Flaminia, in questa intervista al Messaggero: "I Vigili del Fuoco, venuti mesi fa per il sopralluogo, hanno ribadito che nel caso si verifichi un incidente o un incendio dentro o a ridosso della metro in Via Alberto Ferrero, tappetini, teli e bancarelle renderebbero impossibile il passaggio dei mezzi di soccorso".

Dunque in caso di incidente, incendio, attentato, i bancarellari costituirebbero un ostacolo potenzialmente in grado di provocare une strage. Hanno tappato la via di fuga. Lo dicono i Vigili del Fuoco. Ma niente da fare. Gli zozzari non se toccano. A noi ce piacciono e quindi restano lì dove stanno.

Dobbiamo mettercelo in testa una volta per tutte. A Roma si riesce a spostare tutto tranne i mutandari. Pazienza che evochino scenari da terzo mondo, da favela di Calcutta o giù di lì. Pur di salvare il pittoresco mondo di pataccari e venditori di banane vale addirittura la pena di rischiare una strage, in caso di incendio o attentato in metro. Impossibile resistere al fascino cafone del mercatino. Bordoni li vuole perfino davanti al Colosseo. Avete letto?

A far da contorno a questo miscuglio di zozzate, le usuali scenette di sosta selvatica, gli immancabili cartelloni abusivi, la tradizionale "favelas giornalara" alla romana. Chi dobbiamo ringraziare? Questo dossier di foto ce lo manda Les.



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