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Il Racconto del Guerriero; ovvero, l'ultimo baluardo di Sfolli egocentrismo

Da Sfollicolatamente
Il Racconto del Guerriero; ovvero, l'ultimo baluardo di Sfolli egocentrismoWARNING:
Attenzione donne in procinot di partorire per la prima volta!
Questo racconto non e' rappresentativo di come vanno i parti normalmente. IO SONO STATA PARTICOLARMENTE SFIGATA!!
Ho anche sentito altre mie compagne di corso, che hanno partorito in 4 ore senza problemi ne' necessita' di intervento medico. Una cosa liscia e indolore.
Altre donne al gruppo di allattamento dove sono andata aultimamente anche loro hanno partorito senza problemi, ed erano al primo anche loro!
I parti del secondo pupo, poi, dicono tutti che sono una passeggiata, ve lo assicuro.
Quindi vi prego, no vi lasciate traumatizzare dalla mia voglia di spandere ai quattro venti.
Partorire normalmente e senza casini si puo', e succede davvero!
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La vedete questa macchinetta qui sopra?
Questa durante il travaglio e' la vostra Bocca della Verita', il vostro centro, il vostro punto di riferimento, la vostra rassicurante copertina di Linus, la vostra guida sherpa, il vostro Oracolo.
Il numerino a sinistra indica la frequenza al minuto del battito cardiaco del pupo (e se vi va, potete anche sentirlo in audio), mentre quello a destra indica l'intensita' delle contrazioni.
Ancora piu' a destra, c'e' il foglio con il tracciato di contrazioni e battito nel tempo. In piu' avete un pratico pulsante da premere quando sentite il pupo che si muove.
Durante il travaglio, sarete costantemente attaccate a questa macchinetta.
Questa macchinetta, cosi mi dice ClaraV, non serve a niente. Almeno dal punto di vista medico.
Il pulsantino e' li solo per tentevi la mente occupata, e i parametri possono cambiare da un momento all'altro, quindi non hanno alcun valore predittivo. E in piu, pare che l'uso di questa macchinetta abbia aumentato il numero di cesarei praticati negli ospedali. Evviva.
Eppure, questa macchinetta era la mia migliore amica durante il travaglio.
Ma la macchinetta, infame e infingarda, raccontava balle, e io me le raccontavo con lei.
Perche' eravamo rimaste a quando mi si erano rotte le acque, giusto?
Ecco, da li e' partita una serie di monitoraggi, che indicavano contrazioni da leone, ma di dolore, ancora zero. E io, tutta fresca e pimpante, mi illudevo: dai dai che il collo dell'utero mi si sta appiattendo senza colpo ferire. Dai dai che entro 24 ore ho partorito...
Era la sera di domenica 8, ed io, povera illusa, facevo ancora la splendida.
24 ore dopo, ormai ricoverata senza possibilita' di appello, eravamo ancora li, io e la macchinetta, che ci guardavamo negli occhi. Ancora contrazioni da leone, ancora zero dolore.
Fuori dalla stanza del monitoraggio, un'atmosfera surreale di attesa.
Il silenzio rotto solo da un losco figuro le cui sembianze mi rimangono a tutt'oggi sconosciute, che si aggirava per i corridoi del reparto maternita' del borgo pedemontano fischiettando questo allegro motivetto:
 E per chi non la conoscesse, ecco il sinistro retroscena

Le uniche altre anime con le quali Sfolli scambia due parole tra un monitoraggio e l'altro, a parte Dear Husband e un Gufo & Iena che ormai sono una presenza costante come due cavallette attaccate a ventosa fuori dalla finestra della mia stanza, sono tre sue ex compagne di corso preparto, che hanno appena partorito ma gia' si trascinano da lei per farle forza.
"Carine voi!" - squittisce Sfolli tutta eccitata - "com'e' andato il vostro parto? Dai dai raccontatemi..."
Loro mi guardano, sorridono e non favellano. Cambiano argomento, glissano, mi mostrano i loro pupi.
Io insisto: "Si si, bellissimi i vostri pupi, ma come e' andato il parto?!"
Loro niente. Sorridono e tergiversano. Dicono che e' tutto bellissimo, che ne vale la pena, vedrai com'e' tutto bellissimo.
Comincio a pensare che col parto ti rifilino anche una bella lobotomia, giusto per gradire.
Scopriro' poi che una ha avuto 18 ore di travaglio e due epidurali, l'altra non so piu' quante ore di travaglio culminate in un taglio cesareo, e l'altra ancora, al secondo figlio e determinatissima a fare l'epidurale, per poco non partoriva in auto (almeno lei se l'e' cavata in una manciata di minuti).
No, ma e' tutto bellissimo. Molto bellissimo.
Comunque, in questa ovattata e surreale attesa silenziosa, dopo due applicazioni di gel per indurre le contrazioni, finalmente qualcosa si muove. Alle tre di notte, eccole: selvagge e dirompenti. Ma ancora indisciplinate, brevi e irregolari.
Ma noi non ci allarmiamo, vero Sfolli? Noi abbiamo fatto il corso pre parto, e sappiamo che queste bestiacce sono solo i prodromi, per accorciare l'utero.
Quindi mi dico 'Sfolli, armati di santa pazienza e aspetta. Se fossi a casa, in teoria non ci sarebbe neanche bisogno di andare in ospedale a sto punto'.
Ecco, bene, questo sulla carta.
In pratica, due minuti dopo ero per terra a pecorina che iperventilavo e contavo i secondi sbattendo la mano contro il pavimento, tipo arbitro di un match di wrestling. Dopo circa 15/20 battute, proprio a un filo da K.O., la contrazione passava.
L'ostetrica, che chiameremo Mamy, per distinguerla dalle altre due che verranno nei turni seguenti, mi dice che sono a 1 cm.
Evvai, penso io, mi sto gia' dilatando!
Lei mi consiglia di fare una doccia calda, per regolarizzare le contrazioni. Io ubbidisco fiduciosa, mentre mi tornano alla mente racconti delle mie amiche, che mi parlavano della doccia calda come un'oasi felice in un deserto di dolore.
Oasi felice una bella cippa, appena mi metto sotto l'acqua calda mi assale la contrazione piu' intensa e ruggente che abbia avuto fino a quel momento. Esco immediatamente.
Va bene tutto, ma non mi chiamo Tafazzi, no no no.
Il Racconto del Guerriero; ovvero, l'ultimo baluardo di Sfolli egocentrismo
Intanto passano le ore, e chiedo a Mamy di controllare se mi sono dilatata ulteriormente dal quel primo centimetro.
Lei con voce di miele e sguardo di cerbiatto mi dice che no, non avevo capito, il centimetro di prima era in realta' quanto mancava al collo dell'utero per appiattirsi. Ma che ora il collo e' piatto, e dobbiamo esultare.
Dire che rimango allibita e' un eufemismo. Dopo 5 ore di arbitraggio di wrestling, mi cadono proprio le palle.
Eh no, cara la mia Mamy, io voglio l'epidurale, datemi l'epidurale!!
In quel momento arriva Dear Husband, che era andato a casa a fare un riposino per la notte.
E mi trova cosi, che piagnucolo "Datemi l'epidurale, datemi l'epidurale, datemi l'epidurale....".
Ora, facciamo un passo indietro.
Nelle settimane precedenti, in una delle mie interminabili giornate di attesa mi era venuta la bella idea di buttar giu' un piccolo Programma per il Parto, ovvero un foglio che la partoriente puo' decidere di condividere con i medici e le ostetriche, in cui lascia le sue ultime volonta'.
Di solito e' una cosa che e' meglio non fare, perche' fa storcere il naso alle ostetriche, che si sentono dire cose che mettono in dubbio la loro capacita' di professioniste, del tipo 'Controllate che il pupo respiri quando nasce, non mi tagliate la sotto senno' vi denuncio, mi raccomando non scambiate i braccialettini che io lo so che lo fate, io ho visto Biutiful e CentoVetrine!'.
Ecco, io in un momento di extreme control freakness, ho ceduto e ho scritto proprio questo.
Ho scritto:
- Non diteci il sesso di Picco (okkei)
- Fatemi vedere la placenta (okkei, ho il gusto dell'horror)
- Non mi fate episiotomie o ventose a meno che Picco non sia in grave pericolo
e...
- Non mi fate l'epidurale
Ecco, io ero a zero dilatazione, e gia' imploravo l'epidurale.
Nel frattempo, arriva la nuova ostetrica, che chiameremo Muro di Gomma, vista la sua capacita' di empatia e di espressione facciale pari a zero.
Muro di Gomma si rifiuta di farmi l'epidurale, ma non perche' abbia letto il mio Programma di Parto, che per ora langue nella mia cartella clinica, ma che presto si rivelera' un'infamante arma a doppio taglio.
Dice che non me la puo' fare perche' altrimenti le contrazioni 'vere' (e perche', nelle ultime 5 ore noi qui che abbiamo fatto, abbiamo giocato a 'LucidaL'Argenteria per il 5 o'clock tea?') non arrivano piu'.
In compenso pero' mi mettono la cannula (essendo DH stato mandato fuori dalla stanza travaglio, qui Muro di Gomma commette il madornale errore di tenermi la mano, nella quale affondo prontamente le unghie nell'attesa di sentire l'inserimento della cannula, cosa che si rivelera' assolutamente non necessaria, visto che non fa male per niente!), e mi danno un qualche oppiaceo non ben specificato.
Non faccio in tempo a dire "Eppero', il dolore e' sceso del 30%", che gia' mi ritrovo, felice e spensierata, tra Heidi e le caprette che fanno ciao!
Com'e bello tornare a casa, penso sollevata, mentre mi torna alla mente l'incontro con l'anestesista, quello a cui parlare di cannule di nuova generazione faceva venire un certo guizzo folle negli occhi, quello che io nella mia beata ignoranza sfottevo, perche'
'Io no, io ho una soglia di tolleranza al dolore molto alta, io ho fatto il Pick Up delle Uova con meno anestesia del normale'.
E penso 'SempreSiaLodata LaCannuladiNuovaGenerazione, SempreSiaLodato il FolleAnestesista'.
Intanto pero', mi mettono anche una bella flebo di ossitocina. Cosi, per gradire.
Per cui, non faccio in tempo a godermi l'oppiaceo che mi partono le contrazioni 'vere', quelle da travaglio, quelle regolari, si, ma non da manuale, effiguriamoci, io che faccio una cosa da manuale, no no no.
Potevo io cominciare con un 'taster', un assaggio di contrazione, magari una ogni 3 minuti, cosi per gradire? Magari come un adagio, che lascia si presagire un crescendo, ma con moderazione.
No, io le contrazioni le voglio ogni minuto, selvagge e rock 'n' roll fin dall'inizio.
E si ricomincia con il carosello dei 20 secondi. Solo che stavolta c'e' Dear Husband che ogni tanto fa un video o due con la macchina digitale. Io sono oltre, non mi importa, a me il Grande Fratello mi fa una cippa, faccia pure quello che vuole, basta che mi lasci continuare a scarnificar stringergli la mano libera...
E insomma, scarnifica tu che scarnifico io, in un'ora mi dilato di 3 centimetri.
Grande giubilo, perche' cio' significa essermi conquistata il diritto di accesso alla magica epidurale, quella vera, quella della pace dei sensi, la robba bbona, insomma.
Solo che in quel preciso istante scoppia il putiferio in tutto l'ospedale, ci sono mille emergenze, e Muro di Gomma scuote la testa e mi comunica che devo pazientare ancora un po'.
In altre parole: Anestesista non Pervenuto.
Ma all'improvviso appare un barlume di luce. Muro di Gomma s'incrina davanti a tanto sconforto, e mi va a prendere un 'Bolo' da iniettarmi lei stessa. Tanto la cannula ce l'ho gia', okkei.
Io sto ancora riflettendo sul fatto che dalle mie parti, il 'Bolo' era quella cosa che i miei rozzi compagni delle medie intessevano masticando innumerevoli Kinder Fetta al Latte in una volta sola, per poi estrarli dalle loro fauci immonde e confrontarne l'entita', in una sorta di primitiva gara a chi ce l'ha piu' grosso.
Ecco, sto ancora riflettendo su questa cosa, quando mi accorgo che e' passata piu' di mezzora, il 'Bolo' non ha avuto alcun effetto, e io sto ancora qui a scarnificare DH.
Risuono il campanello, e dico che il Bolo non ha funzionato.
Cinque minuti dopo, si sentono grandi fanfare giu' per il corridoio, e Muro di Gomma entra tutta affannata. Il suo volto e' trasfigurato in quello di un'adolescente in preda ad un raptus d'amore, e mentre stende risme di tappeto rosso tutta ridacchiante e ossequiante, entra Il Primario.
Eh si, Muro di Gomma mi e' andata a pescare il primario di NonSoPiuCheReparto, CheIddioLaBenedica.
Il Primario mi ispeziona la cannula, e comincia a smadonnare: Ma questa cannula e' fuori posto!
Poi si ricompone, assume un'aria di magnanima santitudine, e mi elargisce l'agognata epidurale.
Che io mi riesco a godere solo per un'ora, perche' quando me la fanno, sono gia' dilatata di 6 cm, e nell'ora successiva arrivo gia' a 10 cm.
Praticamente una beffa.
Ma non oso protestare.
E' ora di spingere, e io sono ancora in lalaland. Proprio non mi viene da spingere.
Io mi impegno anche: guardo la macchinetta, l'Oracolo Divino, che mi dice quando sta arrivando una contrazione, e cerco di cavalcarla come meglio posso.
Ma mi manca la convinzione, mi manca il mordente, mi manca la grinta.
In altre parole, mi manca la disperazione.
Nel frattempo Muro di Gomma passa il testimone alla Signorina Rottermaier
Il Racconto del Guerriero; ovvero, l'ultimo baluardo di Sfolli egocentrismola quale prende in mano la situazione e mi stacca l'epidurale.
"Tu ora basta cazzeggiare, tu ora spingere sul serio, JAH!"
E infatti, cosi faccio, per circa 2 ore e mezzo di cui non vi sto a dire.
Dico solo che io che andavo spergiurando che avrei partorito accovacciata, perche'
"Se le donne africane partoriscono cosi, accovacciate all'ombra di un cammello, un motivo ci sara', e questo motivo si chiama Forza della Gravita'".
Ecco, alla fine ho partorito sdraiata, aggrappandomi alle maniglie del lettino, come in un banalissimo film americano.
Dico solo che a un certo punto ho implorato che me lo tirassero fuori, che mi facessero l'episiotomia, che mi facessero pure la ventosa, basta che me lo tirassero fuori.
Al che la Signorina Rottermaier, che per tutto il tempo non aveva smesso di darmi ordini senza mollare la presa, mi guarda allibita e mi dice
"Ma tuo Programma di Parto dire che tu no volere..."
Signorina Rottermaier, questa non me la dovevo fare, questo e' un gran brutto colpo basso.
Devo dire che da li la mia rabbia si e' scatenata, e ho urlato che io
Non-lo-sapevo-cazzo-che-ci-voleva-cosi-tanto-e-cazzo-tiratemelo-fuori-porcavacca!!!
Poi niente, mi calmo e buona buona ricomincio a seguire gli ordini della Rottermaier.
Mentre lei chiama la gine e un manipolo di altre ostetriche, che mi si parano davanti e formano un nuovo siparietto con una serie di gesti ben consolidati.
Mettiti il camice verde tu che me lo metto anch'io, e passiamoci questi begli oggetti vari non meglio identificati, finalmente capisco che sta arrivando il momento.
Mi torna alla mente la prima ecografia, quando ci dissero che Picco aveva un cuore, e che batteva bello forte.
E come allora, mi scappa un bel Fucking Hell.
E da li a apochi minuti, Picca e' nata.
Era talmente imbarazzata e perplessa per la scurrilita' di sua madre, che non ha neanche pianto.
E neanch'io, in realta', ho pianto, si qualche singhiozzo di sollievo si, ma niente pianto.
Almeno non ho pianto fino ad un'indefinibile quantita' di minuti piu' tardi, dopo che mi avevano fatto vedere la placenta, come da Programma di Parto, e io tutta estasiata avevo esclamato
"Oooh che bella!",
suscitando perplessita' generale, visto che quando mi avevano messo Picca sulla pancia, piu' che uno sbiascicato "Respira?!" non avevo detto. E ora, ecco che mi prodigavo in elogi della...placenta O_o
Ecco, un'indefinibile quantita' di minuti piu' tardi, quando aspettavo che me la riportassero bella pulita, disostruita e pronta per ciucciare, ero li sdraiata, che mi ripigliavo e contavo le mattonelle del soffitto. Li si, finalmente mi sono cominciate a scendere le lacrime.
Li mi e' tornato in mente di tutte quelle altre volte che ero stata sdraiata a contare le mattonelle del soffitto del bunker del Quartiere Generale nella Landa di Robin Hood, per distrarmi mentre mi facevano le ecografie per contare i follicoli.
A quanto speravo che contenessero un ovetto, uno solo, che mi rendesse mamma. E mattonella dopo mattonella, ci ero arrivata, e Gaia era li, come lo era sempre stata, forte e sana, a rendermi, finalmente, mamma.
P.S. Ecco, ora la Sfolli egocentrica si eclissa un attimo per dirvi che non mi sono dimenticata del TotoParto GiveAway!! Mi pare di aver contato che ci avevano azzeccato in 7 persone:
Pasita
Suster
Alessia
Owl
Mariantonietta
Mammapappa
DeaKali
Giusto? Vi torna? ho dimenticato qualcuno?!
A presto l'estrazione, promesso promesso promessooooooo

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