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Il ragazzo con la bicicletta

Creato il 08 luglio 2011 da Sostiene Pereira...
Il ragazzo con la biciclettaIl nuovo film dei Dardenne sembra porsi come una sorta di prosecuzione del loro precedente nel tempo L'enfant, in cui il giovane padre allora incerto ed indeciso nei confronti del proprio ruolo di genitore, qui ripudia definitivamente quel figlio cresciuto, che tanto vorrebbe ricevere le sue attenzioni, ma invano.I Dardenne non esitano ad introdurci repentinamente nel dramma e nell'urgenza necessitante affetto del loro giovane protagonista, la cui cinetica non può che rimandare ad altri loro precedenti protagonisti di storie sempre lucide e attente nel fotografare le screpolature di una realtà, che non si finisce mai di conoscere.Ancora una volta, come nel finale de Il matrimonio di Lorna aggiungono una speranza di vita nuova, questa volta più esplicita, che potrebbe apparire come un tradimento alla loro fedeltà al dramma puro, sinora messo in scena con sapiente maestria, ma non si pensi che il percorso intrapreso dal loro giovane protagonista sia semplice e non privo di sbandate e di cadute. Anzi, sembrerebbe nel finale che il diavolo probabilmente ci possa mettere lo zampino, grazie a quella fedeltà e a quella capacità dei registi belgi di far emergere le meschinità insite nella paura dell'animo umano, che porta a compiere azioni spregevoli, che ribaltano il quadro prospettico dei torti e delle ragioni.Questa volta però non vi è una punizione della provvidenza o del caso, ma una volontà di appagamento e di svolta ulteriore verso rapporti umani, che per quanto tormentati nel cinema dei Dardenne, questa volta, forse sapranno trovare un loro giusto equilibrio e soddisfazione, per tentare di sperare e pensare che anche un pizzico di serenità e di amore possa essere rinvenuto nel loro cinema, senza per forza dover soffrire troppo e a lungo, rischiando di cadere in una sorta di rete autolesionista e vezzosa, che avrebbe potuto nuocere al loro cinema, rigorosamente etico e necessario ai giorni nostri, che sta forse tentando, sempre di più, di non apparire la maniera di se stesso.

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