Vorrete mica che vi racconti la trama de Il Re Leone?
Anche se non siete costretti da un figlio piccolo a guardarlo due volte al giorno immagino che comunque abbiate visto almeno una volta il film di Roger Allers e Rob Minkoff, uno dei lavori Disney di maggior successo di tutti i tempi.
La domanda però è la seguente: è il caso di andare al cinema a vedere la versione 3D del Re Leone?
E soprattutto: Il Re Leone 3D è adatto ad un bambino piccolo… diciamo di 3 anni?
Vado senza indugio a rispondervi di si ad entrambi i quesiti.
Vedere un film corale, pieno di musica e di coreografie come questo sul grande schermo e con una ridigitalizzazione di ottimo livello è senza dubbio un’esperienza da no perdere.
Il film è coinvolgente, avvincente e si verifica il curioso caso in cui la sala in coro canta le canzoni del film (è ovvio che le conoscono tutti).
Insomma c’è da goderselo in maniera completa.
E per il 3D come la mettiamo?
Il lavoro è imponente e funzionale, molto ben fatto.
Ovviamente rimane il fatto che il film originale non è stato pensato per il 3D e questo porta tutti quei problemi che ormai conosciamo bene.
Inquadarture tagliate che non consentono l’effetto stereoscopico completo e soprattutto la poca rotondità dei soggetti.
Così il 3D si riduce ad avere immagini su piani diversi ma decisamente piatte.
Oh, naturalmente la cosa non sembra preoccupare i bambini in sala che rimangono a bocca aperta ed allungano le manine per cercare di prendere al volo Pumba e Timon che si affacciano in sala.
Operazione che ha più volte tentato anche la mia ricciolina che con i suoi tre anni e mezzo ha decisamente apprezzato la novità (era alla sua prima proiezione 3D) e si è goduta lo spettacolo.
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