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Non ho grande interesse per la maggior parte degli autori ascrivibili alla corrente del “Realismo magico” ma, se l’intendiamo in senso lato, possiamo affermare che esso rappresenti la prima espressione artistica dell’umanità.
Un’espressione forse del tutto o in parte inconsapevole, più interessante da un punto di vista antropologico culturale che estetico.
Tra gli esempi più antichi le pitture rupestri di Altamira, risalenti al Paleolitico Superiore e datate fra i diciotto e i quattordicimila anni fa.
Fra queste prevalgono le scene di caccia, che rappresentano in modo realistico sia animali sia uomini ma, in quanto espressione di una cultura animista, vanno interpretate in chiave magico fantastica, come elementi di un rito religioso propiziatorio di una buona caccia.
“Dopo Altamira tutto è decadenza” (Pablo Picasso)
Parlando di “Realismo magico” mi par d’obbligo citare colui che ne fu l’antesignano e molti autori appartenenti alla corrente hanno saccheggiato: Hieronymus Bosch.
“C’è un movimento artistico denominato Realismo magico, che si propone di illustrare il bizzarro e l’impossibile, rappresentati sotto ogni forma e varietà e con fattezze desunte dal mondo naturale. Una donna ad esempio ha il braccio destro formato da un’edera rampicante di enorme grandezza. Sia la donna che l’edera sono rappresentate in maniera incredibilmente verosimile, anche se la combinazione dei due elementi è ovviamente impossibile. Hieronymus Bosch è stato probabilmente il primo realista magico, grazie ai suoi mostri risultanti da forme naturali combinate tra loro”
H.C. Moolenburgh “Il libro degli Angeli”
Illustrazione: Hieronymus Bosch “Il Giardino delle Delizie” 1480-1490, Museo del Prado, Madrid
Credo che queste opere grafiche di Enzo Tilia, benché l’autore non possa essere ascritto in senso stretto alla corrente del “Realismo magico” ne rappresentino una originale espressione.
Tilia ha soggiornato a lungo in Colombia e parte della sua opera risente certamente delle influenze di quella cultura latinoamericana che in letteratura ci ha dato autori come Gabriel García Márquez.
Le due grafiche che presento fanno parte della mia collezione e, insieme ad altre, mi sono state donate dall’autore.
Federico Bernardini