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Il redditometro: nuovo strumento del Fisco.

Da Rubefox

Il redditometro: nuovo strumento del Fisco.

Il redditometro viene utilizzato dal Fisco come controllo, con il fine di individuare i contribuenti che omettono le imposte da versare o non dichiarano. Tramite il redditometro l’amministrazione finanziaria va a stimolare il reddito e/o le somme di denaro percepite dal contribuente sulla base del tenore di vita e quindi controllare le spese che avrà per provvedere a se e alla famiglia.

Questo metodo non viene applicato a tutti i contribuenti, ma solamente alle persone fisiche (ovvero professionisti, artigiani, dipendenti, pensionati etc.) Per le società il Fisco utilizza altri metodi di controllo come gli studi di settore.

Il redditometro in sostanza mette in relazione il reddito del contribuente con almeno 100 voci di spesa, questo software è in grado di valutare in base alle aree geografiche e quindi diversificare le spese sostenute da un soggetto a Milano rispetto un contribuente di Trapani. In questo modo è possibile sapere quanto siano in un anno le spese sostenute dai single rispetto a un nucleo famigliare di cinque persone. L’accertamento più mirato del Fisco scatta quando un un contribuente dichiara redditi annui di €20.000 e possiede tre case, due automobile e una barca. Mentre se la relazione tra redditi e tenore di vita è lieve il Fisco non interviene, se è uno scostamento che va oltre il 20% convoca il contribuente per maggiori spiegazioni.

Tra le voci controllate ci sono anche gli investimenti, ossia obbligazioni, azioni, conti vincolati, certificati di deposito e così via.

Concludendo da novembre 2011 partirà la sperimentazione del nuovo redditometro e terminerà a febbraio 2012.

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