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Il regime di Putin "modernizza" l'ex TASS

Creato il 21 settembre 2012 da Matteo
La TASS è incaricata di rimpolpare la rosa [1]
La leadership del paese pensa per duumvirati: direttore generale della ITAR-TASS è stato designato il manager delle PR Sergej Michajlov, presidente del collegio dell'agenzia il pluriennale direttore generale Vitalij Ignatenko
19.09.2012
Una delle storielle più note su Vitalij Ignatenko – e questi è uno della generazione che viveva e parlava alla Dovlatov [2] – è la seguente: una giovane intervistatrice chiede beffardamente al direttore generale della ITAR-TASS, alludendo alla tradizione della nomenklatura di imitare le guide negli sport di Stato: "Ma a tennis ha iniziato a giocare sotto El'cin?" – "Bimba, a tennis ho iniziato a giocare sotto Stalin".

Ed ecco che l'epoca del 71enne Ignatenko, durata più di due decenni, senza considerare il suo periodo di lavoro come vicedirettore generale della TASS dell'URSS negli anni '70, finisce. Più precisamente, finisce molto gradualmente e a metà – nessuno si è deciso a mandar via dall'agenzia una persona senza cui la TASS non è la TASS. Così va talvolta quando il nome principale si è fortemente saldato al brand. E viceversa. E' evidente per tutti che, se fosse stato per Ignatenko, avrebbero fuso da tempo le due agenzie di informazioni di Stato – la "RIA Novosti" [3] e la ITAR-TASS. Se non fosse stato per Ignatenko, la TASS – una sigla che aveva smesso di essere una sigla [4] – ora si chiamerebbe come una casa di appuntamenti RITA (Rossijskoe Informacionnoe Telegrafnoe Agentstvo [5]): Vitalij Nikitič, secondo la leggenda, scherzò con successo, rivolgendosi a El'cin - dice, siamo comunque i rappresentanti della seconda professione più antica del mondo e Lei vuole trasformarci anche nei rappresentanti della prima…
E' chiaro che, guardando all'esempio del mostro multimediale "RIA Novosti", la leadership del paese ha deciso di modernizzare la TASS. Modernizzare significa designare un manager al contempo avanzato, giovane e leale al potere. Sergej Michajlov, fondatore di una delle prime strutture russe di PR – "Michajlov i partnery" [6], che già da molti anni è responsabile delle comunicazioni corporative della Spa RŽD [7] con il rango di membro del consiglio di amministrazione, vivendo insieme a questa gigantesca corporazione il suo rebranding. Come affermano le nostre fonti, ha dato una grande quantità di idee creative alla cerchia vicina alla leadership del paese, cosa che pure gli è valsa la promozione. A Sergej Michajlov hanno cercato lavoro secondo la sua specializzazione fondamentale all'amministrazione presidenziale. E a vedere il profilo della sua attività, avrebbero potuto cercarlo alla direzione della politica interna, ma là al momento attuale non avrebbe potuto "saldarsi" molto, per quanto potenti fossero le persone che muovevano il talentuoso uomo delle PR. (Il potere da noi "al suo interno" non è affatto monolitico.)
E gli hanno trovato un lavoro serio: secondo una versione, la TASS, grazie a questa combinazione di quadri, può finire nel campo di influenza dell'impero mediatico dei fratelli Koval'čuk [8]. Ma al momento della designazione non avevano tenuto conto che avrebbero messo fuori gioco Ignatenko, una delle personalità più stimate nell'ambito mediatico – non solo russo, ma anche mondiale -, una persona a cui sono legate diverse missioni, anche all'estero. Perciò, probabilmente, sentendo tutta la delicatezza della situazione, le "persone al vertice" hanno deciso di proporre qualcosa anche all'ex direttore generale. Così è nato un nuovo tandem.
L'uno e l'altro membro del duumvirato sono stati posti in una strana situazione. (Tra l'altro, ad ogni tandem è "cucita" un'ambiguità direttiva.) Il collettivo dei giornalisti difficilmente accoglierà con entusiasmo un manager delle PR, anche se di grande successo, come proprio capo. E al direttore precedente, che ha mantenuto seri poteri – la strategia resta formalmente nelle mani del collegio che dirige, – toccherà metterci tutta la sua esperienza diplomatica, suddividere le sfere di responsabilità in modo che la struttura, che pure negli ultimi anni ha vissuto tempi non facili, non crolli e al contempo inserire inserire il nuovo collega nel collettivo.
E' chiaro che inevitabilmente la componente di PR dell'agenzia si rafforzerà, i cambiamenti nella dirigenza sono inevitabili. Ma in sostanza l'agenzia non può perdere l'elemento informativo, perché allora smetterebbe di essere la TASS. Questo è un compito non banale per entrambi i manager e in particolare per Ignatenko.
…Una volta, quando lavoravo nella rivista di estrema opposizione TheNewTimes ("I Tempi Nuovi"), passai davanti alla TASS dalle larghe finestre. Si avvicinò una macchina nera, da cui, piegandosi in due con l'agilità di un tennista, saltò fuori una persona alta, abbronzata e vestita in modo impeccabile con una nobile canizie e agitando verso di me da lontano il numero più recente della nostra rivista, che peraltro sotto la sua direzione, in epoca gorbacioviana, aveva avuto il picco della propria fama, gridò allegramente: "La leggo!"
Quale altro funzionario statale potrebbe permettersi questo? Ma di questo si tratta, che non è un funzionario…
Andrej Kolesnikov, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/politics/54526.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] Nell'originale c'è un gioco di parole intraducibile tra zajavit', "dichiarare" e dozajavit', "aggiungere" (riferito a calciatori presi sul calciomercato o aggiunti ai convocati in Nazionale). "La TASS è incaricata di dichiarare..." è il titolo di un romanzo fantapolitico dello scrittore russo Julian Semënovič Semënov (pseudonimo di Julian Semënovič Ljanders).
[2] Sergej Donatovič Dovlatov (ufficialmente Sergej Donatovič Dovlatov-Mečik), scrittore sovietico che nelle sue opere pubblicate nel samizdato all'estero ha descritto l'assurdo della vita sovietica.
[3] "Russkoe Informacionnoe Agentstvo(Agenzia di Informazioni Russa) Notizie".
[4] Telegrafnoe Agentstvo Sovetskogo Sojuza stava comunque per "Agenzia Telegrafica dell'Unione Sovietica".
[5] "Agenzia Telegrafica di Informazioni Russa" (il corsivo è mio). ITAR sta per Informacionnoe Telegrafnoe Agentstvo Rossii(Agenzia Telegrafica di Informazioni di Russia).
[6] "Michajlov e partners".
[7] Rossijskie Železnye Dorogi(Ferrovie Russe).
[8] I fratelli imprenditori Jurij Valentinovič e Michail Valentinovič Koval'čuk, membri dell'entourage di Putin.

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