Interrogazione presentata in data 26 ottobre 2012 dai consiglieri comunali del gruppo consiliare Partito Democratico Maura Ruggeri e Alessia Manfredini circa l’adeguamento alla spending review dei C.d.A. delle società a totale partecipazione pubblica.
Premesso che il Decreto di legge 95/2012 convertito in Legge 134/2012 prevede che i Consigli di amministrazione delle società a totale partecipazione pubblica, diretta ed indiretta, devono essere composti da tre o cinque membri, tenendo conto della rilevanza e della complessità delle attività svolte; nel caso di consigli di amministrazione composti da tre membri, la legge prevede che siano composti da due dipendenti dell’amministrazione titolare della partecipazione diretta, ovvero da due scelti tra i dipendenti dell’amministrazione titolare della partecipazione della società controllante per le società a partecipazione indiretta, mentre il terzo membro svolge le funzioni di amministratore delegato; nel caso di consigli composti da cinque membri, la composizione dovrà assicurare la presenza di almeno tre dipendenti dell’amministrazione titolare della partecipazione per le società a partecipazione diretta, ovvero almeno tre membri scelti tra dipendenti dell’amministrazione titolare della partecipazione della società controllante per le società a partecipazione indiretta; in tale caso le cariche di presidente e di amministratore delegato sono disgiunte e al presidente potranno essere affidate dal consiglio di amministrazione deleghe esclusivamente nelle aree relazioni esterne e istituzionali e supervisione delle attività di controllo interno; tali disposizioni si applicano dal primo rinnovo dei consigli di amministrazione successivo alla data di entrata in vigore del decreto. I sottoscritti consiglieri interrogano il sindaco per conoscere: quali sono i consigli di amministrazione delle società a totale partecipazione pubblica, diretta ed indiretta, scaduti dopo l’entrata in vigore del decreto; le ragioni per cui non si è ancora ritenuto di dare corso alle disposizioni di legge, meglio riconosciute come spending review.
All’interrogazione ha risposto il sindaco Oreste Perri: A seguito dell’entrata in vigore del decreto legge, cosiddetto della Spending Review, n. 95/2012 – convertito nella legge 134 - e, nello specifico, del disposto dell’art. 4, comma 5 dello stesso, sono state introdotte una serie di limitazioni riferite alla nomina ed all’attribuzione di eventuali deleghe e specifici poteri ai componenti degli organi sociali di società a totale partecipazione pubblica, diretta od indiretta. In ottemperanza a quanto disposto dalla legge, gli organi amministrativi possono essere costituiti da un Amministratore unico o da un Consiglio di amministrazione che potrà essere composto da tre o cinque membri, in considerazione delle dimensioni della società, della vastità ed articolazione dell’attività organizzativa e operativa svolta. Oltre alla limitazione numerica dei componenti dell’organo, va ricordato che in caso di un organo amministrativo composto da tre membri, due debbono essere individuati tra i dipendenti dal soggetto che detiene, direttamente o indirettamente, la partecipazione; in caso di cinque componenti, tre debbono essere i dipendenti. Inoltre, in caso di organo collegiale, le deleghe possono essere attribuite al presidente limitatamente alle relazioni istituzionali, relazioni esterne e comunicazione, oltre alla supervisione delle attività di controllo interno; le deleghe operative possono essere attribuite ad un unico consigliere delegato. Le finalità della norma vanno in una duplice direzione: la prima è relativa al contenimento dei costi, la seconda è orientata a rafforzare il concetto di controllo analogo da parte degli Enti Pubblici nei confronti delle Società dagli stessi partecipate. In merito alla prima finalità rammento che il Consiglio comunale nella seduta del 16 luglio 2012 ha approvato all’unanimità, quindi anche con i voti della maggioranza, una mozione presentata dal Gruppo Misto con la quale si chiede l’adozione di idonee misure atte a consentire il contenimento dei costi dei consigli di amministrazione delle Società partecipate dal Comune di Cremona. In tale direzione l’Amministrazione comunale si era già mossa tanto che, nella proposta di deliberazione sottoposta all’attenzione del Consiglio Comunale in data 18 luglio 2011, avente ad oggetto: “Ridefinizione strategico-istituzionale di A.E.M. Cremona S.p.A. e delle Società da questa partecipate” è stato tra l’altro fornito indirizzo a che A.E.M. Service S.r.l., Società al 100% controllata da A.E.M. Cremona S.p.A., sia gestita da un Amministratore unico che possa anche essere individuato tra gli Amministratori di A.E.M.. In merito alla seconda finalità i competenti uffici comunali, stanno predisponendo specifico Regolamento Comunale sui controlli interni in attuazione delle disposizioni contenute nel Decreto Legge 10 ottobre 2012 n. 174, convertito in Legge 7 dicembre 2012 n. 213, che sarà sottoposto all’attenzione del Consiglio Comunale nella prima seduta utile dell’anno 2013, nell’ambito del quale saranno previste una serie di azioni e di misure, grazie alle quali esercitare pregnanti forme di controllo da parte del Comune di Cremona nei confronti delle Società Partecipate, peraltro oggi già esercitate di fatto. Per quanto riguarda gli organi amministrativi scaduti relativi alle società a totale partecipazione pubblica dirette o indirettamente partecipate dal Comune di Cremona (primo punto dell’interrogazione), esse sono: LGH srl, AEM Gestioni srl, Linea Distribuzione, Linea Energia, Linea Ambiente. La necessità di armonizzare la normativa Spending Review con gli accordi contenuti nei patti parasociali in essere, per quanto riguarda LGH e quindi conseguentemente le sue controllate, sta procrastinando il rinnovo del relativo Consiglio di amministrazione ed allo stato attuale la gestione è garantita da un consiglio di amministrazione composto da tre membri, sotto la presidenza di Franco Mazzini che svolge anche le funzioni prima attribuite al consigliere delegato. Le principali criticità sono legate dapprima alla necessità di individuare tra i soggetti detentori, direttamente o indirettamente, la partecipazione di LGH delle figure idonee e disponibili a ricoprire un ruolo di alta responsabilità, oltre alla ridefinizione di attribuzione operative tra il consiglio di amministrazione ed i suoi membri, tenuto conto dei vincoli della norma e degli atti esistenti che, di fatto, bilanciavano tra i due soci di riferimento (Cremona e Rovato) le deleghe operative per la gestione della società. Sono in corso confronti continui tra i presidenti delle società patrimoniali ed i sindaci per riuscire a trovare le opportune intese che siano rispettose della norma ma anche adeguate a garantire il governo di un importante gruppo industriale e commerciale quale è LGH.
La consigliera Maura Ruggeri si è detta non soddisfatta della risposta ottenuta.
Mozione presentata in data 14 novembre 2012 dal capogruppo del gruppo consiliare Italia dei Valori Giancarlo Schifano in ordine al tema della sicurezza urbana.
Premesso che il problema della sicurezza urbana ha visto nella nostra città un aumento vertiginoso di furti, atti vandalici, e violenze varie, creando allarme e preoccupazione nei cittadini; visto che il propagarsi di questa situazione può causare nei cittadini una notevole percezione di insicurezza, nonostante l’ottimo lavoro svolto da tutte le forze di pubblica sicurezza, in condizione di continuo disagio a causa dei continui tagli di risorse e personale; considerato che il problema della sicurezza urbana sta allarmando notevolmente l’opinione pubblica,provocando rabbia e paura, a causa degli ultimi avvenimenti registrati nella nostra città; rilevato che le forze dell’ordine presenti sul territorio, attraverso la loro totale e incisiva lotta al crimine, svolgono un ruolo di controllo e prevenzione in modo adeguato; preso atto che gli Enti locali possono mettere in campo misure di contrasto al propagarsi e al diffondersi dei fenomeni legati alla microcriminalità, ai furti, agli atti vandalici, alle violenze e agli atteggiamenti delinquenziali; si impegna il Sindaco e la Giunta: a richiedere al Ministero dell’Interno, un forte potenziamento delle forze dell’ordine a causa della continua e perenne carenza di personale presente sul territorio; a programmare iniziative volte a promuovere il rispetto della cosa pubblica; a favorire una campagna di sensibilizzazione in tutte le scuole della città sul tema della legalità, integrazione e sicurezza; a potenziare al massimo l’organico della Polizia Locale attraverso nuove assunzioni o processi di mobilità che possano permettere un adeguato controllo del territorio.
Dopo l’illustrazione della mozione da parte del consigliere Schifano, ha preso la parola la consigliere Caterina Ruggeri (Partito democratico) per dichiarare l’appoggio del suo gruppo. Ha quindi preso la parola il sindaco Oreste Perri avendo la delega alla sicurezza: Ho già avuto modo di intervenire più volte in Consiglio comunale in merito ad alcuni problemi attinenti la sicurezza urbana. Mi riferisco alle sedute del Consiglio comunale del 27 settembre e del 16 luglio 2012 dove rispondevo ad alcune interrogazioni presentate dai consiglieri del PD Manfredini, Ruggeri e Corada. A quanto da me affermato in quelle sedute faccio riferimento e rinvio.
Del resto il consigliere dell’IDV Schifano nelle premesse della sua mozione del 14 novembre scorso, da’ atto “dell’ottimo lavoro svolto da tutte le forze di pubblica sicurezza…” che “… attraverso la loro totale e incisiva lotta al crimine, svolgono un ruolo di controllo e prevenzione in modo adeguato”. La situazione generale è difficile e le preoccupazioni che ogni giorno i mass media denunciano toccano anche la città di Cremona. Il Comune, attraverso la propria polizia locale, di concerto con le forze di polizia dello Stato, sta ponendo in atto azioni congiunte, con il massimo sforzo, per contrastare alcuni fenomeni e atteggiamenti delinquenziali che creano allarme e preoccupazione nei cittadini. E’ in avanzata fase di studio la possibilità di dotare la città di telecamere per la video sorveglianza, in accordo con vari Istituti presenti in città e che hanno evidenziato la necessità di essere dotati di tale strumento.
La sinergia creata tra le forze con il coordinamento del Prefetto, inoltre, hanno permesso di predisporre un apposito documento d’intenti per intervenire in maniera ancor più efficace: un Patto per la sicurezza recentemente approvato dalla Giunta Comunale che verrà sottoscritto anche dal Ministro dell’Interno. Sul fronte dell’educazione alla legalità, la Polizia locale è impegnata da sempre con una specifica progettualità che la vede presente nelle scuole di ogni ordine e grado. Compatibilmente con la situazione economica dell’Ente, si cercherà di favorire l’implementazione dell’organico della polizia locale anche svincolando agenti impegnati per competenze interne con personale amministrativo adeguato.
Sono seguite le dichiarazioni di voto, al termine delle quali la mozione è stata approvata all’unanimità
Mozione presentata in data 28 novembre 2012 dal capogruppo del gruppo consiliare Italia dei Valori Giancarlo Schifano con cui si chiede di intraprendere azioni adeguate a tutela dei diritti dei viaggiatori della linea Cremona – Milano.
Premesso che il problema della linea ferroviaria Mantova–Cremona-Milano ha causato da parecchi anni gravi disagi ai pendolari che quotidianamente sono costretti a subire inermi le pessime condizioni di viaggio; considerato che Trenord si ostina a ribadire che ultimamente ci sono stati pochi disagi e i treni hanno avuto dei ritardi minimi; preso atto che molti treni in questi giorni hanno accumulato parecchi ritardi o sono stati addirittura soppressi; ritenuto che i viaggiatori esausti e derisi da risposte non rispettabili della dignità della persona; rivelato che dalla città di Cremona ogni giorno si spostano circa 3000 pendolari costretti a viaggiare su delle carrozze gelide e sovraffollate; visto che Cremona ha subito parecchi tagli prima con la soppressione dell’Eurostar per Roma, poi successivamente è diventato difficile per gli utenti raggiungere anche Fidenza causa cambio orari; riscontrato che la situazione è decisamente peggiorata e i pendolari hanno il sacrosanto diritto di viaggiare in condizioni dignitose, con treni che arrivino puntuali alla destinazione finale; si impegna il Sindaco e la Giunta: a intraprendere delle azioni adeguate tali da tutelare i diritti dei viaggiatori della linea Cremona-Milano; a inserire tra le priorità il raddoppio della linea ferroviaria Cremona-Cavatigozzi; a convocare mensilmente i comitati dei viaggiatori per fare il punto della situazione e delle criticità riscontrate; a promuovere urgentemente un incontro con tutte le parti interessate per trovare una soluzione a questi continui e perenni disagi.
All’illustrazione della mozione ha fatto seguito un ampio dibattito che ha visto intervenire i consiglieri Alessia Manfredini (Partito Democratico), Giacomo Zaffanella (Gruppo Misto), Daniele Burgazzi (Partito Democratico), Ferdinando Quinzani (Cremona per la Libertà), Mauro Fanti (Partito Democratico), Roberto Panvini (Popolo della Libertà), Italico Maffini (Lega Nord), Sergio Padovani (Popolo della Libertà), Giorgio Everet (Popolo della Libertà) che ha invitato ad approfondire questo argomento in commissione così da fare una proposta unitaria.
Ha preso infine la parola l’assessore Francesco Zanibelli: L’Amministrazione Comunale di segue da tempo con attenzione le tematiche legate al trasporto ferroviario, in particolare per quanto riguarda la linea Milano – Mantova. Questo pur non avendo competenze dirette in tema di trasporto ferroviario regionale, ma svolgendo comunque il ruolo di interlocutore tra i cittadini pendolari che giustamente rivolgono le loro istanze e l’amministrazione regionale e il gestore del servizio. Le tappe principali del rapporto intercorso con Regione Lombardia sono state:
nel febbraio 2011, a seguito del cambio orario sulla tratta Milano Cremona Mantova, è stato promosso dal Comune di Cremona un incontro congiunto con Provincia di Cremona, Comune e Provincia di Mantova, nonché con i comitati pendolari delle due città per sintetizzare in maniera organica le osservazioni emerse relativamente al nuovo orario e di trasmetterle univocamente a Regione Lombardia. Successivamente si sono manifestati diversi problemi che i comitati pendolari hanno diverse volte segnalato e che riguardano soprattutto l’inadeguatezza del materiale rotabile e il mancato rispetto degli orari;
il 10 novembre 2011 si è svolto presso la sede cremonese di Spazio Regione un incontro con l’assessore Cattaneo sul servizio ferroviario regionale del territorio cremonese;
per questo motivo, con la lettera del 23 gennaio 2012, all’allora assessore Cattaneo e al presidente della Provincia Salini, sono state posti nuovamente i problemi di cui sopra presentando uno stato della situazione del tutto insoddisfacente e chiedendo un nuovo incontro al fine di dare ascolto alle richieste dei comitati ed individuare soluzioni migliorative.
Su questi aspetti si sono tenuti i contatti con Regione Lombardia partecipando a tutti i tavoli di discussione promossi tra i quali l’incontro del 14 febbraio 2012 e del 16 marzo 2012 presso la sede di Regione Lombardia (Regione Lombardia e Trenord convocano periodicamente incontri al fine di valutare, anche con i comitati pendolari, la situazione del servizio regionale di trasporto su ferro);
nell’incontro che si è svolto il 14 febbraio 2012 presso la sede di Regione Lombardia, i comitati dei pendolari hanno potuto rappresentare le loro legittime istanze di fronte ai rappresentanti di Regione Lombardia, Trenord e RFI. In quella sede sono state avanzate proposte migliorative del servizio da parte di Trenord che hanno parzialmente soddisfatto anche i comitati pendolari (restyling del materiale rotabile, progressiva eliminazione e sostituzione dei treni Vivalto giudicati inadeguati, personale viaggiante dedicato alla linea);
a seguito delle novità introdotte in particolare sul materiale rotabile, l’Amministrazione ha continuato a tenere la situazione monitorata facendosi carico di sollecitare Regione Lombardia e TreNord laddove ha riscontrato l’inadeguatezza del servizio come manifestato dai viaggiatori. In particolare è stata inviata una nota congiunta Comune-Provincia volta a manifestare le criticità emerse riguardanti il sovraffollamento delle carrozze, il mancato funzionamento dell’aria condizionata, servizi igienici inadeguati, mancato rispetto degli orari e la difficoltà di approntare in casi di emergenza un adeguato servizio sostitutivo;
dopo ulteriori incontri anche tra i comitati pendolari e Trenord nel mese di luglio, quest’ultima aveva individuato alcune soluzioni da attuare a partire dal mese di settembre per il problema del sovraffollamento in particolare del treno in partenza alle 7.33 da Cremona anticipando il passaggio di un altro treno da Cotogno e inserendo un altro treno “link” che avrebbe effettuato tutte le fermate da Codogno a Lodi;
in questi giorni sono all’attenzione i disagi che si stanno manifestando sia sulla linea Mantova-Cremona-Milano sia sulla linea Cremona-Brescia;
da ultimo l’invio, il 27 novembre, di una lettera firmata dal Sindaco al Presidente della Regione che lamenta la grave ed ormai insostenibile situazione sulla linea Mantova- Cremona – Milano e sulla linea Cremona – Fidenza chiedendo interventi urgenti;
infine per quanto riguarda la linea Cremona Fidenza, è di questi giorni la partecipazione ad una riunione con i sindaci dei comuni sulla linea ferroviaria ed i pendolari cremonesi della stessa per correggere le modifiche di orario ottenute dai sindaci nel prossimo orario invernale, con particolare riferimento al treno in partenza da Cremona alle ore 6.30.
In merito agli specifici punti sollevati nella mozione assicuro che si continuerà sulla falsa riga di quanto fatto in questi anni non solo per la Cremona Milano ma anche per le linee Cremona Brescia e Cremona Fidenza; RFI ha approntato un progetto esecutivo, che è stato oggetto di variante di PGT, per il raddoppio del tratto ferroviario Cremona-Cavatigozzi. Tale raddoppio permetterà la movimentazione dei carri merci verso il porto senza interferire con il transito dei convogli passeggeri. Il progetto dovrà essere realizzato entro il 31 dicembre 2014 in quanto finanziato con Fondi Europei; per quanto riguarda la convocazione dei viaggiatori per fare il punto sulla situazione e le criticità riscontrate, faccio presente che sono stati gli stessi rappresentanti a dire che incontri con cadenza così ravvicinata sono per loro difficili da conciliare con l’attività lavorativa; confermo il ruolo attivo e propositivo dell’Amministrazione, rammentando che mai come in questi ultimi tre anni i contatti e la collaborazione con le altre amministrazioni interessate sono state così frequenti.
Terminato il dibattito, il consigliere Giancarlo Schifano ha ritirato la propria mozione dichiarando di volere affrontare la questione in modo organico in sede di commissione consiliare.
Nomina, per il mandato amministrativo 2009/2014, dei tre membri del Comitato dei Garanti, di cui all’articolo 23 – comma 4 – dello Statuto Comunale e all’articolo 6 del Regolamento del Referendum Consultivo Comunale.
Il Consiglio comunale ha nominato come membri del Comitato l’avvocato Ada Ficarelli, la dott.ssa Monica Passera e l’avvocato Giuseppe Borelli.
Approvazione della bozza di convenzione da stipularsi tra il Comune di Cremona e i Comuni di Bonemerse, Gerre de’ Caprioli, Stagno Lombardo, Pozzaglio ed Uniti per la gestione del servizio di polizia municipale nel territorio dei Comuni di Bonemerse, Gerre de Caprioli, Stagno Lombardo e Pozzaglio ed Uniti fino al 31 dicembre 2015.
Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la bozza di convenzione da stipularsi tra il Comune di Cremona e i Comuni di Bonemerse – Gerre de’ Caprioli – Stagno Lombardo – Pozzaglio ed Uniti per la gestione, fino al 31 dicembre 2015, del servizio di polizia municipale nel territorio dei Comuni di Bonemerse – Gerre de’ Caprioli – Stagno Lombardo – Pozzaglio ed Uniti con personale dipendente ed appartenente funzionalmente dai Comuni convenzionati.
Il servizio viene attuato per svolgere in modo coordinato i servizi di Polizia Locale mediante un efficiente utilizzo delle risorse umane disponibili e una migliore razionalizzazione delle strumentazioni tecniche garantendo il servizio di polizia locale con il presidio sul territorio e una più incisiva presenza della Polizia Locale per la prevenzione ed il contrasto di fenomeni riguardanti la sicurezza dei cittadini, la prevenzione e repressione dei reati, la tutela dell’ordine pubblico prestando collaborazione alla forze dell’ordine, la salvaguardia del decoro urbano e la tutela del patrimonio pubblico e privato, la sicurezza della circolazione stradale nonché la protezione ambientale. L’accordo consente al personale appartenente alla Polizia Municipale dei Comuni convenzionati di valicare il limite comunale e di assolvere ad un servizio di polizia locale secondo quanto stabilito dalla normativa nazionale e della Regione Lombardia. Nessuna spesa è posta a carico del Comune di Cremona.
Approvazione del piano annuale comunale dei servizi in materia di diritto allo studio a favore delle scuole per l’infanzia, delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo e secondo grado per l’anno scolastico 2012/2013.
Assente l’assessore Jane Alquati per malattia, la delibera è stata illustrata dal vice sindaco Carlo Malvezzi, che ha definito molto coraggiosa da parte dell’Amministrazione di mantenere invariato, in una situazione economica drammatica, il contributo per i servizi in materia di diritto dello studio. Sono intervenuti quindi i consiglieri Gianfranco Berneri (Partito Democratico), Mirella Marussich (Popolo della Libertà), Giancarlo Schifano (Italia dei Valori) e Roberto Vitali (UDC).
Concluso il dibattito e dopo le dichiarazioni di voto, il Consiglio comunale, con 20 voti a favore, 9 contrari (tra cui il consigliere dell’UDC Roberto Vitali) e l’astensione dei due consiglieri della Lega Nord, ha approvato il Piano comunale, relativo all’anno scolastico 2012/13, per l’attuazione dei servizi in materia di diritto allo studio, a favore delle scuole infanzia, primarie e delle scuole secondarie di primo e secondo grado, mediante l’impiego dei mezzi finanziari eventualmente messi a disposizione dalla Regione Lombardia e di quelli a carico del bilancio comunale.
Nell’ambito delle politiche inerenti gli interventi a sostegno della programmazione e della gestione delle attività didattiche ed extracurricolari, le scuole di ogni ordine e grado cittadine necessitano, così come previsto dalla normativa in materia di diritto allo studio, di adeguati interventi economici al fine di realizzare una sempre più qualificata offerta formativa. Nell’anno scolastico 2012/2013 la popolazione scolastica della città che beneficia degli interventi economici comunali è così determinata:
scuole infanzia a gestione privata 5 scuole 469 alunni
scuole infanzia statali 6 scuole 461 alunni
scuole per l’infanzia comunali 9 scuole 773 alunni
Totale 20 scuole 1703 alunni
scuole primarie statali 2276 alunni
scuole primarie paritarie 678 alunni
Totale 2954 alunni
scuole secondarie di primo grado statali 1841 alunni
scuole secondarie di primo grado paritarie 399 alunni
Totale 2240 alunni
scuole secondarie di secondo grado statali 7278 alunni
scuole secondarie di secondo grado paritarie 342 alunni
Totale 7620 alunni
per una popolazione scolastica interessata di complessivi n. 14.517 alunni, prevista in costante aumento anche per la sempre maggiore presenza di alunni e studenti stranieri. Interventi specifici per l’integrazione degli studenti stranieri e il sostegno ai loro risultati scolastici vengono predisposti o coordinati dal Settore Politiche Educative anche attraverso un Accordo di Programma con la Provincia di Cremona, l’Ufficio Scolastico Territoriale XIII e l’Istituto Tecnico Commerciale “E. Beltrami” di Cremona per le scuole secondarie di secondo grado e la formazione professionale.
Il Comune di Cremona è inoltre impegnato, relativamente alle scuole infanzia, primarie e secondarie di primo grado statali, per delega appunto dello Stato, a sostenere i costi delle forniture e sostituzione di arredi e attrezzature necessari per lo svolgimento delle diverse attività scolastiche ed extrascolastiche.
Il piano prevede gli interventi di cui alla Legge Regionale 20 marzo 1980 n. 31 che l’Amministrazione comunale ha da tempo funzionalmente suddiviso secondo le indicazioni della legge stessa come segue:
Scuole per l’infanzia comunali
Le spese per la gestione e l’organizzazione delle scuole per l’infanzia comunali, comprensive delle spese di personale, di quelle per il servizio mensa e di consumi e attrezzature, sono finanziate su appositi capitoli del bilancio comunale. Sul presente piano viene prevista la spesa per gli interventi didattici (materiale, insegnamenti speciali).
interventi didattici: anno 2012 (sett/dic) anno 2013 (genn/giu)
materiali didattici € 3.685,98 € 15.351,00
Totale € 19.036,98
Gli impegni di spesa sono definiti, di volta in volta, con atti dirigenziali.
Scuole per l’infanzia statali
Al Comune compete solo il servizio ausiliario della mensa. La spesa relativa è finanziata su apposito capitolo. Nel piano sono invece previsti i contributi per il materiale didattico e di gioco:
interventi didattici anno 2012 (sett/dic) anno 2013 (genn/giu)
€ 00,00 € 11.877,00
Totale € 11.877,00
Scuole infanzia a gestione privata
La diffusa scolarizzazione dei bambini della città, in particolare dei bambini compresi nella fascia d’età 3/6 anni, fa si che molti di loro usufruiscano del sostegno di strutture private. Per evitare situazioni di squilibrio tra gli utenti delle scuole private e quelli delle scuole comunali e statali, è opportuno prevedere sinergie fra le varie esperienze e mettere a loro disposizione o sviluppare servizi e progetti in grado di favorire una presenza scolastica estesa e qualificata, aiutando le scuole autonome nel loro funzionamento. Con atto dirigenziale n. 1886/61968 del 17 novembre 2010 è stata stipulata apposita convenzione con scadenza 31 dicembre 2012 con l’Associazione Provinciale dell’A.D.A.S.M. (Asili e Scuole per l’infanzia a gestione autonoma) per gli interventi a favore delle scuole per l’infanzia a gestione privata. Sul presente piano è prevista, pertanto, la quota per l’anno 2013 relativa all’erogazione di contributi per la mensa il materiale didattico e di gioco ed eventuali altre attività didattiche, stabilita in complessivi € 187.000,00. La convenzione è in fase di rinnovo.
Scuole primarie e secondarie di primo grado
Libri e materiale didattico
Gli alunni delle scuole primarie hanno diritto al libro di testo gratuito. All’intervento provvede direttamente il Comune attraverso le Direzioni Didattiche erogando alle stesse le somme necessarie. La spesa per l’anno scolastico 2012/2013, già finanziata con provvedimento dirigenziale n. 1569/39346 del 16 agosto 2012, è prevista in € 74.500,00
Alle scuole secondarie di primo grado il Comune eroga contributi per favorire l’acquisto di materiale didattico ad uso individuale e collettivo.
2012 (sett/dic) 2013 (genn/giu)
€ 00,00 € 21.689,00
Totale € 21.689,00
Per il corrente anno scolastico il Comune di Cremona intende anche proseguire con l’erogazione un buono libro da € 200,00 per le famiglie di alunni e studenti che frequenteranno le scuole secondarie di primo e il primo e secondo anno delle scuole secondarie di secondo grado, che già non usufruiscono del contributo regionale, per una spesa prevista in € 15.907,58.
Mense scolastiche
Il servizio di mensa scolastica per le scuole primarie è affidato alla Ditta CAMST scrl vincitrice della gara a licitazione privata espletata nell’anno 2005 e rinnovata fino al 21 agosto 2015. Sono interessati circa n. 2.538 bambini di cui n. 455 delle scuole per l’infanzia statali e n. 2083 delle scuole primarie. La spesa sarà prevista con appositi provvedimenti dirigenziali ed è calcolata in presunte: 2012 (sett/dic) 2013 (genn/giu) € 732.000,00 € 1.106.500,00
Sono previste entrate derivanti
dalle rette per circa
2012 (sett/dic) 2013 (genn/giu)
€ 512.374,00 € 777.719,00
Attività ex articolo 8 L.R. 31/80
E’ prevista l’erogazione di contributi sia per le scuole primarie che per le scuole secondarie di primo grado, per le attività ex articolo 8 della Legge Regionale 20 Marzo 1980, n.31 a sostegno della programmazione educativa e didattica. E’ prevista una spesa complessiva per:
2011 (sett/dic) 2012 (genn/giu) € 3.673,00 € 69.431,00
Totale € 73.104,00
Trasporti scolastici
Con atto dirigenziale n. 1218/36559 del 29 giugno 2007 è stato aggiudicato il servizio di trasporto scolastico per le scuole del territorio comunale per gli anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009 per un importo di complessivi € 174.900,00 per ogni anno scolastico, rinnovato con atto dirigenziale n. 1220/35324 del 23 giugno 2008 per gli anni scolastici 2009/2010 e 2010/2011 e prorogato per gli anni scolastici 2011/2012 e 2012/2013, rispettivamente con atto dirigenziale n. 2025/57606 del 16 novembre 2011 per l’anno scolastico 2011/2012 e n. 1667/43493 dell’11 settembre 2012 poi modificato con atto n. 2041/53926 del 9 novembre 2012 sempre agli stessi patti e condizioni. Attualmente è in corso la definizione della gara del trasporto pubblico locale, nella quale è previsto anche l’inserimento del servizio di trasporto scuolabus.
Il servizio per il trasporto degli alunni diversamente abili frequentanti le scuole comunali, statali e parificate del territorio comunale per i quali è richiesto un servizio particolare, a far tempo dall’anno scolastico 2011/2012 è stato trasferito, per competenza, al Settore Politiche Sociali che ai sensi della Deliberazione di Giunta Comunale n. 119 del 13 luglio 2011 ha già impegnato una spesa di € 30.000,00 per ognuno dei due anni scolastici di vigenza, 2011/2012 e 2012/2013.
Per assicurare il servizio di assistenza agli alunni sui mezzi di trasporto urbani e sorveglianza esterna dei plessi scolastici viene approvata apposita convenzione con l’Associazione di volontariato AUSER.
Sul presente piano viene prevista anche la spesa per l’attuazione di iniziative didattiche che prevedono il trasporto gratuito a favore delle varie scuole comunali.
Tali servizi sono già in essere o da approvare con appositi provvedimenti, secondo la seguente previsione di spesa:
2012 (sett/dic) 2013 (genn/giu)
12.600,00 € 4.500,00
Totale € 17.100,00
Assistenza ai disabili
Nell’ambito dei propri servizi per il Diritto allo Studio vengono considerati prioritari gli interventi atti a facilitare l’inserimento scolastico degli alunni diversamente abili. Pertanto i contributi erogati alle scuole sono riferiti anche alla presenza di alunni diversamente abili.
Con atti del Settore Affari Sociali si provvede a quanto di competenza in ambito di assistenza alla persona alla quale provvedono in partenariato le agenzie ad oggi accreditate per il Servizio di Aiuto all’Autonomia Personale (SAAP). E’ prevista una spesa annua complessiva di € 558.737,00. Inoltre il Comune, nell’ambito dei servizi territoriali di base, presta particolare attenzione all’assistenza socio-psico-pedagogica al fine di prevenire il disadattamento scolastico e a facilitare l’inserimento scolastico degli alunni diversamente abili.
Scuole secondarie di secondo grado
Materiale didattico, mense e trasporti
E’ prevista l’erogazione alle scuole secondarie di secondo grado di contributi per favorire l’acquisto di materiale didattico ad uso individuale e collettivo, nonché il parziale rimborso agli studenti delle spese sostenute per la consumazione dei pasti e per i trasporti. I Consigli d’Istituto destineranno le somme ricevute, sulla base di criteri da essi stabiliti o concordati con l’Amministrazione Comunale agli studenti che si troveranno nelle condizioni stabilite. Sono previste le seguenti somme:
2012 (sett/dic) 2013 (genn/giu)
Libri di testo, trasporti e alloggio, mensa
€ 7.009,00 € 41.420,00
Totale € 48.249,00
Attività culturali diverse
Per interventi a carattere culturale e didattico è prevista l’erogazione di contributi alle scuole
secondarie di secondo grado: 2012 (sett/dic) 2013 (genn/giu)
€ 4.663,00 € 11.863,00
Totale € 16.526,00
Per interventi a carattere culturale e didattico a favore delle scuole di ogni ordine e grado, sia sottoforma di contributi alle scuole stesse che di iniziative organizzate direttamente dal Comune, si prevedono complessivamente
2012 (sett/dic) 2013 (genn/giu)
€ 50.312,46 € 85.136,00
Totale € 135.448,46
I contributi saranno assegnati alle scuole sulla base della popolazione scolastica e degli aspetti didattici, con particolare riferimento:
a) sostegno alle attività previste dai Piani dell’Offerta Formativa nell’ambito dell’autonomia delle istituzioni scolastiche;
b) incentivazioni di particolari modelli didattici;
c) soddisfacimento di eventuali esigenze particolari su motivata richiesta della scuola
e, comunque, mediante approvazione di appositi atti dirigenziali con cui si specificheranno le modalità di assegnazione dei contributi.
La spesa complessiva e finanziata sul presente piano comunale ammonta a:
2012 (sett/dic) 2013 (genn/giu)
Totale
per le scuole per
l’infanzia € 3.685,98 € 214.228,00 € 217.913,98
per le scuole primarie e
secondarie di 1° grado € 17.713,00 € 102.580,00 € 120.293,00
per le scuole
secondarie di 2° grado € 11.672,00 € 53.103,00 € 64.775,00
per le attività
culturali e diverse € 50.312,46 € 85.136,00 € 135.448,46
Totale € 83.383,44 € 455.047,00 € 538.430,44
La spesa complessiva di € 538.430,44 sarà finanziata con stanziamenti di Bilancio 2012 e 2013.
Approvazione della bozza di convenzione da stipularsi tra i Comuni di Cremona e Bonemerse per la gestione, fino al 30 giugno 2015, del servizio di trasporto con scuolabus per alunni residenti in Cremona e che frequentano le scuole per l’infanzia e primaria di Bonemerse.
Approvata all’unanimità la bozza di convenzione da stipularsi tra il Comune di Cremona e il Comune di Bonemerse per l’affidamento, fino al 30 giugno 2015, del servizio di trasporto con scuolabus degli alunni residenti in Cremona e che frequentano le scuole infanzia e primaria di Bonemerse.
Il servizio viene attuato per agevolare il trasporto degli alunni cremonesi residenti nella zona di confine col Comune di Bonemerse. L’accordo consente di travalicare il limite comunale e di assolvere a quanto stabilito dalla normativa nazionale in materia di trasporto scolastico per quanto attiene al servizio svolto per cittadini non residenti nel territorio del Comune proprietario del veicolo.
Il Comune di Bonemerse provvederà al trasporto dei bambini cremonesi residenti nelle zone limitrofe e frequentanti le scuole infanzia e primaria di Bonemerse. Nessuna spesa è posta a carico del Comune di Cremona.
Approvazione della bozza di convenzione da stipularsi tra i Comuni di Cremona e Gerre de’ Caprioli per la gestione del servizio di trasporto con scuolabus fino al 30 giugno 2015.
Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la bozza di convenzione da stipularsi tra il Comune di Cremona e il Comune di Gerre de’ Caprioli per l’affidamento, fino al 30 giugno 2015, del servizio di trasporto con scuolabus degli alunni residenti in Cremona e che frequentano la scuola primaria di Gerre de’ Caprioli e per gli alunni residenti nel Comune di Cremona nelle zone di confine con il Comune di Gerre de’ Caprioli frequentano le scuole secondarie di primo grado della città.
Il servizio viene attuato al fine di agevolare il trasporto degli alunni cremonesi residenti nella zona di confine col Comune di Gerre de’ Caprioli. L’accordo consente di travalicare il limite comunale e di assolvere a quanto stabilito dalla normativa nazionale in materia di trasporto scolastico per quanto attiene al servizio svolto per cittadini non residenti nel territorio del Comune proprietario del mezzo di trasporto. Il Comune di Gerre de’ Caprioli provvederà al trasporto dei bambini cremonesi residenti nelle zone limitrofe e frequentanti le scuole infanzia e primaria di Gerre de’ Caprioli e al trasporto dei ragazzi cremonesi, sempre residenti in zone limitrofe al Comune di Gerre de’ Caprioli e che frequentano le scuole medie di Cremona. Nessuna spesa è posta a carico del Comune di Cremona.
Approvazione della bozza di convenzione da stipularsi tra il Comune di Cremona e il Comune di Malagnino per l’affidamento, per il triennio 2013/2015, della gestione del servizio di trasporto con scuolabus degli alunni residenti in Cremona e che frequentano la scuola primaria di Malagnino e degli alunni residenti in Malagnino che frequentano le scuole secondarie di primo grado di Cremona.
Approvata all’unanimità la bozza di convenzione da stipularsi tra il Comune di Cremona e il Comune di Malagnino per l’affidamento, per il triennio 2013/2015, del servizio di trasporto scuolabus. Il servizio viene attuato al fine di agevolare il trasporto degli alunni cremonesi residenti nella zona di San Felice in Cremona che hanno liberamente scelto di frequentare la Scuola Primaria di Malagnino. L’accordo consente di travalicare il limite comunale e di assolvere a quanto stabilito dalla normativa nazionale in materia di trasporto scolastico per quanto attiene al servizio svolto per cittadini non residenti nel territorio del Comune proprietario del mezzo. Il Comune di Malagnino provvederà al trasporto dei bambini cremonesi residenti a San Felice di Cremona e frequentanti la Scuola Primaria di Malagnino. Nessuna spesa è posta a carico del Comune di Cremona per l’intero triennio.
Semplificazione dell’azione amministrativa dell’Ente: revoca di 32 regolamenti comunali e delle rispettive deliberazioni di approvazione e modifica.
Il Consiglio comunale ha approvato, all’unanmità, la revoca dei seguenti 32 regolamenti comunali, le rispettive deliberazioni di approvazione e modifica dei regolamenti stessi, a fianco di ciascuno precisate, ed ogni altro atto collegato e conseguente:
1) Regolamento per la vestizione del personale comunale, approvato con propria deliberazione n. 62/36581 in data 12 luglio 2001.
2) Regolamento e criteri per la determinazione delle tariffe per l’uso di piante o fioriere di proprietà comunale, approvato con propria deliberazione n. 1/3852 in data 17 gennaio 1995.
3) Regolamento Comunale per la disciplina della attività dei barbieri, parrucchieri per uomo e donna, approvato con propria deliberazione n. 369/13106 in data 5 marzo 1990.
4) Regolamento per la disciplina dell’attività di estetista, approvato con propria deliberazione n. 120/59437 in data 20 novembre 1997, come modificata con propria deliberazione n. 28/14422 in data 24 marzo 2004.
5) Regolamento per la disciplina del servizio di autonoleggio con conducente mediante autobus od autovetture, approvato con propria deliberazione n. 1088/60485 in data 4 dicembre 1989, come modificata con propria deliberazione n. 24/17737 in data 25 marzo 1999.
6) Piano punti vendita quotidiani e periodici: norme regolamentari e criteri di assegnazione, approvato con propria deliberazione n. 63/22237 in data 26 aprile 2004.
7) Regolamento per l’installazione e l’esercizio di ascensori e montacarichi in servizio privato, approvato con propria deliberazione n. 104/806/2004 in data 18 dicembre 2003, come modificata con propria deliberazione n. 49/22225 in data 22 aprile 2004.
8) Criteri e norme generali per insediamento, l’esercizio e la valorizzazione delle attività di somministrazione di alimenti e bevande, a’ sensi dell’art. 8 della L.R. 24.12.2003, n. 30, approvati con propria deliberazione n. 89/60760 in data 19 dicembre 2005.
9) Regolamento per l’approvazione e l’attuazione dei piani di lottizzazione di terreni a scopo edilizio, approvato con propria deliberazione n. 99/7108 in data 23 marzo 1959.
10) Regolamento del servizio di assistenza domiciliare del Comune di Cremona e dei Comuni associati con lo stesso, approvato con propria deliberazione n. 51/15553 in data 8 marzo 1994, come modificata con proprie deliberazioni n. 143/69348 in data 11 dicembre 1995, n. 103/60631 in data 19 dicembre 2002 e n. 32 in data 20 aprile 2009.
11) Regolamento per la disciplina del servizio di telesoccorso, approvato con propria deliberazione n. 52/31025 in data 26 giugno 2003.
12) Regolamento del servizio di assistenza domiciliare socio-assistenziale a favore di persone disabili e portatrici di handicap, approvato con propria deliberazione n. 138/67825 in data 4 dicembre 1995, come modificata con propria deliberazione n. 106/60638 in data 19 dicembre 2002.
13) Regolamento del servizio di assistenza domiciliare ai minori a rischio emarginazione e alle loro famiglie, approvato con propria deliberazione n. 86/38583 in data 9 luglio 1998.
14) Regolamento del servizio comunità alloggio per minori e giovani in difficoltà o svantaggio sociale, approvato con propria deliberazione n. 52/15551 in data 8 marzo 1994.
15) Regolamento per la determinazione della quota da porre a carico degli utenti che si avvalgono del servizio di formazione all’autonomia per i disabili, approvato con propria deliberazione n. 63/24728 in data 29 aprile 1999.
16) Regolamento dei Centri Socio-Educativi, approvato con propria deliberazione n. 105/60634 in data 19 dicembre 2002.
17) Regolamento dei Centri Ricreativi Diurni, approvato con propria deliberazione n. 30/20781 in data 10 aprile 2001, come modificata con propria deliberazione n. 10/3553 in data 11 gennaio 2002.
18) Regolamento dei servizi e degli interventi di promozione socio-educativa e di aggregazione giovanile, approvato con propria deliberazione n. 123/62868 in data 6 dicembre 2001.
19) Regolamento del Centro Diurno per Anziani, approvato con propria deliberazione n. 206/68769 in data 14 dicembre 2003.
20) Regolamento per la determinazione della quota mensile di partecipazione a carico degli ospiti dell’unità d’offerta “Centro Diurno Integrato”, approvato con propria deliberazione n. 102/60629 in data 19 dicembre 2002.
21) Regolamento del servizio comunità alloggio per portatori di handicap, approvato con propria deliberazione n. 170/40588 in data 12 luglio 1994, come modificata con proprie deliberazioni n. 139/67826 in data 4 dicembre 1995 e n. 17/6283 in data 10 febbraio 2000.
22) Regolamento del servizio di semiconvitto, approvato con propria deliberazione n. 53/15552 in data 8 marzo 1994, come modificata con proprie deliberazioni n. 84/44764 in data 15 settembre 2000 e n. 104/60632 in data 19 dicembre 2002.
23) Criteri per l’erogazione di contributi economici ad anziani, cronici od inabili per l’ammissione in strutture protette o case di riposo, approvati con propria deliberazione n. 1271/63370 in data 27 novembre 1990, come modificata con proprie deliberazioni n. 114/65156 in data 25 novembre 1996 e n. 53/33993 in data 11 luglio 2002.
24) Criteri generali di assistenza economica a favore degli utenti dei servizi sociali comunali, approvati con propria deliberazione n. 489/12620 in data 5 maggio 1986, come modificata con deliberazione urgente di Giunta Municipale n. 280/3783 in data 12 febbraio 1987, ratificata con propria deliberazione n. 671/3783 in data 4 maggio 1987, e proprie deliberazioni n. 1248/bis/54358 in data 14 novembre 1988, n. 57/27192 in data 29 aprile 1996 e n. 85/39010 in data 9 luglio 1998.
25) Regolamento del servizio di assistenza alla persona del Comune di Cremona, approvato con propria deliberazione n. 93/25818 in data 26 aprile 1994, come modificata con propria deliberazione n. 64/24729 in data 29 aprile 1999.
26) Regolamento servizio affidi, approvato con propria deliberazione n. 40/21764 in data 15 aprile 1999.
27) Regolamento servizio di inserimento lavorativo – Ambito Distrettuale di Cremona, approvato con propria deliberazione n. 28 in data 3 giugno 2008.
28) Regolamento per l’istituzione dei Centri Sociali per Anziani, approvato con propria deliberazione n. 90/29707 in data 25 maggio 1993.
29) Regolamento per la conduzione dei Centri Sociali per Anziani del Comune di Cremona, approvato con propria deliberazione n. 63 in data 1° dicembre 2008.
30) Regolamento dei Centri di Seconda Accoglienza del Comune di Cremona, approvato con propria deliberazione n. 103/42007 in data 10 luglio 1995, come modificata con proprie deliberazioni n. 73/36580 in data 12 luglio 2001 e n. 34/17376 in data 5 aprile 2004.
31) Regolamento del procedimento riguardante la comunicazione di inizio attività prevista dall’art. 15, comma 1, della L.R. 12.03.2008, n. 3 necessaria per l’esercizio delle strutture relative alle unità d’offerta della rete sociale, approvato con propria deliberazione n. 62 in data 1° dicembre 2008.
32) Regolamento per l’esercizio delle funzioni del Difensore Civico Comunale, approvato con propria deliberazione n. 31/17852 in data 8 marzo 1994, come modificata con proprie deliberazioni n. 48/24035 in data 28 aprile 1997 e n. 19 in data 5 maggio 2008.
Nell’ambito del Piano Dettagliato degli Obiettivi 2012 è previsto, quale obiettivo della Segreteria Generale, quello denominato “Analisi dei processi dell’Ente volta ad introdurre ulteriori misure di semplificazione amministrativa”. Infatti, in un contesto normativo in cui è fortemente stimolata la ricerca di margini di semplificazione dell’attività della pubblica amministrazione, tendente a “sburocratizzare” i procedimenti connessi alla fruizione dei servizi, questo Ente vuole proseguire, in modo incisivo, nell’introduzione emessa a regime, entro la fine del corrente mandato amministrativo, di misure di snellimento generale della propria azione amministrativa. Il risultato atteso è quello semplificare l’accesso degli utenti alle strutture dell’Ente. La Segreteria Generale ha pertanto coordinato un’istruttoria nel cui ambito tutti i Settori/Servizi dell’Ente hanno effettuato una disamina dei regolamenti di rispettiva competenza, alla luce degli intervenuti mutamenti organizzativi e dei sopravvenuti elementi di carattere giuridico e sostanziale inerenti le specifiche attività. In conseguenza di disposizioni normative recentemente emanate, dei mutamenti organizzativi intervenuti e di nuove casistiche, è in corso l’aggiornamento di alcuni regolamenti: in alcuni casi, sarà possibile giungere alla redazione di testi unici, sarà cioè possibile procedere alla revoca anche di altri regolamenti.
Approvazione del programma per l’affidamento di incarichi individuali esterni di collaborazione autonoma per l’anno 2013.
Il Consiglio Comunale, con 25 voti a favore, 5 astenuti (Daniele Burgazzi, Alessandro Corradi, Giovanni Gagliardi, Maura Ruggeri e Daniele Soregaroli) e 3 contrari (Giovanni Ferraroni, Caterina Ruggeri e Giancarlo Schifano), ha approvato il programma, per l’anno 2013, per l’affidamento di incarichi individuali esterni di collaborazione autonoma. L’approvazione del programma consentirà la realizzazione degli obiettivi e dei programmi dell’Ente anche relativamente a quelle peculiari attività progettuali descritte nel programma stesso.
L’attuazione del programma è coerente anche con gli indirizzi espressi dalla legge 28 giugno 2012 n. 98 (Riforma del mercato del lavoro). Il ricorso ad incarichi esterni di collaborazione autonoma è comunque subordinato al rispetto delle norme di cui al vigente Regolamento sull’Ordinamento Generale degli Uffici e dei Servizi. Il ricorso al conferimento degli incarichi in argomento è vincolato al rispetto del tetto di spesa pari a 557.900,00 euro.
Le direzioni dell’Ente hanno inoltrato specifiche proposte per l’affidamento di incarichi esterni di collaborazione autonoma che saranno conferiti nel corso dell’anno 2013, nel rispetto della norma regolamentare dell’Ente, a persone fisiche. A seguito di confronti intervenuti con i dirigenti interessati nell’ambito degli incontri organizzati per la definizione del bilancio di previsione 2013 finalizzati, nella fattispecie, al contenimento della spesa a ciò dedicata, è stato redatto l’apposito programma descritto nella parte dispositiva. I dirigenti interessati hanno prodotto specifica attestazione in ordine al fatto che gli incarichi verranno attribuiti ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs 165/2001 ed in conformità ai contenuti del vigente Regolamento per l’affidamento di incarichi esterni di lavoro autonomo, approvato con deliberazione di Giunta comunale n. 234 del 29.12.2011.
L’art. 3, comma 55, della legge 24 dicembre 2007 n. 244, legge finanziaria per l’anno 2008, stabilisce che l’affidamento da parte degli enti locali di incarichi di collaborazione autonoma, indipendentemente dall’oggetto della prestazione, a soggetti estranei all’amministrazione può avvenire solo con riferimento alle attività istituzionali stabilite dalla legge o previste nell’ambito di un programma approvato dall’organo consiliare.
L’articolo 46, comma 3, del Decreto Legge 25 giugno 2008 n. 112, convertito in legge 6 agosto 2008 n° 133, stabilisce che con regolamento, approvato dalla Giunta comunale, vengano fissati i limiti, i criteri e le modalità per l’affidamento dei incarichi di collaborazione autonoma e che il limite massimo della spesa annua per incarichi di collaborazione sarà inserito nel bilancio preventivo degli enti territoriali.
L’art. 42, comma 2, lettera b), del Testo Unico degli Enti Locali 267/2000 prevede che l’organo consiliare ha competenza in materia di programmi, relazioni previsionali e programmatiche, piani finanziari, programmi triennali e elenco annuale dei lavori pubblici, bilanci annuali e pluriennali e relative variazioni, rendiconto, piani territoriali ed urbanistici, programmi annuali e pluriennali per la loro attuazione, eventuali deroghe ad essi, pareri da rendere per dette materie.