L’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) di Roma, presieduto da Tiberio Graziani, patrocina oltre alla rivista Eurasia anche una serie di pubblicazioni scelte, giudicate d’alto valore scientifico ed utili ad informare la comunità degli studiosi e la cittadinanza sulle dinamiche internazionali contemporanee e non solo.
Il risveglio del Drago, terzo volume patrocinato dall’IsAG, consta di 205 pagine ed è in vendita al prezzo di euro 20,00. Maggiori informazioni sul libro e su come acquistarlo sono reperibili in un apposito blog (cliccare qui per raggiungerlo).
Di seguito una sintetica presentazione editoriale dell’opera:
Il risveglio del Drago, nuova pubblicazione dell’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie, è un’opera suddivisa in due saggi, rispettivamente elaborati da Diego Angelo Bertozzi e Andrea Fais, come insieme di analisi e riflessione storica, politica e strategica sull’emergente potenza cinese, a margine del discorso tenuto dal presidente della Repubblica Popolare Hu Jintao lo scorso primo luglio in occasione delle cerimonie celebrative per il 90° anniversario della nascita del Partito Comunista Cinese. Il saggio di Bertozzi – “Ci siamo levati in piedi! Il Partito comunista cinese tra nazione e rivoluzione” – è dedicato allo sviluppo storico e ideologico del movimento rivoluzionario e di liberazione nazionale cinese dalle guerre d’oppio fino alla nascita della Repubblica popolare e si conclude con una analisi delle recenti strategie del Partito comunista cinese nella politica di riforma e apertura. Il saggio di Fais – “Gli artigli del Drago, traiettorie geopolitiche e geostrategiche della Cina comunista” di Fais – presenta una ricostruzione e una analisi delle continuità e discontinuità della strategia della Repubblica popolare cinese alla luce dei presupposti e dei contesti storici e geografici della Cina come stato socialista e forma di civiltà. I due saggi si configurano, inoltre, come necessaria introduzione per la comprensione del discorso inegrale del presidente cinese Hu Jintao che chiude il libro.Condividi: