Era da tempo che volevo soffermarmi sul ritorno dei mitici anni 90. La moda è una ruota ed è per questo che prima o poi dobbiamo aspettarci il ritorno di un’amata od odiata tendenza. Per chi come me me è cresciuto a pane e Spice girl non potrà che fare i salti di gioia per questo tanto atteso “Back to the past” . Erano gli anni di Ambra Angiolini, delle pettinature iper voluminose, dell’indimenticabile “ombelico di fuori”, gli anni dei dr martens, del giubbotto di jeans, delle bretelle, dei blazer luccicanti e chi più ne ha più ne metta. Perché gli anni 90 non puoi racchiuderli in un’unica fotografia. Sono stati anni in cui si viveva bene, anni in cui il boom economico ci colpì in pieno ed anche la moda ne fu investita. Lo stile Grunge con i suoi anfibi, camicie larghe e quadrettate, gonne voluminose, veniva mixato con lo stile disco, tacchi vertiginosi e maxi plateau, paiette a go go, top corti e coloratissimi.
A far tendenza quindi è solo e soltando lo stile giovanile. Mentre cercavo di crescere mi ispiravo sicuramente a Beverly hills, telefilm che incarna al meglio tutta la cultura e la moda di quegli anni. Il jeans a vita alta, la pancia scoperta, abiti super aderenti abbinati agli anfibi, lo zaino al posto della borsa, la salopette di jeans e le calze a rete.
Come dimenticarsi poi di coloro che hanno fatto la storia di questi mitici anni? Coloro che hanno dato vita ad una delle mode predominanti in quel periodo? Si, sto parlando proprio di loro. I Nirvana e i Pearl Jam, padrini indiscussi dello stile GRUNGE. Pantaloni strappatissimi ( roba che le nostre nonne inorridirebbero), anfibi, maxi felpe, camicia aperte con sotto la t-shirt, rossetti scuri, maglioni sgualciti e bermuda.
Mettendo da parte la moda per un minuto, la grandezza degli anni 90 sta anche in molti altri fattori. In discoteca si andava di pomeriggio e ci si divertiva davvero!! La musica dance anni 90 è tutt’oggi quella che preferisco, una musica orecchiabile e divertente anche se ammetto SONO DI PARTE. La musica si ascoltava nel Walkman, a scuola si andava con lo zaino Invicta ed a casa si giocava con il Crystal ball ed il Tamagotchi. In Italia spopolavano Max Pezzali con “Hanno ucciso l’uomo ragno” e Jovanotti con “Ciao Mamma”. Per non dimenticare i grandi varietà di Fiorello o i mitici goal di Roberto Baggio.
Ma cosa più importante erano gli anni in cui si scendeva in strada a giocare appena finiti i compiti, gli anni di “un due tre stella”, “nascondino”, gli anni delle lunghe passeggiate mano delle mano, gli sguardi ed i sorrisi. Insomma gli anni in cui non era necessario Facebook per scambiarsi quattro chiacchiere!!