Con l’annuncio del ritorno di Berlusconi sulla scena si sta per concretizzare il temuto ‘trappolone’ che negherà al CentroSinistra il ritorno al Governo del paese nel prossimo anno. Come? Attraverso la legge elettorale e grazie all’avvallo della Presidenza della Repubblica. Non è un mistero infatti che Napolitano veda in Monti una delle poche risorse utili a riportare l’Italia fuori dalla crisi economica. Sono anni poi che il Capo dello Stato sensibilizza i partiti sulla necessità di cambiare il Porcellum.
Detto fatto. Il ritorno al proporzionale potrebbe risolvere tante magagne, per il CentroDestra, per Casini e per Napolitano. Una eventuale nuova legge elettorale proporzionale, anche grazie al probabile ‘boom’ dei grillini, non consentirebbe ad alcuna coalizione di poter ottenere la maggioranza assoluta in Parlamento e costringerebbe quindi i partiti ad una ‘grossa coalizione’. Chi meglio di Monti (o qualche altro tecnico nel caso il Professore venisse eletto al Quirinale) come ‘garante’ di un nuovo governo di larghe intese?
Un esecutivo che farebbe felice Berlusconi, il quale potrebbe dettare ‘condizioni’ atte a tutelare le sue aziende e la sua persona in cambio del sostegno. Casini poi conserverebbe un ruolo importante nella nuova maggioranza. La Lega Nord infine , con il proporzionale, si vedrebbe ‘slegata’ da ogni patto e quindi sarebbe libera di poter portare avanti i suoi programmi populisti.
In tutto questo indovinate chi ne uscirebbe sconfitto? Esatto, il CentroSinistra. Con il sistema proporzionale non potrebbe mai piu aspirare al Governo del paese, il PD sarebbe destinato ad essere ‘cooptato’ nella maggioranza Pdl-Terzo polo per un determinato periodo di tempo. Dopodichè la golden share delle future maggioranza passerebbe definitivamente a Casini, il quale sfrutterebbe tale potere per tentare di ricostituire un grande partito cattolico, chissà.. magari dirigendo le operazioni dal Quirinale….