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Il ritorno di margite 10

Creato il 26 gennaio 2014 da Marvigar4

il ritorno di margite

Marco Vignolo Gargini

IL RITORNO DI MARGITE

RACCONTO

“Giunse a Colofone un vecchio e divino cantore,
servitore delle Muse e del lungisaettante Apollo,
tenendo nelle mani la lira dal dolce suono.
Sapeva molte cose, ma le sapeva tutte male.
Né zappatore, né aratore gli dèi lo fecero,
né in altra cosa sapiente; ma in ogni arte falliva.”
Margite, Pseudo-Omero o Pigrete di Alicarnasso

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La caccia a Margite era iniziata. Caccia grossa. I produttori di Hollywood erano rimasti senza la star del momento, per la quale avevano speso milioni e milioni di dollari; gli innumerevoli contratti oltre a quelli cinematografici firmati dall’industriale Nedo Chicchi non venivano rispettati; l’azione legale per incastrare il truffatore, orchestrata dal re del cioccolato svizzero Hans Schlauberger, proseguiva speditamente, però mancava all’appello il truffatore, il latitante Margite.

Agostino lavorò parecchio in casa sua: costruì una sorta di bunker, mise tende spesse alla finestre per proteggersi da sguardi indiscreti, ispezionò ogni angolo di ogni stanza alla ricerca di microspie, di microtelecamere. La vita gli era cambiata, in peggio. Con l’aiuto di qualche amico faceva spostare Margite da un luogo a un altro. Ora doveva stare attento a qualsiasi ora del giorno e della notte, il pericolo era che si scoprisse l’identità del suo ospite. In pochissimi giorni ricevette visite su visite da parte del Professor Venosti, dei detective di Nedo Chicchi, del Professor Frauenarzt, dell’F.B.I., di tutti.

Alla tv, alla radio, su Internet, non si parlava che della scomparsa di Margite e le ricompense per il suo fermo avevano toccato cifre colossali. Ormai era indagato e chiamato al banco degli imputati con accuse di fanta-giurisprudenza. Bisognava prenderlo e “processarlo” per delitti presunti commessi due millenni prima e caduti ormai in prescrizione… ciò che contava era il circo mediatico che si sarebbe creato e il guadagno colossale che veniva da un evento del genere.

Come andò a finire questa incredibile storia?

Agostino, ormai al culmine del terrore, si ricordò fortunatamente di avere un amico criobiologo, ovvero uno scienziato che studiava la conservazione degli organismi a bassissime temperature. Chiese a questo suo amico un consiglio…

«Si può riaddormentare qualcuno che ha già dormito per ventisette secoli?»

«No, Agostino, non mi dire che stai parlando di Margite?»

«Sì. È una semplice curiosità… E va bene! Ti voglio confidare un segreto. So che mi posso fidare di te. Tu non mi venderesti mai.»

«Con me vai sicuro. Non mi interessano i milioni… Mi piace il mio lavoro e quello che guadagno m’è sufficiente per vivere bene.»

«Allora, si può fare?»

«Tecnicamente sì. Si può ricongelare un organismo scongelato. Nel caso di un uomo, occorre avere il suo consenso…»

«Ce lo abbiamo. Margite non ne può più di essere braccato. È stato lui a dirmi che era d’accordo. Preferisce tornare a essere un ghiacciolo piuttosto che continuare a vivere così»

«Fammi avere una sua dichiarazione scritta e io vedrò cosa è possibile fare.»

«Un’ultima cosa. Una volta ricongelato, dovremmo pensare a un luogo dove nascondere Margite.»

«Nel mio laboratorio starà al sicuro, a meno che non ci siano delle ispezioni… No. Non mi fido. La condizione migliore è quella di… »

Il criobiologo, fatti tutti i preparativi, si mise all’opera. Agostino portò la famosa cassa ritrovata sulle Alpi; Margite, con la sua lira e la sua corona d’alloro, venne addormentato, congelato e messo dentro la cassa. Dove lo nascosero? Eh no, mi dispiace, questa è un’informazione che non posso darvi. Perdonatemi se sono brusco e interrompo il racconto in questo modo, ma non vorrei che a qualcuno di voi venisse la voglia di cercarlo e scongelarlo…



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