La donna

L'inizio della sua carriera di scrittrice ebbe luogo all'età di 17 anni quando il padre le suggerì di pubblicare la serie di racconti da lei scritti per intrattenere il fratellino malato. I racconti furono pubblicati sotto forma di romanzo nel 1921 con il titolo "The Black Moth". Secondo la sua biografa, Jane Aiken Hodge, questa sua prima opera conteneva già i tratti che avrebbero poi contraddistinto tutta la sua produzione: "la saturnina guida maschile, il matrimonio in pericolo, la moglie stravagante, un gruppo di oziosi divertenti giovani".

Nel 1959 Rougier divenne consigliere della Regina Vittoria e l'anno successivo, il loro figlio Richard si innamorò di una donna sposata di loro conoscenza, Susanna Flint, e la sposò a sua volta dopo che ella aveva ottenuto il divorzio dal primo marito. Nonostante lo shock e l'imbarazzo relativo alle circostanze in cui l'aveva acquisita come tale, Georgette volle molto bene alla nuora ed al nipotino che le dette.
Purtroppo Georgette iniziò a soffrire di vari problemi di salute e dal 1964 in poi dovette sopportare dieci anni di continue e differenti malattie fino a che il 4 Luglio 1974 morì.
La scrittrice
Anche se ufficialmente i suoi romanzi appartengono alla categoria dei "romanzetti rosa" da leggere sotto l'ombrellone, tanto da essere chiamata "la Jane Austen rosa", dopo averli letti praticamente tutti posso diffondere alle mie lettrici la mia personale convinzione che i suoi siano puri e semplici romanzi storici.

Sostengo con forza la mia tesi che non si possa parlare di banali romanzi rosa riferendosi alle opere di quest'autrice perché vi è nella sua scrittura, nella creazione della trama e nello sviluppo dell'intreccio amoroso, nelle descrizioni stesse una leggerezza, un fondo di purezza stilistica e di contenuti che non ha niente a che fare con la brutale ed inelegante carnalità che inzuppa i "romance".
La Heyer riesce a coinvolgere il lettore, farlo emozionare - seppur pacatamente - e divertire, intrattenerlo raccontandogli morbide e caste storie d'amore inserite efficacemente e con naturalezza in una trama più ampia e completa. Non ha bisogno di crude scene di passione o improbabili incontri d'amore - improbabili per il periodo storico in cui sono ambientati tanti harmony ed anche i suoi romanzi, ma anche perché totalmente estranei alla vita reale - per attrarre l'attenzione del lettore e spingerlo a sfogliare una dopo l'altra le pagine nate dal suo talento.
Ne avevamo già parlato, circa un anno fa, in questo post.
Ecco a voi la lista dei suoi romanzi storici, presa direttamente da Wikipedia.org
Romanzi Georgian-Regency
- The Black Moth (1921)
- The Transformation of Philip Jettan (1923) (pubblicato come Powder and Patch nel 1930)
- These Old Shades (1926)
- The Masqueraders (1928)
- Devil's Cub (1932)
- The Convenient Marriage (1934)
- Regency Buck (1935)
- The Talisman Ring (1936)
- An Infamous Army (1937)
- The Spanish Bride (1940)
- The Corinthian (1940)
- Faro's Daughter (1941)
- Friday's Child (1944)
- The Reluctant Widow (1946)
- The Foundling (1948)
- Arabella (1949)
- The Grand Sophy (1950)
- The Quiet Gentleman (1951)
- Cotillion (1953)
- The Toll-Gate (1954)
- Bath Tangle (1955)
- Sprig Muslin (1956)
- April Lady (1957)
- Sylvester, or the Wicked Uncle (1957)
- Venetia (1958)
- The Unknown Ajax (1959)
- A Civil Contract (1961)
- The Nonesuch (1962)
- False Colours (1963)
- Frederica (1965)
- Black Sheep (1966)
- Cousin Kate (1968)
- Charity Girl (1970)
- Lady of Quality (1972)
- The Great Roxhythe (1923)
- Simon the Coldheart (1925)
- Beauvallet (1929)
- The Conqueror (1931)
- Royal Escape (1938)
- My Lord John (1975)
Perché ne ri-parliamo
La casa editrice Astoria - il cui lavoro apprezzo davvero molto - ha da poco riproposto il romanzo "Sophy la Grande" - che io conoscevo come "L'inarrestabile Sophy" - e Natalia Aspesi, giornalista scrittrice e critica cinematografica e letteraria, ha dedicato a questo evento letterario un articolo su Repubblica del 6 Luglio 2012.

In lei ritroviamo un qualcosa di lontanamente paragonabile alla nostra amata zia Austen perché, sebbene il suo stile non sia neppure vicino a quello che fluiva dalla geniale mente di Jane, ne rievoca le ambientazioni, i riti e gli stereotipi sociali su cui sono costruite le trame ed i personaggi di entrambe anche se con disparità di talento. Mi stupisce che ancora le sue opere non siano state adattate per il cinema o la televisione: sono certa che ne verrebbero fuori prodotti altrettanto pregevoli degli adattamenti austeniani, gaskelliani e di altri autori ottocenteschi come Dickens o Hardy. I romanzi della Heyer sembrano davvero fatti apposta per dar vita a film storici e period dramas. Chissà che qualcuno non colga il nostro suggerimento!
Con affetto,
Irene