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IL RUMORE COME REATO: IN SPAGNA I LOCALARI RUMORoSI VENGONO CONDANNATI A DUE ANNI DI CARCERE.

Creato il 08 giugno 2013 da Claudiober

 A Barcellona, patria della movida selvaggia e della fiesta mobile, il govero ha detto basta alla mattanza del sonno. Il cocordinamento di Torino di No alla malamovida ha chiesto all’avvocato  Lluís Gallardo  di Barcellona di spiegare come viene repress
oggi la movida selvaggia in Spagna.

 Il rumore è infatti un fenomeno fisico che si misura in decibel e che la società moderna considera come uno degli aspetti della cultura moderna e della civilizzazione occidentale, dotandolo di una protezione che lo ha trasformato in qualcosa apparentemente iniquo.Il rumore è un  suono che può essere fastidioso ed essere un insidia per la vita privata delle persone ed essere dannoso per la loro salute. Il rumore è invece  un agente psicopatógeno delle nostre società moderne che non solo da fastidio, ma danneggia gravemente la salute umana, animale e vegetale.Il rumore può essere un valido strumento di tortura, un’ arma con la quale causare danno alla salute psicofisica e/o fisica.
Il rumore quindi provoca lesioni psichiche e psicologiche gravi, con effetti secondari e conseguenze di difficile o impossibile cura.Pene severe di carcere a cui vengono condannati i torturatori acustici sono già previste nelle moderne Direttive europee di protezione dell’ambiente.Solo che in Italia sono totalmente ignorate. Non solo sono responsabili penalmente i soggetti titolari di attività che danno molestie sonore, ma anche le Autorità ed i funzionari competenti e responsabili di controllare suddette attività così come le fonti sonore che si sviluppano con agglomerazioni negli spazi pubblici (es. Botellon a Barcellona, musica e discoteche all’aperto, …)Con risoluzione internazionale tutti gli Stati Membri dell’ UE non possono concedere indulto ai condannati per rumore (eccezione per la Spagna che ha concesso indulti parziali per evitare la carcerazione di condannati a pene carcerarie superiori ai 2 anni, ma intanto due anni di pena ci sono).

IL RUMORE COME REATO: IN SPAGNA I LOCALARI RUMORoSI VENGONO CONDANNATI A DUE ANNI DI CARCERE.
Ecco dunque cosa succede in Spagna, dove è stata inventata la movida selvaggia… In Spagna la pena minima  di base di 6 mesi (fino al massimo di 4 anni) di detenzione è così passata recentemente  fino a un massimo di 5 anni. Per quanto riguarda il danno alla salute delle persone, si impone una pena maggiorata della sua metà, ovvero una pena mínima di  3 anni e mezzo (antecedente al 23 Dicembre 2010, quando è entrata in vigore la riforma, la pena mínima in questo caso era di  2 anni e 3 mesi). In caso di circostanze aggravanti del tipo riportato dal art. 326 (normalmente nel caso di inquinamento acustico, disobbedienza ad ordinanze amministrativo, attività non autorizzate, oppure manomissione delle apparecchiature), la pena mínima è di 5 anni e 1 giorno, fino a un massimo di  7 anni e mezzo.Lo stesso accade per il reato  relativo alla prevaricazione ambientale: le pene  aumentano fino a più di 3 anni per le autorità ed i funzionari che concedano licenze non in regola o che non ottemperano ai controlli delle infrazioni alle norme a protezione dell’ambiente o omettono di effettuare i controlli obbligatori.
Tutto ciò può sembrare strano?   Ebbene siamo in una società in cui ormai siamo abituati a livelli di rumore tanto esasperanti e insalubri che ormai si considerano “abituali”In questo senso il rumore è un fattore di rischio cardiovascolare  così come agente scatenente di diverse psico-patologíe sia a livello sociale (il rumore, in base agli  studi dell’OMS accellera i processi cancerogeni, da insonnia, può arrivare a provocare distonie neuro-vegetative, etc. Inoltre stimola la perdità di attenzione, diminuisce il campo visivo, etc). Bisogna arrivare all’epoca più recente per vedere come il rumore abbia cessato di avere una legittimazione socioeconomica che lo rendeva immune a qualunque critica  e dubbio rispetto alla sua convenienza: il rumore era il necessario e logico compagno del progresso economico.Precisamente tutto il contrario è l’evoluzione económica: la qualità ed il livello di vita che ha portato il progressso economico ha dimostrato come il rumore come fonte di disagio è un fattore di rischio per la nostra salute.Quando l’interpretazione personale del rumore diventa una fonte di disturbo per un gruppo di persone possiamo parlare di inquinamento acustico che ha quale denominatore comune: la caratteristica di essere fastidioso .Ma  il rumore ha anche la peculiarità di legittimarsi sotto una parvenza di essere innocuo.Per tutti questi motivi, la lotta ( a tutti i livelli, tecnico, giurídico, médico, educativo, etc) non è contro il fenomeno físico, ma contro la mancanza di sensibilità ed informazione in merito. Solo l’ignoranza è la responsabile della mancanza  di consapevolezza e del fatto che la demagogia conquisti sempre più spazio.

Per portare un esempio ancora più importante del rumore che può esserci utile  a capire come si manipola l’opinionie pubblica: le morti per incidente stradale. Siamo abituati alla spettacolarizzazione delle immagini che ogni fine settimana si esibiscono sugli schermi televisivi a volte accompagnati da campagne di sensibilizzazione. (velocità ridotta, concentrazione, sicurezza, cinture..)Una situazione grave vero?E quanti controlli per il rumore….? nessuno.In  Gran Bretagna il Ministero della Salute  ha creato anni fa un registro per morti a causa del rumore: nel 2006 sono stati circa 3.000!!Confermato dalla relazione ECOEDES del 2012, “Rumore e salute”, (http://www.dkvseguros.com/awa2006/almacen/documentos/pdf/SaludyRudioObservatorio2012.pdf): per ogni decibel che si supera rispetto ai limiti  raccomandati dall’ OMS (55 diurni y 45 notturni) si incrementano i ricoveri di urgenza del 5%, ed ogni anno si perdono in Europa 1,6 milloni de anni (per tutta la popolazione) in termini di qualità della vita.Nel caso del rumore accade qualcosa di simile: è più semplice la legittimazione demagogica piuttosto che un’educazione fondata sul rispetto del prossimo attraverso il silenzio.Quindi l’aspetto culturale della lotta contro l’inquinamento acustico è di somma importanza.Questa introduzione è necessaria per introdurre il REATO DI INQUINAMENTO ACUSTICO: per  persone che  esercitano violenza e tortura acustica contro i propri vicini..Quante volte abbiamo ascoltato che apparteniamo ad una cultura latina o mediterranea? La gente vive per le strade ,il rumore è inevitabile…Queste domande rivelano un trabocchetto politico. Farci pensare che la popolazione non è sufficientemente intelligente per rendersi conto di una realtà peggiorativa per la  nostra salute e che è necessario trovare una soluzione urgentemente.Una soluzione che pare dia fastidio ai politici ed alle Amministrazioni pubbliche  per il fatto di aver permesso che alcuni fossero danneggiati dall’inquinamento acustico a favore di altri che hanno beneficiato di favore……

Fin qua la relazione dell’avvocato catalano. Viene da chiederci:cosa succederebbe a Milano o a Torino a Roma,  se si applicassero queste leggi europee?In carcere i sindaci  e i gestori di molti   bar ..nonchè i padroni della musica che organizzano concerti  in luoghi inadatti , rendendo insonni migliaia di residenti.Come sempre, i localari ( spesso mafiosi pregiudicati) da Torino a Milano a Roma sono i burattinai delle lobby che ricattano politicamente i sindaci italiani.


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