Come fanno i bambini ad imparare la lingua (o le lingue) madre? I ricercatori adottano posizioni diverse riguardo a quello processo complesso che tuttavia avviene, tranne casi eccezionali, in modo naturale e nel giro di pochissimo tempo.
Per capire il funzionamento esatto di questo processo molti studi sono dedicati a capire quali sono gli stimoli, l’input, che arrivano dall’esterno. In particolare, che ruolo hanno i genitori? che ruolo svolgono le altre figure che si dedicano al bambino e gli altri stimoli, ad esempio, la TV?
Per parlare ai bambini, le mamme usano un registro speciale (babytalk), che ha delle caratteristiche peculiari la cui funzione non è ancora del tutto chiara, anche se alcuni studi hanno visto delle correlazioni tra l’uso di questo registro e il modo in cui lo sviluppo procede, agevolandolo.
E i papà? gli studi si sono occupati anche del ruolo del papà e hanno visto che anche loro adottano delle caratteristiche peculiari, quando si rivolgono a bambini molto piccoli. Tuttavia, alcune differenze rispetto alle madri ci sono. Si è visto, soprattutto in situazioni sperimentali, che i papà:
- parlano per un intervallo di tempo più lungo con i bambini (a 8 mesi)
-usano strutture più complesse
- parlano di cose presenti nel contesto con le bambine e di cose che non ci sono con i figli maschi (la stessa tendenza ma ridotta è presente nelle madri)
- i padri tendo ad usare parole più rare (almeno, con i bambini dai 18 mesi in su)
Ci Pensa Il Tuo Papa'
Gli studiosi assegnano ai papà, per le caratteristiche del loro registro, un ruolo ponte nel guidare i bambini verso forme sempre più complesse di linguaggio e di interazione.
Questi risultati sottolineano ancora una volta quanto sia importante che i bambini vivano fin da piccoli in un ambiente ricco di stimoli e di esperienze (linguistiche).
Ecco un bel libro dedicato ai papà, suggerito da Mammozza di Suegiuperlapianurapadana.
Fonti per questo post:
M. Soderstrom (2007). Beyond babytalk: Re-evaluating the nature and content of speech input to preverbal infants. Developmental Review Volume 27, Issue 4: 501-532
Foto Homer e Maggie