L'umanità ha bisogno di
avere segni concreti che l'aiutino a crescere nella fede. Vediamo,
infatti, il popolo Ebreo più volte smarrirsi e cercare un idolo da
adorare. Dio, però, voleva far comprendere loro che non dovevano
confonderlo con gli altri dei, Lui era l'unico vero Dio. Dio sapeva
bene che gli uomini sono come bambini e che esigono sempre una prova
d'amore, quindi ha mandato Gesù: l'amore ha preso un corpo. Il
corpo, la vita, sono sacramento dell'amore di Dio. Gesù, avendo Lui
stesso un corpo, conosceva bene i limiti umani e, quindi, ha lasciato
dei Sacramenti, dei segni efficaci che ci aiutano nel cammino
spirituale. Tra questi vi è la Confessione. La Confessione è il
Sacramento del perdono, della misericordia di Dio.
Forse, troppo spesso, ci
fermiamo al lato umano del Sacramento e il Ministro, così come
accade nella celebrazione della Messa, si abitua ad amministrare
questo Sacramento, facendolo con freddezza e distacco, rischiando
così di non saper dare consigli appropriati per l'anima che si
rivolge a lui per essere guarita dalla misericordia di Dio. Non è
facile, ma credo che il Ministro in quel momento dovrebbe domandare
la sapienza del cuore, come fece Salomone, di rappresentare la
dolcezza di Cristo e se qualche anima dimostra di aver bisogno di più
fermezza, lo capirà dalle risposte che essa gli dà.
Riguardo ai fedeli
invece, non dovrebbero accostarsi al Sacramento come farebbero con lo
psicologo, anche se, è pur vero, che attraverso esso, si riceve una
certa guarigione della psiche. Tuttavia, i fedeli devono andare al di
là di un semplice sfogo affidato ad un ministro di Dio. Il
Sacramento della Confessione fa esercitare maggiormente l'umiltà,
perché si deve svelare ad un semplice uomo i nostri errori, i nostri
peccati, che hanno provocato una ferita nella nostra anima. Allora il
fedele diserta il confessionale, sparisce, meglio accostarsi subito
all'Eucarestia, dimostrando così di non credere realmente nella
presenza reale di Gesù in essa. Seppur con ansia e timore, il fedele
dovrebbe ricevere il Sacramento della Confessione con più frequenza
e con più fede, credendo fermamente che con esso viene sciolto
definitivamente dai peccati. Perciò,sia il ministro che il fedele
dovrebbero porsi davanti al Crocifisso, segno tangibile dell'amor di
Dio e là meditare sulla Passione di Cristo, quindi apprestarsi a
celebrare il Sacramento, importantissimo, perché ha il potere di
abbreviare il nostro purgatorio...
Altro che semplice sfogo!
Esso guarisce in profondità la nostra anima, così come,
l'Eucarestia se ricevuta nelle disposizioni necessarie.
Accostiamo perciò con
fiducia a questo bellissimo Sacramento, sicuri che le grazie di Dio
non ci mancheranno!
Magazine Spiritualità
L'umanità ha bisogno di
avere segni concreti che l'aiutino a crescere nella fede. Vediamo,
infatti, il popolo Ebreo più volte smarrirsi e cercare un idolo da
adorare. Dio, però, voleva far comprendere loro che non dovevano
confonderlo con gli altri dei, Lui era l'unico vero Dio. Dio sapeva
bene che gli uomini sono come bambini e che esigono sempre una prova
d'amore, quindi ha mandato Gesù: l'amore ha preso un corpo. Il
corpo, la vita, sono sacramento dell'amore di Dio. Gesù, avendo Lui
stesso un corpo, conosceva bene i limiti umani e, quindi, ha lasciato
dei Sacramenti, dei segni efficaci che ci aiutano nel cammino
spirituale. Tra questi vi è la Confessione. La Confessione è il
Sacramento del perdono, della misericordia di Dio.
Forse, troppo spesso, ci
fermiamo al lato umano del Sacramento e il Ministro, così come
accade nella celebrazione della Messa, si abitua ad amministrare
questo Sacramento, facendolo con freddezza e distacco, rischiando
così di non saper dare consigli appropriati per l'anima che si
rivolge a lui per essere guarita dalla misericordia di Dio. Non è
facile, ma credo che il Ministro in quel momento dovrebbe domandare
la sapienza del cuore, come fece Salomone, di rappresentare la
dolcezza di Cristo e se qualche anima dimostra di aver bisogno di più
fermezza, lo capirà dalle risposte che essa gli dà.
Riguardo ai fedeli
invece, non dovrebbero accostarsi al Sacramento come farebbero con lo
psicologo, anche se, è pur vero, che attraverso esso, si riceve una
certa guarigione della psiche. Tuttavia, i fedeli devono andare al di
là di un semplice sfogo affidato ad un ministro di Dio. Il
Sacramento della Confessione fa esercitare maggiormente l'umiltà,
perché si deve svelare ad un semplice uomo i nostri errori, i nostri
peccati, che hanno provocato una ferita nella nostra anima. Allora il
fedele diserta il confessionale, sparisce, meglio accostarsi subito
all'Eucarestia, dimostrando così di non credere realmente nella
presenza reale di Gesù in essa. Seppur con ansia e timore, il fedele
dovrebbe ricevere il Sacramento della Confessione con più frequenza
e con più fede, credendo fermamente che con esso viene sciolto
definitivamente dai peccati. Perciò,sia il ministro che il fedele
dovrebbero porsi davanti al Crocifisso, segno tangibile dell'amor di
Dio e là meditare sulla Passione di Cristo, quindi apprestarsi a
celebrare il Sacramento, importantissimo, perché ha il potere di
abbreviare il nostro purgatorio...
Altro che semplice sfogo!
Esso guarisce in profondità la nostra anima, così come,
l'Eucarestia se ricevuta nelle disposizioni necessarie.
Accostiamo perciò con
fiducia a questo bellissimo Sacramento, sicuri che le grazie di Dio
non ci mancheranno!
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