L’indomani un giovane si avvicinò al Maestro e gli chiese:
-”Cos’è la felicità?”
Il Maestro lo guardò e rispose:
-” La felicità è vivere come i fiori del campo e gli uccelli del cielo. Liberati dei tuoi beni e sarai felice!”
Il giovane si rattristò non poco di quella risposta. Infatti aveva accumulato, non senza scaltrezza e malizia, molti beni.
Allora decise di interpellare un altro uomo. Uno come lui, che aveva moglie e figli e conosceva la vita. Ma per non esporsi una seconda volta, decise di ribaltare la domanda chiedendo all’uomo, dopo averlo lusingato con molti complimenti:
-” Ma tu sei felice?”
L’uomo rispose:
-” Se non mi accontentassi di quello che ho, pregando per il mio pane quotidiano;e se desiderassi la donna d’altri, disprezzando quella che mi è stata affidata; e se mentissi, e spergiurassi, e non avessi in grande considerazione la vita umana, e non riconoscessi Dio al di sopra di tutto e se, quando sbaglio, non avessi coscienza e vergogna dei miei errori, allora non sarei felice. Ma quando mi sono riconciliato e sono in pace con Dio, allora mi sento davvero felice!
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