Il termine graal (dal latino medievale gradalis «vaso, recipiente») in francese anticorappresenta una coppa o un piatto. In particolare secondo la tradizione medievale il sacro Graal è la coppa nella quale Giuseppe d’Arimatea raccolse il sangue di Cristo dopo la sua crocifissione.
Proprio per aver raccolto il sangue di Gesù, tale oggetto sarebbe dotato di misteriosi poteri mistico-magici. In altre culture si identifica il medesimo oggetto con lo stesso nome. Per esempio il Graal è associato al calderone dei Dagda, un antico talismano della civiltà celtica
Molte delle tradizioni esoteriche hanno inteso sotto il nome Graal il simbolo della Conoscenza, della Sapienza, Tradizione Arcaica o Primordiale. Il Graal rappresenterebbe dunque la “Parola Perduta” cioè quella conoscenza che doveva essere concessa all’Uomo dell’Eden ed il cui simbolo era rappresentato dall’Albero della Vita.
Recentemente lo storico Daniel Scavone ha avanzato l’ipotesi che il Graal fosse in realtà la Sindone.
Egli ipotizza che la leggenda del Graal sia stata ispirata dalle frammentarie notizie giunte in Occidente di un oggetto legato alla sepoltura di Gesù e che ne “conteneva” il sangue; queste notizie vennero poi forse fuse con le leggende preesistenti che parlavano di una coppa o un piatto.
Inoltre, secondo le sue ricerche, la notizia secondo la quale Giuseppe d’Arimatea avrebbe raggiunto la Gran Bretagna deriverebbe da un’errata lettura della parola Britio, nome del palazzo reale di Edessa (dove, secondo molti storici, la Sindone si trovava tra il VI e il X secolo), che sarebbe stata fraintesa per Britannia.
Secondo una recente interpretazione si vede nel Graal un simbolo denso che si presenta come un’espressione medioevale di concezioni morali quali verità e giustizia, di probabile origine egizia.
Partendo dalla concezione di von Eschenbach del Graal come pietra e ripercorrendo il cammino del simbolo nella tradizione occidentale Massonica e medio-orientale, è possibile risalire al nucleo tematico egizio legato agli attributi della dea Maat, solo successivamente integrati in ambito religioso giudeo-cristiano.
Tale ipotesi originale è attualmente al vaglio degli studiosi