Published on ottobre 11th, 2012 | by Antonio Granato
0Il segreto della Red Bull non si nasconde nel DRS
Ormai tutta la stampa specializzata crede che il recupero della Red Bull sia stato ottenuto grazie alla sola arma del nuovo dispositivo DRS.
Si sono completamente ignorate tutte le piccole modifiche introdotte, come il nuovo musetto (con una leggero collo di pellicano stile Williams), le nuove ali anteriori e posteriori. Anche Chris Horner ne aveva parlato appena concluso il GP del Giappone:
“Con tutte queste cose nuove, non si può dire quale sia stato l’aspetto principale che ha migliorato la vettura” e poi “Credo che abbiamo fatto progressi in tutte le aree”.
Ma finalmente anche qualcun’altro si accorge che non può essere solo merito del nuovo sistema DRS, per quanto migliorato e più efficace, ma anche delle altre soluzioni e magari di qualcosa ancora da scoprire.
A riportare i sospetti del capo-tecnico della Williams Mark Gillan che avrebbe dichiarato che la RB8 potrebbe ancora nascondere delle altre soluzioni interessanti, è il giornale tedesco Der Tagesspiegel. Queste le sue parole:
“Dovrò analizzare attentamente i dati della gara con tutti i tempi rilevanti. Forse possiamo scoprire cosa hanno fatto”.
Anche l’ex pilota Cristian Danner, oggi commentatore per la RTL indica altrove il segreto della ritrovata forma della Red Bull, ed indica una zona ben precisa:
“Questo genere di miglioramenti riguardano sempre l’aereodinamica e con le vetture di oggi l’utilizzo di differenti layout degli scarichi può variare molto le prestazioni delle vetture”.
Tags: drs, f1, horner, red bull
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