Il logo della Rai, il celebre logo farfalla/volti umani, disegnato dal genio grafico di Antonio Romano. Due profili umani, che convergono verso un punto fino a formare le ali di una farfalla tecnologica, introduce all’argomento della puntata de: Le storie – diario italiano, che parla di figure ambigue o meglio dell’ambiguità del nostro comportamento prendendo spunto dal libro del filosofo, Giulio Giorello, Il tradimento.
Il tema è vasto, affascinante e soprattutto contraddittorio, scottante, ambiguo, a cominciare dal primo tradimento della storia dell’umanità, quello di Caino e Abele, il primo omicida della storia, che rivela che il tradire è una condizione della storia umana, una componente della vita associata, chi vive insieme agli altri deve rispettare le regole, chi non lo fa, tradisce, viene meno alla condizione della convivenza.

E torniamo all’ambiguità iniziale della farfalla, l’ambivalenza del tradimento che può essere visto nella storia in modo diverso. Ecco allora un altro tradimento storico che si nutre del dubbio, quello di Giulio Cesare, assalito e colpito da amici e dal figlio. Bruto e Cassio traditori della patria o difensori della democrazia? Dipende da come vogliamo far volare la farfalla…
Anche il tradimento coniugale, che colora l’aspetto sociale dell’esigenza di un rapporto esclusivo fra i due partners, desiderosi di trovare nell’altro, in virtù del sentimento d’amore condiviso, tutto quello che poteva essere necessario alla coppia. Eppure, si nutre di motivi tra i più svariati, si tradisce per noia, per divertimento, piacere, narcisismo, delusione, monotonia, insoddisfazione, eppure, si giura fedeltà eterna. I motivi che inducono al tradimento sono molto diversi da caso a caso. Oltre che per attrazioni fatali, occasioni facili, desiderio sessuale, si può tradire per semplice desid

Allora vendetta o perdono?
A tradire non sono i nemici ne tanto meno gli estranei, ma i padri, le madri, i figli, i fratelli, gli amanti, le mogli, i mariti, gli amici. Solo loro possono tradire, perchè su di loro un giorno abbiamo investito il nostro amore. La vendetta , che è una risposta emotiva che salda il conto, non emancipa la coscienza, perché quando è immediata non ha altro significato se non quello di scaricare una tensione. La vendetta rattrappisce l’anima. Perdonare può essere molto utile. Perchè l’amore è una relazione, non una fusione.
Giorello fa notare come la menzogna, quindi il tradimento, sia connaturata all’esercizio della politica, riammettere i traditori può essere utile soprattutto nella politica dove abbiamo dei veri recordman del voltafaccia, del trasformismo partitico, che sicuramenmte, hanno tutto, meno che la coerenza. Spledidi esempi di traditori di sè stessi che si proclamano sempre e comunque, sinceri amici e difensori del popolo.
