di Marinella Tomasi
Siamo sempre punto e a capo, il metodo è sempre lo stesso ovvero sia quello che per 20 anni si usa con Berlusconi , ora è il turno di Gianni Alemanno. La capitale sta diventando molto allettante per la sinistra, così allettante da mettere in moto il solito meccanismo diffamatorio, così a Report la Gabanelli descrive Roma come una città nelle mani della criminalità organizzata, soffocata da mafia, corruzione e illegalità diffuse. E la colpa, naturalmente, sarebbe di Alemanno, che “non poteva non sapere”. Ma come può la Gabanelli “non sapere” che i Casamonica agiscono nella Capitale da decenni? Non voglio neppure parlare della meschinità che si è scagliata contro il figlio di Alemanno ( la trovo veramente vomitevole ) in quanto il sindaco di Roma ha risposto giustamente con una querela. La rete pubblica per l’ennesima volta fa palesemente propaganda elettorale e lo fa utilizzando un mezzo sostenuto con i soldi dei contribuenti. Quando l’avversario politico fa paura, allora si usano tutti i mezzi a disposizione per tentare di annientarlo, mentendo spudoratamente e consapevoli di mentire spudoratamente, semplicemente perchè non si è in grado di batterlo con le armi naturali che sono quelle del confronto e del dimostrare di essere migliori degli altri. Questo sarebbe il rinnovamento della sinistra? A me pare solo un film visto e rivisto, uno di quei vecchi film che continuamente ci vengono riproposti e che sinceramente ci hanno stufati e annoiati a morte e gli spettatori possono essere anche buoni e cari, ma certamente non sono stupidi.
di Marinella Tomasi