Un grande thriller
Numero 1 in Germania
Quegli occhi hanno visto qualcosa di orribile e devono dimenticare
Berlino Ovest, 1979.
Gabriel, un ragazzino di undici anni, se ne sta immobile circondato dal buio, in cima alla scala che conduce in una cantina: il laboratorio fotografico del padre, cui nessuno può accedere. È notte, e la casa in cui vive è piena di rumori. È scalzo, eccitato e impaurito, ma lì sotto c’è un segreto che non gli permette di tornarsene a letto a dormire. Alla fine vince il terrore e decide di muoversi: mette il piede sul primo gradino e comincia a scendere le scale, come attratto da una calamita. Non può ancora saperlo, ma le conseguenze di questa decisione saranno terribili. Trent’anni dopo quel bambino è cresciuto, è ormai un uomo che lavora per una ditta di sicurezza. Ha rimosso ciò che accadde quella notte. Ha dimenticato del tutto quel giorno in cantina, quelle foto, quei rumori. Non sa più nulla dell’orrore che ha visto, finché la sua fidanzata, Liz, non scompare, rapita da uno psicopatico con un diabolico piano e allora, per salvarla, sarà costretto a ricordare…
Bestseller in Germania
Uno degli esordi più terrificanti e sconvolgenti degli ultimi anni
«Attenzione: se Marc Raabe proietta i suoi personaggi negli incubi peggiori, allora c’è il grosso rischio che capiti lo stesso anche a voi lettori.»
Sebastian Fitzek, autore di Il ladro di anime
«Raabe fa emergere con grande violenza le più inquietanti paure dell’infanzia.»
Westdeutsche Zeitung
«Impressionante, fino a un finale impetuoso.»
TV Movie
«La corsa del bene contro il male ha inizio, si sente il ticchettio di un orologio, il sangue scorre, il lettore continua a sfogliare, senza respiro.»
Radio WDR 2
«Con questo strepitoso thriller Raabe ha firmato il suo notevole debutto.»
Krimi-couch.de
Marc Raabe
È nato nel 1968 e vive a Colonia. È amministratore delegato e socio di una ditta di produzione televisiva e cinematografica. Il sezionatore, suo primo romanzo, è stato per settimane nella classifica dei libri più venduti in Germania. È appena uscito il suo secondo thriller dal titolo Der Schock, bestseller dalla prima settimana di uscita.
La cura maniacale per i dettagli, ecco ciò che mi ha colpito di più in questo romanzo. Forse eccessiva, oserei dire. Tutto è descritto con precisione millimetrica, a discapito dell’azione che sembra, infatti, ingessata in questa mole impressionante di decrizioni talmente particolareggiate da perdere di veridicità. La storia non è delle più originali e il movente che sta alla base degli efferati omicidi risulta piuttosto banale o, comunque, non tale da giustificare la storia. Nel complesso, è innegabile che si legga bene, senza particolari intoppi. Bello e intenso il personaggio femminile di Liz, un’eroina che non ha bisogno di un uomo per salvarsi. Seppur, anche in questo frangente, risulta forzata la sua rocambolesca fuga dalla prigione degli orrori.