Magazine Cultura
Game of Thrones è la serie tv del 2011 cui guardava con più trepidante trepidazione il pubblico degli amanti del fantasy. Visto che io non rientro in questa categoria (forse perché probabilmente non rientro in nessuna categoria), mi sembrava ci fosse un hype francamente eccessivo intorno a quella che veniva definita come la versione HBO de Il signore degli anelli. E invece…
Game of Thrones mette subito in chiaro, fin dalla primissima scena, di essere una serie di una qualità spaventosa. La sequenza iniziale va infatti in una inaspettata direzione quasi horror e ci presenta subito atmosfere avvolgenti perfettamente costruite. Ma tutta la puntata pilota è composta da momenti notevoli, forti e memorabili, tanto che lo spettro del Signore degli anelli svanisce ben presto. La saga di Tolkien trasportata in maniera fantastyca da Peter Jackson sul grande schermo ha segnato il genere, però questa serie tv cerca fin dall’inizio una direzione personale e si impone come nuovo modello di riferimento per il genere.
Una cosa che sembra mancare, perlomeno in questo primo scorcio di stagione, è lo spirito giocherellone e, massì, anche cazzone degli hobbit, un gruppo di nanetti fumati destinati a diventare i più improbabili tra gli eroi. Questa componente cazzara trova qui il suo sfogo comunque con il personaggio (non a caso) di un nanetto interpretato da Peter Dinklage (già visto in Nip/Tuck e The Stagion Agent): la sua prima apparizione è infatti dentro un bordello dove fa una scorpacciata di “escort”. Mi sa che è da lui che arriveranno i momenti più divertenti della serie, nonostante la figura di un nano che va a puttane faccia affiorare anche qualche altro pensiero, e non solo a noi italiani. Guardare questo spezzone dalla nuova spassosa sitcom americana Happy Endings per credere...
(grazie a Martina per la Facebook-segnalazione)
Per il resto Game of Thrones si prende molto sul serio e ciò, almeno in questo caso, non è poi nemmeno un male. I personaggi sono infatti tratteggiati con una profondità notevole, anche quelli infantili (non poi così infantili) e pure quelli femminili che in saghe del genere spesso vengono relegate a ruoli minori. Tra le cose più interessanti c'è ad esempio il triste destino della splendida Daenerys, costretta dal bastardissimo fratello a diventare moglie di un bruto selvaggio che conosce una sola parola: “No”. Un matrimonio di interesse per unire popoli diversi e creare una diabolica alleanza del male, ma attenzione, perché lei non si rivelerà poi così una vittima indifesa. Fantastici gli attori, avviati a una brillante carriera: l’esordiente Emilia Clarke è già diventata la donna più ricercata del momento su imdb, mentre il suo fratello televisivo è interpretato da Harry Lloyd, un malvagio davvero coi controfiocchi e lo sguado da pazzo alla Damon Salvatore di The Vampire Diaries. Il bruto è invece Jason Momoa, non a caso protagonista del remake di Conan il Barbaro che per la gioia (o la disperazione?) di Mr. Ford arriverà a breve.
Dalla parte dei “buoni” (virgolette d'obbligo, visto il loro comportamento dubbio almeno quanto quello degli USA in politica estera) abbiamo Sean Bean, già visto non a caso nel Signore degli anelli dove era Boromir, ma che qui riecheggia piuttosto l’Aragorn di Viggo Mortensen, anche se poi il personaggio sembra avere tutte le carte in regola per rivelarsi con una personalità tutta sua. Se dai manifesti sembra lui il vero protagonista della serie, in realtà la vera forza di questo Game of Thrones è la complessità e la molteplicità di personaggi e l’inquietudine dell’attesa per un inverno lungo anni che sta per arrivare, insieme a dei misteriosi "estranei" (un po' come gli "Altri" di Lost).
Dopo la trasmissione del solo primo episodio, HBO ha già confermato la serie per una seconda stagione e se gli appassionati di fantasy lo incoroneranno subito come capolavoro assoluto, finché reggerà livelli simili Game of Thrones è destinato a dare grandi soddisfazioni anche a babbani e non fan del genere. Per il momento, il “gioco di troni” regala infatti una grandissima attenzione ai giochi di potere e alle relazioni interpersonali, più che a maghi, stregoni, elfi, draghi e alle altre diavolerie che di solito dominano le saghe fantasy. Anzi, direi che nei primi episodi questi elementi sono davvero ben poco presenti, tanto che forse i più intransigenti del genere potrebbero persino rimanere delusi (ma non credo, visto che è basata sui romanzi di George R.R. Martin, che a quanto ne so nell’ambiente è venerato come una sorta di J.R.R. Tolkien 2). Tra gli autori dell'adattamento televisivo c'è invece David Benioff, autore del romanzo La 25a ora, da cui lui stesso ha scritto la sceneggiatura per il film di Spike Lee con Eddy Norton.
La visione della puntata pilota è consigliata quindi a tutti, appassionati di fantasy, nani, elfi, hobbit, maghetti o babbani che siate, poi deciderete voi se continuare l’avventuroso viaggio o meno. Io per il momento rimango saldamente in sella.E se guardando il sole fuori dalla finestra credete che stia per arrivare l’estate vi sbagliate di grosso. Winter is coming…(voto 8)
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Lost in translation, ovvero: la storia di una proposta editoriale
Perdonate il titolo banale e forse fuorviante: in questo post non parlerò di tutto ciò che va perduto durante l’atto traduttivo. Leggere il seguito
Da Thais
CULTURA, EDITORIA E STAMPA, LIBRI -
Stasera alle 21,15 su Rai Movie La 25ª ora di Spike Lee
Anno: 2002Durata: 134'Genere: DrammaticoNazionalita: USARegia: Spike LeeLa 25ª ora è un film del 2002, diretto da Spike Lee, tratto dal romanzo omonimo scritto... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Avere vent’anni: giugno 1995
DARKTHRONE – Panzerfaust Manolo Manco: A fare di quest’album un capolavoro bastano il riferimento bellico del titolo e il cupo artwork ritraente in controluce u... Leggere il seguito
Da Cicciorusso
CULTURA, MUSICA -
“La giovinezza” di Paolo Sorrentino: la sceneggiatura dell’ultima fatica del...
“Ho perso i migliori anni della mia vita. Tu hai detto che le emozioni sono sopravvalutate, ma è una vera stronzata, le emozioni sono tutto quello che abbiamo”. Leggere il seguito
Da Alessiamocci
CULTURA -
Le epoche d'oro dell'arte
Segui la bacheca Riflessioni di Artesplorando su Pinterest. Prima che l'arte diventasse una faccenda individuale che l'artista sbroglia nel suo studio o nei... Leggere il seguito
Da Artesplorando
ARTE, CULTURA -
“spettacolo e tv”: “camerini”, sky arte, dal 26 giugno 2015
“SPETTACOLO E TV”: SKY ARTE “CAMERINI”, seconda edizione Dal 26 giugno 2015 Il programma di sky arte “camerini” ritorna con la sua seconda edizione in onda da... Leggere il seguito
Da Dan76
CULTURA