Per il sindaco Oreste Perri, da quanto si rimedia sul Web, qua e là, non senza allungar l’occhio sul pregevole consiglio comunale live di Cremonaoggi, va tutto bene. Ancora reticenza e incertezza e un infondato ottimismo dalle sue parole: le bonifiche sono partite, guardiamo alle cose positive (?!?), tutti possiamo sbagliare ma mettendo avanti il bene comune si possono ottenere migliori risultati, la grande forza è mettersi tutti assieme al di là delle parti. Il gioco delle parti, anzi, non giova più ai cittadini… Addirittura ha detto che “la grande forza è mettersi tutti assieme al di là delle parti”, e poi “la partita non è chiusa perché monitoreremo” (si è visto: senza il consigliere regionale Agostino Alloni non si sarebbe saputo un bel niente di niente del verbale del tavolo Tamoil di quest’anno: due in tutto e basta, dopo quello dell’accordo).
Il sindaco Oreste Perri
Perri insiste con questioni di metodo unitario e buona volontà: quel che non è chiaro è la strategia. Occorre arrivare al risultato e pare strano che il tribunale venga indicato come un luogo pericoloso da parecchio tempo, per chi vuole evitare la costituzione parte civile. E poi il sindaco si è meritata tanta fiducia da raccogliere attorno a sé tutte le forze? E’ stato comprensivo e ospitale con Forza Nuova, ha dedicato una via a un soldato fascista, ha aumentato le tasse in modo enorme, ha dato il via libera a una chiesa al Maristella per poi dire che non si investe per lo sviluppo…. E’ necessario rifare l’elenco? E con Arvedi e la Tamoil la situazione è in perdita per il Comune: perdita d’immagine, di efficacia nella tutela dei cittadini, nel fornire loro informazioni e spiegazioni, nel dare loro aiuto e nel mediare.
L’accordo conquistato con tanta fatica con la Tamoil sarà stato pure utile, ma come può bastare ancora: bisogna procedere sulla fiducia o sulla certezza delle norme? La Tamoil invoca la certezza delle leggi, non la buona volontà.
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