Il sistema robotico che si muove al posto dei non-vedenti
Da Pattici
@EdeaImage
Da un gruppo di 3 studenti di Genova, colpiti emotivamente da un incontro con una persona non vedente e dal suo racconto di come sia complicato per lui lo spostamento e l'orientamento, è nata l'idea di utilizzare la loro tesi di Laurea Triennale in Ingegneria Biomedica riguardante proprio lo sviluppo di un sistema robotico. Quest'ultimo è in grado di muoversi autonomamente grazie alla computer vision.
Ecco che nasce il progetto "Horus": un dispositivo tecnologicamente avanzato in grado di migliorare la qualità di vita di una persona ipovedente o cieca.
Il nome scelto fa riferimento al dio Horus, il Dio egizio dall'occhio di falco, nome importante che spiega le qualità straordinarie di questo dispositivo in grado di riconoscere lo spazio intorno a sè e di riferire all'utente indicazioni precise attraverso l'auricolare di cui è dotato.
Grazie all'utilizzo di Horus ogni persona ipovedente o cieca sarà in grado di ottenere un'indipendenza personale nella vita quotidiana riconoscendo testi, oggetti, strisce pedonali, persone, visi, insomma quasi un ritorno parziale alla vista!!!
Il dispositivo è ancora nello stadio di sviluppo, ma i presupposti sono molto favorevoli.
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