Magazine Salute e Benessere

Il sogno dell’anima

Da Sharatan
Il sogno dell’anima
“Il dubbio cresce con la conoscenza”(Johann Wolfgang von Goethe)
La realtà assoluta è Coscienza allo stato puro, poiché essa include tutto essendo più assoluta della velocità della luce che varia d’intensità se è modificata nella sua velocità: la Coscienza è assoluta più della materia che è la manifestazione dell’energia, poiché anche l’energia è prodotta dalla vibrazione della Pura Coscienza. La scienza cartesiana afferma che la coscienza è il prodotto dell’attività cerebrale, infatti lo esprime nel detto: “Penso dunque sono” con la teoria che è l’attività cerebrale che produce la consapevolezza. Nelle filosofie orientali si crede che la consapevolezza discende dalla Coscienza pura e produce il pensiero, in quanto per poter pensare è necessario avere una coscienza, perciò tale concezione richiede una disposizione mentale inconsueta per la nostra struttura mentale. Secondo queste filosofie, il pensiero è presente anche in assenza del cervello fisico, e la realtà può essere non solo reale ma anche potenziale: nulla si potrebbe manifestare se non fosse insita una potenzialità di attivazione di quella determinata realtà. Se non ci fosse un’energia potenziale non ci sarebbe alcun movimento perciò sarebbe assente anche l’energia cinetica, e anche la vita sulla terra non ci sarebbe se non si fossero concretizzate le condizioni che la resero possibile, perciò la vita sarebbe rimasta latente. La capacità di saper discriminare e l’intervallo tra il lato latente e il potenziale d‘azione, perciò l’assenza di percezione oppure la piena comprensione è offerta dall’attitudine alla percezione spirituale che è una sensibilità orientata verso le sfumature più elevate e raffinate. La Coscienza è il prodotto e non è la causa della manifestazione materiale, infatti la coscienza può esistere anche attraverso l’attività del cervello, ma non ha la necessità della materia cerebrale per poter esistere. Anche la fisica ci dimostra che non esiste alcuna differenza tra i minerali ed i tessuti nervosi, poiché entrambi sono responsivi alle stimolazioni sperimentali, sia pure nelle loro specifiche coscienze e con le loro particolari sensibilità. La Coscienza usa il cervello per manifestarsi, perché per avere esperienze materiali deve usare una materia concreta, ma questo è possibile poiché la prerogativa è latente nell’organismo, perciò attualizzabile come possibilità innata. Nella Bhagavad Gita è scritto che la Coscienza perfetta è ovunque e che nulla può alterarla, infatti il cervello è come una finestra da cui la consapevolezza si affaccia per osservare il mondo usando un punto di vista e una prospettiva che è particolare di quella prospettivaNell’uomo la percezione è condizionata e offuscata da un vetro spesso e appannato che impedisce di vedere con chiarezza le cose, perché quando la Coscienza si proietta nel mondo deve assumere una forma materiale, perciò deve usare le qualità e le caratteristiche di quella struttura per poter operare. Quando la Coscienza si manifesta come una forma minerale diventa solida, salda e immobile come la roccia, quando si manifesta nel mondo minerale assume la forma dell’erba, dei fiori e degli alberi che hanno un movimento lieve e che serbano solo le tracce di una vaga e sognante “immaginazione cosciente.” Nella manifestazione della struttura animale si sperimentano i movimento del corpo e si percepisce l’intelligenza intuitiva che è insita nell’istintività, perché anche l’animale possiede una coscienza, ma solo l’uomo possiede la consapevolezza che sa trascendere il corpo e la mente. Solo l’uomo può andare oltre la forma fisica e può crescere all’infinito sapendo salire fino alla Coscienza superiore, poiché questo non ci è precluso solo perché abbiamo una forma materialeL‘uomo possiede delle potenzialità superiori che sono insite nella sua struttura primaria, perché gli vennero impresse come marchio primario assieme alle nostre personali peculiarità. Molte volte vediamo che l’uomo non è perfetto ma questo è irrilevante, poichè sappiamo andare oltre la materia, perciò possiamo conoscere superando l’illusione della materia. I maestri ricordano che non abbiamo parti superiori o inferiori, poiché dobbiamo saperci espandere solo in relazione al nostro sé, perciò come coscienza che trova evoluzione solo a partire da se stessa. Per questo dobbiamo ritornare verso il nostro centro, che è anche la verità comune a ogni insegnamento spirituale, infatti anche Gesù disse: “Il Regno di Dio è dentro di voi” (Luca 17,21). Anche la scienza ci dimostra che l’universo ha iniziato la sua espansione solo in relazione a se stesso e che l'espansione continua, perciò così agisce anche la coscienza umana. L’uomo deve saper dirigere le sue espansioni e le sue contrazioni interiori per agire sul suo mondo, poiché solo l’uomo è l'artefice del suo destinoLa coscienza umana si espande e si contrae seguendo l’impulso dei sentimenti e delle emozioni, infatti l’uomo deve saper direzionare le sue energie interiori, perciò deve anche imparare come poter espandere meglio il suo essere. I maestri ci insegnano che la via preferenziale è nell’attivazione dei centri superiore e dei sentimenti sublimi, infatti la forza dell’amore, della compassione e della tenerezza possono elevare l’uomo e gli fanno attivare le sue migliori potenzialità. Se la nostra energia interna viene contratta dalla negatività della paura, della rabbia e della violenza siamo nella trappola delle regioni inferiori, poiché quei veleni distruggono la nostra pace e ci lasciano nella desolazione del nulla: questa condizione è simboleggiata nella cacciata di Adamo che non sapendo bilanciare le opposte tendenze del bene e del male perse il Paradiso. L’immagine illustra l’opposizione naturale tra i nostri impulsi inferiori e quelli superiori, che offre la potenzialità di poterci espandere all’infinito, poiché l’elevazione è la capacità di attivare l’ottava superioreL’inferno è vissuto nei bassi livelli di consapevolezza essendo annidato come un serpente nei chakra inferiori, poiché essi sono collegati al nostro sviluppo primitivo che reca l’impronta degli istinti primari della materia, perciò non possiamo trascenderci se non sappiamo orientarci verso i chakra che sono più elevati. Così progrediamo verso una coscienza che è più pura poiché essa sa usare la Luce che illumina oltre la forma materiale, infatti essa è la Coscienza dell’Essenza perfettaNella nostra spina dorsale è impressa la mappa della strada per il ritorno, perciò vi è la nostra memoria, infatti la spina dorsale è il tunnel che viene usato dall’energia per circolare nel microcosmo umano, ed è la medesima via che la coscienza usa per risalire. L’uomo percepisce l’inquietudine dell’anima che preme, infatti la materia è oppressa dalla memoria del Paradiso perduto, perciò vuole ritrovare la beatitudine della Pura Coscienza. Questa nostalgia ritorna nel sogno dell’anima che conserva la memoria nostalgica, infatti l’anima soffre per la sua separazione sentendo la prigionia della depressione, della tristezza e della disperazione. Ricerchiamo la felicità facendo l’accumulo materiale perché la solidità è tangibile anche se la materia non offre la sazietà, infatti sviluppa l’avidità dell’accumulo del cibo poco appagante. Per sfuggire alla fame si consumano cibo, soldi, sesso e potere, perciò diventiamo schiavi non sapendo essere i padroni dei nostri possessi.Concentrando tutte le energie per ottenere un piacere in cui l’amaro prevale sul dolce, anche la sofferenza diventa piacere, infatti l’uomo è lo schiavo che ama la sua privazione, perché è l’opinione a cui è stato addestrato e su cui ha strutturato il suo mondo. L’incarnazione ci incatena come schiavi alla materia usando l’illusione della preclusione nella mente e nel corpo, perciò questi confini limitano l'espansione facendoci dimenticare che possiamo trascendere il corpo e la mente. La materia ci rende poco percettivi perché ci struttura usando delle sostanze dense e pesanti, perciò l'evoluzione è stimolata dall’anima che rivuole il paradiso perduto. Poiché sappiamo andare oltre la percezione ordinaria, la nostra coscienza può concepire una presenza interiore come una realtà concreta, pur nell'assenza della forma tangibile, perciò sappiamo come concretizzare interiormente la presenza di una Coscienza sublime che ci riporta nel Paradiso della beatitudine originaria.Buona erranzaSharatan

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :