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Il sogno della Bosnia   affidato a Dzeko e Pjanic

Creato il 16 ottobre 2013 da Mbrignolo
Dzeko, Pjanic e compagni: scopriamo la Bosnia dei miracoli

La selezione bosniaca (qui sul sito della federcalcio locale) ha ottenuto il pass mondiale: risultato storico!

STORIE (Sarajevo). Forse i migliori calciatori di tutti i tempi non sono nati nei Balcani, ma la Bosnia-Erzegovina promette di crescere calcisticamente anche grazie al prossimo Mondiale. Competizione internazionale che permetterà alla Nazionale di Dzeko e Pjanic di mostrarsi al mondo, e di infondere ottimismo e, perchè no, distrazione a tutti i loro connazionali, figli di una terra devastata dalla guerra nel recente passato. Al momento l’unica delle ventuno compagini qualificate ad essere esordiente, la selezione bosniaca è poco conosciuta al tifoso medio, anche per via della sua breve storia: per questo proveremo oggi a tracciarne le principali tappe e a descriverne le attuali caratteristiche.

La storia

Prima di tutto va sottolineato che la Nazionale bosniaca non è tifata da tutti i cittadini della Bosnia-Erzegovina, bensì solamente dall’etnia di fede musulmana (i cosiddetti bosgnacchi), poichè la altre minoranze supportano Croazia e Serbia. La selezione bosniaca vede i propri natali nel vicino 1996, quattro anni dopo lo scioglimento della selezione jugoslava per la quale giocavano anche calciatori croati, serbi, montenegrini, sloveni e macedoni, in linea con le delimitazioni politiche della Repubblica Jugoslava. La selezione della Bosnia-Erzegovina si iscrisse immediatamente alla FIFA e due anni più tardi anche alla UEFA, ma inizialmente faticò ad ottenere successi e continuità. Sorprese tutti nel ’96 con la vittoria interna ottenuta ai danni dell’Italia di Sacchi per 2-1 (sua ultima panchina azzurra), formazione, quella azzurra, con ancora al collo l’argento di USA’94. Nonostante questo successo, si capì presto quanto la neonata Nazionale fosse impreparata ad affrontare il grande calcio, e fu chiaro che avrebbe avuto bisogno di tempo ed esperienza per competere in Europa.
Solo nel nuovo millennio la Bosnia iniziò a migliorare lentamente, fino al primo grande salto del 2010: alle qualificazioni per il mondiale sudafricano conquistò uno storico secondo posto nel gruppo 5 alle spalle dell’imprendibile Spagna, ma venne sconfitta ai play-off dal Portogallo con un doppio 1-0. Lo stesso copione si è poi verificato due anni fa per accedere agli europei di Polonia-Ucraina, con l’undici bosniaco sconfitto al secondo turno nuovamente dai lusitani (0-0 in casa e 6-2 a Lisbona), dopo aver mancato il primo posto nel gruppo D per un solo punto (vinse il girone la Francia). Quest’anno la Bosnia ha dovuto faticare parecchio per scongiurare un nuovo play-off  (rischiando di rivivere ancora una volta l’incubo portoghese), infatti, ha ottenuto il primo posto grazie alla miglior differenza reti rispetto alla Grecia.

La squadra

La formazione che ha ottenuto la tanto celebrata qualificazione è formata da nomi in parte poco conosciuti ai più, in parte astri nascenti del calcio europeo. Il blocco difensivo è senza dubbio quello meno noto a livello internazionale, ma ha dimostrato di essere abbastanza affidabile e discretamente esperto. Oltre all’estremo difensore Begovic (Stoke City), la retroguardia vanta il capitano Spahic del Bayer Leverkusen, Pandza, Mujdza e Vrsajevic, anche se il ventunenne Besic, sotto contratto con ll’Amburgo, sembra poter guadagnarsi presto una maglia da titolare.
A metà campo si colloca il cuore della Bosnia, grazie ad un mix di calciatori navigati (Rahimic, Salihovic e, dulcis in fundo, Misimovic, recordman di presenze) e di talenti veraci, meno esperti ma qualitativamente migliori: il romanista Pjanic e il laziale Lulic su tutti, ma anche Medunjanin, Ibricic e Zahirovic non sfigurano.
Concludiamo analizzando l’attacco gialloblu, capace di concretizzare al meglio le occasioni create dai compagni. Al fianco del bomber Dzeko, il più prolifico attaccante della breve storia bosniaca nonostante sia ancora 27enne, troviamo Ibisevic, centravanti dello Stoccarda con ottimo fiuto del gol: insieme hanno siglato la vertiginosa cifra di 17 reti nel proprio girone!

Per conoscere più a fondo questa affascinante nazionale, non vi resta che aspettare il prossimo giugno, laddove si quantificherà il margine di crescita rimasto a questa squadra, capace finora di realizzare veri e propri miracoli. Nel frattempo, gustatevi questa scorpacciata di reti, contenente tutti e 30 i gol realizzati dalla formazione allenata da Susic nel proprio gruppo: buona visione!

Contenuto ceduto in esclusiva dall'agenzia alaNEWS. Riproduzione vietata. Anno 2013.

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