Lo styling ed il set design sia per servizi fotografici e cataloghi che per installazioni temporanee è un lavoro della sfera del design in cui la creatività ha un ruolo fondamentale. Lo stylist assembla oggetti e mobili dandogli degli stili e delle emozioni. Si tratta di continuare a realizzare progetti sempre diversi, giocando con materiali, forme e colori dell’home decor e avendo sempre uno sguardo curioso sulle ultime tendenze.
Cora Vohwinkel ha un’ampia esperienza come stylist, si occupa di tutto quello che concerne il backstage di un servizio fotografico, dalla ricerca di una location a quella di uno stile particolare, con un approccio innovativo, un gusto raffinato e una vera passione per il vintage. Collabora con diverse riviste di design e si occupa anche dell'immagine di varie aziende del settore come Atipico, Arketipo, Varaschin, Barazzoni ecc. creando per loro cataloghi e stands, come nel caso delle manifestazioni appena conclusesi: Macef a Milano e Maison&Objeta Parigi.
Recentemente ha realizzato un interessante servizio per la rivistaHOME di cui vediamo anche alcune foto del backstage e che potrete vedere per intero sul numero di febbraio attualmente in edicola. Le foto del servizio sono di Erica Fadini e quelle di backstage sono di Mi Ja Buffa. Si trattava di pensare ad un progetto "low cost" applicato al trilocale di una coppia giovane in procinto di creare una famiglia e quindi alle prese con l'installazione di una casa adeguata. Per contenere i costi sono stati utilizzati alcuni mobili classici di famiglia o sono stati riadattati quelli trovati nell'appartamento, senza dimenticare complementi ed idee giovani ed originali, che hanno contribuito a creare un ambiente molto particolare ed accogliente.
Per approfondimenti su questo lavoro e sul suo approccio stilistico in generale, le abbiamo rivolto una serie di domande.
Quali sono i tuoi punti di riferimento nel mondo del design?
Non ho dei punti di riferimento in particolare, penso che sia importante rimanere aggiornati sia sulla grande produzione che sulla micro (ovvero giovani designer, artigiani, negozietti...) perché l'insieme di ciò che vedi, ovviamente filtrato da quello che sei, crea il tuo punto di vista.
Come lavori quando devi fare un progetto come questo a cosa ti ispiri?
Ogni progetto nasce in modo diverso, non esiste un iter o un processo univoco da seguire, alle volte l'idea nasce da un oggetto o da una vetrina o dalla casa di un amico, da un disegno o da un quadro...o forse da un luogo non ben precisato della mia mente nella quale sedimentano tutte le cose che vedo, quasi fosse un "solaio delle meraviglie" che al momento giusto lascia uscire qualcosa. Comunque in pratica come in questo caso seguo le linee guida date dalla redazione (gli inserzionisti, ovvero aziende che investono in pubblicità sul giornale, oppure i temi cromatici presenti nel numero su cui uscirà il servizio), le ultime novità che mi sono piaciute e soprattutto cerco di immaginarmi questa casa e questa famiglia.
Quali sono i “pezzi chiave” del progetto?
Ogni progetto deve avere dei punti che rafforzano l'immagine (in questo caso parliamo di un progetto fotografico, visivo). I temi erano: il tartan, l'inverno e quindi tutto ciò che crea calore (la stufa, i cuscini pelosi, ma anche corna ecc.), il bimbo in arrivo con i giochi e tocchi ironici e poetici qua e là ed ovviamente i cromatismi tra colori scuri e legnosi ed i femminili rosa e bordeaux
Pensi che il design influenzi la vita delle persone e quanto?
Banalmente se "La bellezza è soltanto la promessa della felicità" (Stendhal), il design non può non essere qualcos'altro in cui ci piace continuare a sperare.
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