Un nuovo inspiegabile delitto, un nuovo misterioso pianeta da scoprire.
Solaria sembra essere davvero il mondo perfetto: privo di povertà e di crimini tanto da non aver nemmeno bisogno di un corpo di polizia, i suoi abitanti convivono in un sistema perfettamente regolato, che non lascia spazio a nessun errore.
Ma, si sa, anche i sistemi più perfetti hanno al loro interno qualche malattia, a volte talmente radicata da non accorgersene nemmeno.
Sarà però il nostro detective Elijah Baley, volente o nolente, a scoprire questo morbo che attanaglia la gente del pianeta perfetto: il loro distacco l’un dall’altro, la loro repulsione nel vedersi a vicenda, la loro totale dipendenza dai Robot.
Degli inconvenienti all’apparenza trascurabili, ma che daranno non pochi problemi all’agente e al suo compagno, e forse ormai amico, positronico.
Ma i due non si lasceranno scoraggiare, arrivando alla fine alla risoluzione del caso, riuscendo a riportare la speranza non in uno, ma in bei due mondi, entrambi tanto legati alle loro tradizioni da non accorgersi dell’orribile minaccia che incombe su di loro…
Il Sole Nudo è un libro che si lascia letteralmente divorare.
Al contrario del suo predecessore, Abissi d’Acciaio, che si trascina lentamente all’inizio introducendoci al mondo dei robot dal cervello positronico, questo secondo libro di Asimov parte subito in quarta, per coinvolgere il lettore pagina dopo pagina.
Non ci sono lente descrizioni, non ci sono immensi paesaggi.
Anzi!!!
Tutta la narrazione ha un che di quasi claustrofobico, tenendo ritmi costanti, serrati, quasi impedendo al lettore di staccarsi dalla lettura per non distruggere il pathos.
Una premessa perfetta per creare il giusto coinvolgimento in una storia che, a sua volta, non lascia scampo.
Baley teme l’aria aperta, teme il sole e il fruscio degli alberi, abituato alla chiusura protettiva delle Città in cui è sempre cresciuto. E lo stesso capita a noi, mentre leggiamo, sentendoci mancare il respiro, chiedendoci se davvero avremo il coraggio di spostare quella tenda e avventurarci nell’ignoto.
E’ solo verso la fine, quando la paura ormai è stata sconfitta, che il ritmo inizia ad allentarsi e diventare più disteso, in uno stile sempre diverso e mai capace di stancare.
Anche i temi narrati sono molto meno scontati di quanto si potrebbe immaginare, e il fanta-giallo si sposa pian piano al socio-psicologico, aprendo la mente del lettore a prospettive sempre nuove, eppure mai troppo distanti dalla realtà di tutti i giorni.
E così in quegli “alieni”, che poi non sono poi tanto diversi dagli umani, rivediamo pian piano la storia della Terra, o il suo futuro più prossimo se i suoi abitanti non saranno in grado di accettare l’inevitabile cambiamento.
Cos’altro posso dire, per non sembrare troppo ripetitiva?
Beh, intanto posso dire che i personaggi, nonostante già presenti nel libro precedente, riesco a non essere mai banali, nemmeno in una pagina.
Il detective Elijah Baley ha delle trovate sempre geniali, a volte quasi nocive persino per se stesso. Non so più quante volte mi sono trovata sul punto di urlargli “fermati pazzo!!”, per poi accorgermi che altri personaggi lo stavano già facendo al posto mio.
R. Daneel Olivaw, invece, questa volta assume un ruolo quasi più marginale, addirittura restando fuori dalla scena per ben più della metà del libro. Ma nelle scene che lo vedono protagonista non si può non notare la lenta evoluzione del suo cervello positronico, sempre più simile a quello di un essere umano che a quello di un robot privo di sentimenti.
Poi, ovviamente, ci sono tutti i personaggi nuovi, gli strani abitanti di Solaria.
Passiamo così dalla passionale e rivoluzionaria Gladia Delmarre, iniziale sospettata e forse non poi così innocente, alla gelida e distaccata ma non del tutto cattiva Klorissa, fino ad arrivare al distaccatissimo dottor Leebig, il Solariano Perfetto, irremovibile nelle sue tradizioni tanto da causare la sua stessa fine.
In definitiva, è un libro che davvero mi sento di consigliare tantissimo.
Che siate amanti del giallo o della fantascienza… o anche di tutti e due… è un acquisto di cui non vi pentirete di certo!
“Alzò il capo e poté vedere attraverso tutto l'acciaio, il cemento e l'umanità sopra di lui. Poteva vedere il faro posto nello spazio per attirare all'esterno gli uomini. Poteva vederlo brillare. Il Sole Nudo!”
- Recensione a cura di Elan