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IL SU-POST DEL SABATO. Lo stipendio di Silvio e la bava di 2232. È l’Italia, bellezza

Creato il 26 febbraio 2011 da Massimoconsorti @massimoconsorti
PillolaSe avessimo il suo reddito, e qualche vizio in meno, gli ospedali per i bambini li costruiremmo davvero. Magari potremmo aggiungere sale cinematografiche indipendenti, qualche casa per giovani coppie, un po’ di asili, attrezzature per scuole di ogni ordine e grado, una decina di auditorium, mense gratuite senza croci e ritratti del Pastore tedesco per clochard, extracomunitari clandestini e pensionati italiani e perfino qualche archeologo per Pompei. Invece Silvio, oltre a non fare una mazza di niente di quanto abbiamo appena elencato, continua ad accumular soldi come e meglio di Arpagone, facendosi pagare lo stipendio e le spese voluttuarie direttamente dallo Stato. Chiuso il bilancio 2010 del suo impero industriale, sono venuti fuori i numeri della situazione patrimoniale della Berlusconi’s Family, i dividendi delle holding del presidente del consiglio, che si sono spartiti lui di persona personalmente e i suoi tanti figli. Se poi un precario s’incazza forse tutti i torti alla fine non ha. Vediamoli, gli spiccioli di Casa Silvio. Direttamente sul suo conto corrente sono finiti 118 milioni di euro, circa 10 milioni di euro al mese che se pagasse di tasca propria gli affitti, le Smart, le Mini, le farfalline, i gioielli, le cravatte di rappresentanza, i cd di Apicella, le scorte per le sue amiche, le pillole di Scapagnini, il chirurgo estetico, il trapiantatore di bulbi piliferi e l’igienista orale probabilmente gli servirebbero a poco. Invece, come ormai si è visto, molti di questi oneri (e stipendi) sono finiti sulle spalle dello stato che poi è lui medesimo medesimamente. Così, invece di dare ai figli la paghetta settimanale, come ogni buon padre di famiglia farebbe al giorno d’oggi, lui gli ha intestato direttamente alcune holding che producono alla fine dell’anno il necessario per comprarsi un Ipad, un Iphone, un MacBook e perfino un Ipod. Marina, la figlia destinata per progenie a Palazzo Chigi, se la dovrà cavare con appena 12 milioni di euro, solo un milione al mese che a malapena coprirà le spese dell’estetista e del parrucchiere. Piersilvio, che insiste a tenere il papi fuori dagli affari Mediaset (tanto che non gli ha assunto neppure una delle amiche in attesa di spettacolo), si è visto assegnare l’inezia di 5 milioni di euro che, considerato il suo stato di neo padre, serviranno a coprire appena il costo dei pannolini. I tre figli di secondo letto Barbara, Eleonora e Luigi potranno godere invece di 10 milioni di euro a testa, che per giovani studenti in giro per il mondo in autostop, sono pur sempre una discreta paghetta. La Berlusconi’s Family “tira” moltissimo e se a questo si aggiungono 544 milioni di euro “liquidi” accumulati negli anni e a totale disposizione di Silvio, potremmo dire che tira davvero “di più”. A questo punto l’operaio di Villasimius si chiede: “Ma che cazzo ci sta a fare in politica?”. Allo stesso operaio di Villasimius ricordiamo che se Silvio non fosse entrato in politica oggi sarebbe ricordato come uno dei tanti industriali falliti. Perfino il nostro amico operaio sa quanto fa due più due.PillolinaCon la voce tremante, un filo di bava bianca alla bocca, gli occhiali che scivolavano lentamente sul naso e una crisi momentanea di Parkinson alle mani ieri Fabrizio Cicchitto, in arte 2232, ha sferrato il primo, deciso attacco diretto a Gianfranco Fini dagli scranni di Montecitorio. Per l’ex manovale edile della P2, Fini si trova “in uno stato di conflitto, di contraddizione tra il suo ruolo di presidente e la sua attività politica, cosa che determina una situazione istituzionalmente insostenibile”. Nonostante le preoccupazioni del momento, Fini ha risposto “Si, caro presidente (del gruppo parlamentare Pdl, nda), è vero, siamo in una situazione istituzionalmente insostenibile”, rimandando interamente al Pdl il “problema Berlusconi” con annessi procedimenti penali in corso. Per Silvio, Fini è il nemico giurato numero uno, quello che gli ha impedito di governare facendosi i cazzi suoi e pochissimo quelli degli italiani, che gli ha reso impossibile bloccare definitivamente tutti i processi e che ha sollevato una “questione morale” sulla sua vita spericolata che gli ha fatto guadagnare l’epiteto di “puritano”. La strategia del Pdl alla Camera è chiara, attaccare frontalmente sempre, in ogni circostanza, Gianfranco Fini, delegittimarlo convinti, in questo modo, di far tornare a casa i transfughi di Fli. C’è chi lancia sulla folla bombe vere chi bombe di merda. Cicchitto sa usare molto bene il secondo elemento.SuppostaTorna in Rai Giuliano Ferrara. Lo fa occupando il posto che fu di Enzo Biagi. Se qualcuno pensa che ci lanceremo in offese e contumelie, ha sbagliato tutto. Non diremo una sola parola sul diktat di Berlusconi a Masi e ci limiteremo a riportare la fredda notizia: “Giuliano Ferrara al posto di Enzo Biagi”. Punto.

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