Se, prima dell’avvento della Meyer, ben poche erano le saghe o le produzioni singole di questo genere che superavano la frontiera per approdare tra gli scaffali italiani, pian piano il settore ha registrato un significativo aumento delle richieste da parte di lettori, che non leggendo in lingua originale si ritrovavano a corto di libri.
La nuova figura del Vampiro, affascinante tentatore in cerca di redenzione e amante attento e devoto, ha subito conquistato il cuore di un’ampia frangia femminile, che parte dall’adolescenza per arrivare al post pensionamento.Ecco quindi che è nata l’esigenza di distinguere e di catalogare: *Urban Fantasy Young Adult (Promessi Vampiri di Beth Fantaskey, la serie sui Sangue Blu di Melissa de la Cruz o la saga dei Gardella della Gleason sono solo alcuni esempi)
*Urban Fantasy per adulti, che spesso si fonde con il Paranormal Romance (basti pensare alla serie su Anita Blake della Hamilton, alla Confraternita del Pugnale Nero della Ward o alla Sookie Stackhouse della Harris, in cui certo non si lesina sulle scene di sesso).Con i Vampiri, sono arrivate altre creature a loro associate e spesso inserite nelle stesse realtà urbane, come licantropi, mutaforma che con la Raley Jensen di Keri Artur, tocca apici davvero hot. Altre figure fantastiche, che hanno sempre fatto parte della tradizione favolistica, si sono trasformate, vestendosi di nuovo e catturando l’immaginario: sono le fate.
Due sono le serie che voglio citare e che per caratteristiche di scrittura e per pubblico a cui si rivolgono, sono estremamente diverse (ma io le amo entrambe!): la Wicked Lovely series di Melissa Marr e quella su Meredith Gentry della Hamilton. Altra figura leggendaria, altro successo.
Questi sono esseri che per caratteristiche fisiche e charme tenebroso hanno iniziato inserirsi nell’immaginario femminile giocando ad armi pari con i succhiasangue: gli angeli e i demoni.Molte, moltissime le versioni, che richiamano la Bibbia, ma anche i Vangeli Apocrifi e altri testi più o meno veri o leggendari.
Una delle autrici più note in Italia è Cassandra Clare, uscita da pochissimo in libreria con il prequel della trilogia che l’ha resa famosa, quella degli Shadowhunters.Ma non scordiamoci della Fitzpatrik, con i suoi Angeli caduti o, gettando uno sguardo ad un autori made in Italy, come non citare Francesco Falconi e Luca Tarenzi?
In un mercato armai così ricco, sono giunti i primi sintomi di indigestione e, sempre più spesso, i fruitori di blog, commentano di essere ormai stufi di leggere sempre le solite cose perché, in mezzo a serie belle ed originali, ce ne sono molte propagandate come sensazionali ed innovative, che poi si rivelano un guazzabuglio di copia/ incolla da questo e da quello.Ma ancora una volta, gli editori hanno iniziato a guardarsi intorno (in particolare oltre oceano) e a cercare nuovi elementi per arricchire e differenziare ulteriormente le proposte al pubblico ormai sempre più esigente e informato.
La Delos Books ne è un perfetto esempio, grazie alle due nuove collane lanciate da poco sul mercato: Odissea Zombie e Vampiri e Paletti.La prima ha esordito da pochissimi giorni con Rot and Ruin di Jonathan Maberry, un urban Fantasy dalle atmosfere post-apocalittiche, che sconfina nell’horror, mischiando i generi e strizzando l’occhio anche al pubblico maschile ultimamente un po’ bistrattato.
La seconda, sinceramente a me più congeniale (non è snobbismo il mio, è solo che spesso sogno ciò che ho letto prima di addormentarmi e se devo scegliere tra passar la notte con uno zombie o con un gran pezzo di gnoccolone Vampiro…), è una boccata d’aria fresca e risate, per le amanti dei pallidi e misteriosi non morti.
Questa serie infatti, coniuga lo stile sbarazzino caratteristico dei chick-lit, con il romance, gag esilaranti e classici elementi Urban Fantasy. Una formula di sicuro successo considerati i libri usciti da pochi mesi, che già si sono guadagnati una nutrita schiera di fan, desiderose di alleggerire le giornate con una risata e un pizzico di romanticismo.
Sicuramente, questa è la via da seguire per evitare di subissare il pubblico di proposte sempre analoghe che, sebbene lanciate in un momento tanto propizio, hanno iniziato stancare. Libri nuovi e di qualità, che non necessariamente devono essere di autori stranieri, perché la nuova classe di autori emergenti italiani ha già dato bella mostra di sè, portando l’Urban Fantasy anche in casa nostra: Barbara Baraldi sceglie Siena per la sua Scarlett, Francesco Dimitri fa di Roma un mondo oscuro e fantastico per Pan, Luca Tarenzi dipinge una Milano gotica e misteriosa ne Quando il Diavolo ti accarezza.
Solo tre dei molti nomi di autori che meritano di essere conosciuti e apprezzati di più, per sfatare il mito che solo gli stranieri sanno scrivere di fantastico. E voi, cosa ne pensate?A conclusione di questo mio monologo a ruota libera, vi lascio con un’intervista a Silvio Sosio fondatore della Delos Books, che in occasione dei Delos Days di Milano, mi ha gentilmente concesso un’intervista, nonostante fosse subissato di impegni e contrattempi dell’ultimo momento. Grazie Silvio e complimenti per le ultime copertine che hai scelto...
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