L'incubo inizia una notte di 23 anni prima quando la candida neve invernale ammanta le strade e le ricopre di un soffice manto bianco. Il piccolo Jan Forstner, figlio di un rinomato psichiatra della Waldklinik, assiste impotente alla morte della sua triste e malinconica vicina di casa. La sua immagine afflitta dal dolore e pervasa dalla follia, che corre seminuda nel parco, continua ad insinuarsi nella sua mente, tormentandolo. Il suo urlo muto, gelato dalle acque del laghetto, in cui è tragicamente annegata quella notte, risuona nel suo intimo insistentemente, così Jan decide di avventurarsi in una fredda notte d'inverno proprio in quel laghetto, luogo di dolore e tristezza, munito di un dittafono per poter registrare la voce silenziosa dei morti ed entrare in contatto con l'aldilà, con la speranza di sentire proprio la voce della ragazza che tormenta i suoi giorni e le sue notti. Nella sua impresa lo segue anche nel parco il fratellino minore Sven che però improvvisamente scompare in un attimo di distrazione di Jan. L'unica cosa rimasta è l'eco delle parole del fratellino registrate dal dittafono Quando torniamo a casa?
Un tragedia inaspettata che incrina la felicità di una famiglia unita e che raggiungerà l'apice con la morte del padre di Jan, avventuratosi di notte nella tempesta di neve per incontrare qualcuno, non ha più fatto ritorno a casa, ed ha esalato gli ultimi affannosi respiri nell'abitacolo della sua macchina ripensando al figlio scomparso e, forse, guardando negli occhi il suo rapitore e assassino.
Molti anni dopo quei devastanti accadimenti, Jan Forstner, ormai adulto, con un matrimonio alle spalle e una promettente carriera da pschiatra caduta come un castello di carte per un gesto d'avventatezza, fa ritorno nella sua città natale, una piccola comunità claustrofobica, dove dimorano i fantasmi del suo passato, ma anche la chiave per svelare il mistero della scomparsa di Sven e scoprire chi si cela dietro gli omicidi che stanno sconvolgendo la cittadina.
Vuole ricominciare da capo con una nuova esistenza. E quale posto migliore per farlo, se non dove tutto ha avuto inizio? è un prigioniero e, nel contempo, la sua stessa prigione, che non gli permette di dimenticare il passato e di rassegnarsi all'inevitabile e che insistentemente gli ricorda i terribili incubi che si celano nel suo animo, dove alberga ancora quel bambino indifeso e traumatizzato. Egli pone resistenza inconscia a rivivere il passato doloroso che ha segnato la sua esistenza e allo stesso tempo non riesce a liberarsene. Il confine che separa il freddo razioncinio dall'ossessione e dalla follia è indistinto.
Avrà una nuova occasione per ritornare a praticare il suo lavoro, ma per farlo dovrà sottoporsi anche ad una terapia di ipnosi, in un viaggio attraverso ciò che è accaduto e non ciò che ricorda più. JanWulf Dorn ci conduce attraverso la psiche del suo protagonista, indagando i suoi più profondi timori e le paure che hanno segnato la sua infanzia infelice. Un viaggio drammatico all'interno di sé stesso, per portare alla luce i lati nascosti della sua mente, per non essere più solo un sopravvissuto e basta. Agile e veloce, con un buon ritmo narrativo che si mantiene per tutta la durata del romanzo, Il Superstite è un thriller psicologico avvincente che cattura il lettore sin dalle prime pagine. Ricco di tensione e suspance, che provocheranno sicuramente brividi freddi lungo la schiena, questo nuovo meraviglioso romanzo firmato Wulf Dorn è un appuntamento da non perdere per gli appassionati del genere che non vedono l'ora di tuffarsi in un nuovo inquietante mistero. Aspettiamo con ansia il prossimo thriller dell'autore, che scandaglierà meticolosamete i lati oscuri dell'amore.
INTERVISTA CON L'AUTORE1. Per la stesura del tuo romanzo d'esordio La psichiatra ti sei basato su una storia vera che ti ha raccontato tua zia quando eri bambino. Anche per il tuo secondo romanzo Il Superstite ti sei basato su alcuni fatti realmente accaduti o su avvenimenti di vita quotidiana? Ciao Alessandra. Anche questa volta l’ispirazione iniziale me l’ha data un evento accaduto durante la mia infanzia. Molti anni fa il mio cuginetto è scomparso mentre mia zia parlava al telefono e lui giocava in giardino, durante una festa. Lo abbiamo cercato dovunque, finchè mia zia, terrorizzata, non ha chiamato la polizia. Dopo un’azione di ricerca durata 2 ore, lo hanno trovato. Poiché si annoiava, aveva deciso di andare a trovare dei suoi amichetti. È a quel punto che mi sono chiesto come sarebbero andate le cose se non lo avessero trovato. Come avremmo parlato di lui allora e negli anni successivi… quali conseguenze avrebbe potuto avere quella sparizione per la mia famiglia… così ho deciso di approfondire la questione delle persone scomparse e di mettermi a fare ricerche. Su Internet, ad esempio, c’è un numero enorme di siti dove si ricercano persone scomparse…
6. Per creare angoscia e paura non ti servi di scene splatter o particolarmente cruente ma utilizzi un metodo molto più sottile che coglie impreparato il lettore e si insinua nella sua mente. Ti va di svelarci il tuo segreto? Ti ha aiutato il fatto di aver già scritto alcuni racconti horror per diverse antologie ed essere stato a contatto con questo genere letterario? Quali sono i generi letterari e gli autori che hanno influenzato il tuo stile di scrittura?Io provengo dal genere horror, che leggo volentieri ancora oggi. Il thriller però, vale a dire l’ “horror realistico”, oggi come oggi mi sembra più interessante. Sono miei modelli letterari tutti gli autori che leggo perché si può sempre imparare da tutti sia come scrivere una buona storia, sia come non farlo. Per me è importante parlare di paura perché nasce dagli strati più profondi del nostro essere, e lo psicothriller è lo strumento più adatto per andare a scavare nell’anima degli uomini. Per questo non riesco ad essere realmente splatter.7. Dal tuo romanzo La psichiatra si parlava di una possibile trasposizione cinematografica dato che la TeamWorx ne aveva acquistato i diritti. Ci sono stati sviluppi in merito? Potremmo vedere presto il film?Si, ho già letto la sceneggiatura e mi sembra ottima!8. Dopo questi due splendidi romanzi cosa riserva il futuro per Wulf Dorn? Avremo presto un altro romanzo da poter leggere?Spero di si. Il mio prossimo romanzo sarà ancora uno psicothriller e uscirà a settembre in Germania. Sarà una bellissima storia d’amore. Ma anche le storie d’amore hanno dei lati oscuri…
BOOKTRAILER
L'AUTOREWulf Dorn è nato nel 1969. Ha studiato lingue e per anni ha lavorato come logopedista con pazienti psichiatrici per la riabilitazione del linguaggio. Vive con la moglie e il gatto vicino a Ulm, nella Germania meridionale. Dopo aver scritto diversi racconti horror si è dedicato alla stesura del suo primo romanzo: La psichiatra, diventato un successo grazie al passaparola dei lettori. Dopo Il superstite ha già ultimato il suo terzo romanzo.