ANNI '30
La storia del tailleur affonda le sue radici verso la fine del 1800, perchè nonostante il nome francese, fu un sarto inglese a crearlo per primo. Nato come simbolo dei nuovi ruoli della donna nel mondo del lavoro e in tutta la società, dopo essere passato con una certo eco dall'armadio maschile a quello femminile, nel corso degli anni è diventato un capo chiave per ogni donna.ANNI '30
ANNI '50
TAILLEUR CHANEL
ANNI '60
Al lavoro, durante il tempo libero e senza trascurare le occasioni eleganti, dove sempre più spesso, ha fatto la sua comparsa e continua ancora, degno di tanta considerazione, ad essere un super protagonista, è un capo che non delude mai le aspettative. Nelle versioni ottocentesche era caratterizzato da una notevole pesantezza stilistica e di materiali. Successivamente grazie a Chanel con l'uso del jersey e a Dior, subì una mutazione, un'evoluzione importante che lo rese più confortevole e femminile. Bisogna assolutamente ricordare anche la nobildonna Schiapparelli, l'antagonista di madame Coco, a cui si deve il merito della spalla con l'impronta marcata. Negli anni '70 YSL lo rese elegantissimo, per eventi mondani e serate importanti, proponendolo nella versione smoking. La vera grande innovazione nella rivisitazione di questo capo venne compiuta negli anni '70 da Giorgio Armani che si fece promotore di una giacca destrutturata comoda ed elegante, da capo formale e rigoroso diventò quindi funzionale e chic .ANNI '80
2001
OSCAR DELLA RENTA P//E 2012
OSCAR DELLA RENTA P/E 2012
CHANEL P/E 2012
Da Armani in poi non c'è stato stilista che non abbia reinterpretato il tailleur tradizionale. Per la collezione primavera 2012 troviamo tante soluzioni colorate, di linea decisa, ma morbida, per uno stile per niente classico, ma glamour, capace di adattarsi a qualsiasi outfit, giusto anche per una giovane donna spumeggiante che vuole essere grintosa, ma con stile. Addio "vecchio" tailleur dall'aria vecchieggiante!PROENZA SCHOULER P/E 2012
TORY BURCH P/E 2012
YSL P/E 2012
Lolli