Ieri mattina chi si fosse collegato al sito di Repubblica avrebbe potuto apprezzare una bella dose di schizofrenia. Facevano infatti bella mostra di sé, uno accanto all’altro, due articoli, uno di Marco Pasqua, intitolato Neonazisti, la lista della vergogna. “Ecco i nomi degli ebrei italiani”, l’altro di Carlo Bonini dal titolo Da Valentino alla Gregoraci ecco i vip della “lista Falciani”.
Nel primo, si deprecava la compilazione, in un sito USA, di una lista di ebrei italiani “da cancellare”. Nel secondo, in cui si parlava dei circa 6000 cittadini italiani ritenuti colpevoli di evasione fiscale in quanto detentori di conti correnti in Svizzera, si sottolineava l’appartenenza alla religione ebraica di una famiglia compresa in quell’ elenco.
Ci chiediamo l’utilità di questa precisazione, tanto più che mancava l’informazione sulla fede religiosa degli altri presunti evasori citati nell’articolo.
Ci viene da pensare che il tarlo antiebraico sia qualcosa che sta sempre lì, che cova, pronto a manifestarsi alla prima occasione, anche tra gli insospettabili. E che purtroppo sia difficile da estirpare.