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Il tavolo permanente? Era un’idea di Rifondazione! Ora se l’è presa il Pd, che non invita neanche Sel!

Creato il 17 febbraio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Se ne parlava dal luglio scorso. Abbiamo dato notizia di uno scambio di email tra Rifondazione – Federazione della sinistra, in cui il Prc chiedeva di aprire una serie di tavoli tematici, aperta a chi voleva starci. il segretario provinciale Giancarlo Roseghini ha ribadito pubblicamente quest’intenzione in occasione della Festa della Rive Gauche a Casalmaggiore. Un’intervista video a Giancarlo Storti e anche una dichiarazione a questo blog.
L’offerta di un confronto sul programma era aperta non solo al Pd, ma a tutte le forze dispoinili. Da parte del segretario provinciale del Pd Titta Magnoli la risposta è stata incerta, al punto che alla fine non se n’è fatto più nulla.
Il paradosso ora è che l’idea è rilanciata al Pd. Ottima idea, nessun dubbio. Stefania Bonaldi e Alessia Manfredini hanno ragione a procedere, ma perché viene esclusa dal confronto Rivoluzione civile? E Sel? L’idea di aprire a categorie economiche, sociali, enti locali, esponenti regionali e parlamentari è ottima, ma chiudersi a chiave in sala se arrivano Franco Bordo o Andrea Di Stefano o Piergiuseppe Bettenzoli che senso ha?
Dopo tutte la violenza psicologica esercitata dal Pd nazionale sul “voto utile” non vorrei assistere alla rottamazione delle idee valide che vengono da sinistra.
Ma dobbiamo essere tutti di destra o di centro o moderati cattolici di centrosinistra per essere considerati? Dov’è finita l’uguaglianza dei cittadini? Vogliamo anche discriminare per motivi politici? Per poi fare magari le riforme con Berlusconi e Monti?

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