Pier Luigi Bersani ha presentato la squadra che lo accompagnerà nella campagna elettorale per le primarie: Portavoce Alessandra Moretti, 39 anni, vicesindaco di Vicenza, tra i componenti Tommaso Giuntella, 25enne segretario del circolo Mazzini di
Roma e consigliere municipale, e Roberto Speranza, segretario della
Basilicata.
Intervista a Alessandra Moretti a cura di Monica Guerzoni pubblicata sul Corriere della Sera il 21 settembre 2012.
Cosa pensa di Matteo Renzi? Nel Pd c`è chi lo dipinge come uno sfacciato e presuntuoso...
«E una risorsa importante per il partito».
Ma lei, Alessandra Moretti, non è la nuova portavoce del comitato di Bersani?
«Eccomi qua. Ma noi e Renzi lavoriamo insieme, abbiamo gli stessi obiettivi. Le primarie servono a rafforzare la politica e io apprezzo molto chi ci mette la faccia».
Lei ha 39 anni, cosa pensa della rottamazione?
«A Matteo mi sento di dire che il rinnovamento si fa soprattutto negli organismi del partito. Il Pd, da quando c`è Bersani, ha dei segretari regionali giovanissimi».
D`Alema, Veltroni, la Bindi... Devono andare tutti a casa?
«Non sta a noi chiederlo, penso stia alla loro sensibilità e intelligenza sapere se, e quando, è il momento di fare un passo indietro».
Se Bersani va a Palazzo Chigi, lei che ruolo avrà?
«Non lo so, sono a disposizione. Continuerò a fare la vicesindaco a Vicenza, la mia città. Bersani è un grande innovatore, serio e competente. Spero per l`Italia che sia lui il prossimo premier».
Per lo staff di Renzi è un comunista «alla Ceausescu». I sindaci non dovrebbero essere neutrali?
«Ognuno è libero di scegliere con chi stare e anche i sindaci si possono schierare. Il mio, Variati, sta con Renzi... Mi piacerebbe che ci fosse un confronto aperto, per dare voce non alle polemiche interne, ma agli elettori delusi e alle donne, che non sono rappresentate».
Lei ha due figli, come fa a conciliare la famiglia, la politica e lo studio di avvocato?
«Noi donne viviamo in trincea, molto più dei maschi».