Il tempo per noi

Da Vanessa Valentinuzzi
Dopo una notte, passata a festeggiare a casa di un’ amica, rientro verso le 4 e 30 del mattino a casa mia. Faccio piano, per non svegliare tutto il condominio in un silenzio postatomico. Ma o la chiave non apre bene o sono io stanca, faccio un rumore fastidioso e rimbombante. Entro, trovo la forza di struccarmi, dilettata dal pensiero che domani, tiè, io potrò dormire e poltrire fino a mezzogiorno, godendomi la mia nuova casa. Ascolterò musica, scriverò sul mio pc il pezzo nuovo per la mia caporedattrice . E poi me ne andrò a correre. Invece, dopo cinque ore«Pronto?»«Vanessa, ciao….sono F.»La mia voce impunemente assonnata, risponde alla sua chiamata. E' Mr Effe, con la maiuscola dell'ortografia sentimentale. «Ah ciao!» fingo intonando una naturalezza nella voce, per incipriare un misto tra amarezza e piacere a cui non so dare un nome.«Ti va di andare a fare colazione insieme?»«Ma che ore sono? Di che giorno?»«Non mi dire che dormivi? Alle 9 e 10? Ancora? Io sono appena tornato da Londra, sai il lavoro. Hai voglia di fare due chiacchiere?»«Sì, in realtà dormivo. Sì ancora, per fortuna e no. »«No cosa?»«No, non ho voglia di fare due chiacchiere, se ricordi bene, la mattina parlo solo dopo almeno due caffè e 4 fette biscottate intrise di marmellata».«Ogni volta che ti chiamo mi sfuggi, ma io ho voglia di vederti»«E’ finita F. , davvero. E tu ora hai fatto altre scelte. Hai un’altra vita e,  il passato che torna non fa per me».«Non è vero, e poi le cose non vanno così bene. Ti penso ancora. Sempre. Ho voglia di ridere con te, di starti vicino quando hai la febbre. L’ultima volta che ti ho sentita avrei voluto stringerti«Ero piena di microbi. E poi, tu chiami sempre  senza darmi il tempo di una piega dal parrucchiere..ma insomma. Che pretese, che insolenza»Mr F ride, illudendosi che la temperatura si sia scaldata, quando l’ironia è un mero strumento per sdrammatizzare un diniego che mi costa un po’.«Ah eccoti! Ti sei svegliata. Dai, vediamoci.»«No, Effe tu arrivi d’improvviso, ogni volta. Ripiombi nella mia vita quando sto bene e pretendi che io ti riaccolga sorridente. Cancellando tutta la delusione. Non si può più ora, vivi la tua vita F. Per me non è più come prima. E che senso ha essere amici di una persona che non puoi chiamare liberamente, a cui non puoi parlare quando ne senti il bisogno. Al solito, Effe tutto secondo e sempre le tue necessità. Ma io non lo accetto. Non fa per me.»«Vedi, tu non ti fai mai fregare. Sei intelligente, e alla fine sei tu che comandi. »«Come tutte le donne, mio caro Effe, che hanno carattere. E quanto ce ne vuole. Non siamo tutte “arcorine”, sai alcune di noi pensano che il talento e la testa da qualche parte portano prima o poi.»«Ma certo. Credimi, pensavo fosse semplice, oggi ho visto una bella giornata  di sole, ero di buon umore e ti ho chiamata. Ma temo che il mio comportamento passato, ha fatto sì che oggi tu stia ancora male»«No. Non oggi, un tempo sì. Perché ti ho voluto bene.»«Vediamoci, io bisogno di guardarti negli occhi, di prenderti per mano.»«Non è più possibile.  Hai avuto le tue occasioni, ma ora non è più il tempo per noi.»«Allora non ti chiamerò più. Non ti disturberò. E io ti stimo tantissimo, e  lo sai che mi mancherai 
terribilmente. »«Lo so.»«Certo che lo sai. C’è sempre stata una grande innegabile, calamitante intesa. Ma se vuoi che io cancelli il tuo numero, lo farò appena attaccherai il telefono. E non voglio neanche farti pesare quello che provo ora. Gestirò le mie emozioni da solo»«Sì, è meglio così. »«Leggerò il tuo libro, però. Mi rende così felice l’idea di entrare in libreria e chiederlo. Anche se non cambia la mia ammirazione per te, quella c’è sempre stata. Tu sei diversa, carotina. Ma io ci sono nel romanzo?»«Sei proprio narciso…..No. Non ci sei, ma ti riconoscerai in molti dei maschi che frequenta la protagonista.»«Ho saputo da M. della presentazione. Cercherò di esserci, anzi, dammi tu data e indirizzo. E’ qui a Roma vero?.....Quando? Ah Okay, sabato 21 maggio, alle sei, ma.. Dove?»«Alla libreria Mondadori di Via Piave...»«Ok allora ho segnato ora sull’i-pad. Sabato 21 maggio, ore 18.00. a Via Piave, libreria Mondadori.  Complimenti un esordio elegante e professionale. Da vera autrice. Hai notato che la tua vita è uguale al noto telefilm che ti piaceva tanto, sai che ogni volta che lo incrocio sui canali degli hotel ..penso a te? Ovunque io sia.  In qualità di Mr F , dovrei regalarti un appartamento pieno di scarpe.Comunque comprerà  la mia copia, e verrà a chiederti una dedica anche se Via Piave è lontana da casa mia. Ma per la nostra Carrie Bradshaw italiana questo ed altro. Tu hai ragione, nella vita bisogna rischiare. E io non ti ho ascoltato,e il tempo non torna indietro presumo. Non è così, reddie?»«No, non torna mai indietro, e mai nello stesso modo. Non sarebbe più la stessa cosa. Ciao Mr. F. »

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