Questo è un post pieno di gioia. Andando avanti troverete che effettivamente non contiene molto altro. Il motivo di tanta allegria è che Il Terzo Luogoha riaperto. Avete presente? Probabilmente no. Trattasi della meravigliosa libreria di cui favellavo in questo post. Ha riaperto, con una nuova gestione. Sono andata oggi a dare un'occhiata, temendo di trovarla snaturata... e invece me ne sono innamorata di nuovo. Scaffali appositi per le case editrici indipendenti, bella musica in sottofondo, una proprietaria che, veramente, non fosse stata presente mia madre l'avrei abbracciata.Forse è un bene che fosse presente mia madre.

Capite quindi perché giosco? Temevo che la breve parentesi di 'Ho una libreria meravigliosa vicino a casa' fosse conclusa per sempre. E invece ho di nuovo un angolo di lettura ricolmo di competenza e simpatia. E amore per i libri, SANTODDIO, amore per i libri. Sono ancora qui col cuoricino che saltella.Ad ogni modo, ho finito di leggere Come una bestia feroce di Edward Bunker e l'ho adorato. Si vede che è stato scritto prima di Cane mangia cane, perché come costruzione della trama è un pelo ingenuo, diciamo che si capiscono subito cose che il protagonista continua a ignorare fino all'ultimo. Però bello. Crudelissimo ma bello. E oggi ho iniziato Uno stupido angelo di Christopher Moore, che mi pare nettamente superiore a Sesso e lucertole e... e beh, diciamo che mi pare ampiamente superiore a tutti gli altri libri di Moore che ho letto tranne, naturalmente, Il Vangelo secondo Biff, che vi linko pure la recensione qui, tanto per. Sul comodino giacciono in quieta attesa Il canto del cielo di Sebastian Faulks (che ne ho sentito parlare benone più volte e mi incuriosisce parecchio) e Signorina Cuorinfranti di Nathanael West, che ho preso giusto oggi e che, a giudicare da quanto ne dice La Lettrice Rampante, dovrebbe meritare assai il mio interesse.Che altro dire? Gioisco. Oh, e domani io e un paio di amici andiamo a una mostra sul surrealismo – che poi c'hanno infilato pure Duchamp, De Chirico e quant'altro, ma vabé, di certo non me ne lamento – con opere di Ernst e Dalì etc. E gioisco doppiamente. No, davvero. Dev'essere il karma che si rifà dell'esame andato male.






