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Il test Voigt-Kampff e le stagioni

Creato il 11 luglio 2011 da Dallenebbiemantovane

- Sai che a volte, in questi giorni, mi viene nostalgia dell'inverno?, fa la mia amica M. guardando la vignetta di agosto sul calendario di Altan ("Basta buonismo: avrete un'estate fetente.").
- Cioè immagini di avere freddo, di vedere la neve etc.?
- Sì, sì!
Il problema nostro non è tanto il paradosso manzoniano della felicità che è sempre una coperta troppo corta.
Il problema nostro è che abitiamo a Mantova, quindi:
Arriva l'estate, 100% di umidità, zanzare, se non hai il condizionatore sei morto. Allora cosa fai, rimpiangi il freddo. Ma non sai, o meglio non ricordi, che...
L'inverno mantovano non è più freddo da molti anni. Chi non ricorda il lago ghiacciato del lontano, lontanissimo 1983, così solido che ci si poté camminare sopra? Ormai il nostro inverno è una cappa tristissima di smog umido e gelato compreso tra i 4° e i 15° C., di reumatismi e - non di rado - pioggia. Compresi molti Natali, e veramente, Natale con la pioggia esaspera anche un ateo.
Allora guardi fuori dalla finestra, immagini un profumo di rose e violette e pensi, come Catullo, Iam ver egelidos..., e non sai, stolto, o meglio non ricordi, che...
La primavera a Mantova non è più primavera da tanti, troppi anni. E' stata sostituita da un periodo di lunghezza variabile, ma del quale, come del famoso tunnel, non si riesce mai a vedere il fondo, noto ai meteorologi di tutto il mondo come "stagione delle piogge". Si riconosce facilmente dalle alluvioni.
Ed ecco il nostro disperato, sempre più depresso, indigeno o - peggio - emigrato, come la mia amica M., che da ben altri solari, mediterranei e marittimi climi proviene, sognare estasiato il momento in cui potrà mettersi in costume, godere della carezza del sole sulla pelle, ma...
Poiché è trascorso un anno, lo sventurato non ricorda più che tale periodo si riconosce dal fatto che un bel giorno, a maggio o a giugno di solito, smetterà di piovere, l'aria si farà irrespirabile, un sole spietato e crudele picchierà sulla pianura padana e i cittadini correranno a ripararsi in casa uscendo solo all'alba o dopo le dieci di sera, come carcerati volontari.
E sarà allora che...
Avete indovinato: qualcuno più geniale degli altri mormorerà guardando nell'armadio i famosi pantaloni bianchi cantati da Baglioni e, poco più in là, la maglieria pesante spostata per fare largo a quella leggera:
- Oh che voglia di autunno! Di avvolgersi finalmente una sciarpina al collo, di andare a funghi, di vedere il tramonto a un'ora ragionevole... E poi la vendemmia, il profumo di caldarroste, il fuoco accanto al caminetto...
Tutte immagini ormai soltanto televisive, irreali, sognate, ricordi di qualcun altro innestati nella nostra memoria dalla Tyrell Corporation.
Se vuoi andare a funghi, devi prendere la macchina e portarti in montagna, non ci sono cazzi. Ma tanto non li saprai riconoscere, per cui raccoglierai a caso e poi ti toccherà disturbare il vicino di casa "esperto" il quale esaminerà, schifato, e sentenzierà che: un terzo è velenoso, un terzo potrebbe quindi meglio buttare, il resto è mangiabile ma ormai sta già marcendo, lui non li mangerebbe fosse in te.
Il caminetto non ce l'ha più nessuno, troppo casino, la canna fumaria che non tira, i più vip l'hanno sostituito con quello che fa le fiamme finte, che a me, non so perché, fa pensare alle scene di seduzione in Beautiful.
Le caldarroste ci sono ancora: si fanno in forno, però, o in padella, come i quattro salti.


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