Lo scorso Martedì 9 Settembre 2014, si è tenuta la serata dibattito “YOUNG EUROPEANS: We stand for sustainability and eco-justice!” [Giovani d'Europa per la sostenibilità e la giustizia ambientale] presso la sede del Segretariato della COMECE (Commissione Episcopale della Comunità Europea) a Bruxelles (vedi precedente articolo: “Il TGS si presenta a Bruxelles: “Young Europeans: We stand for sustainability and eco-justice!”“). Nell’occasione il TGS Nazionale, su gentile invito di Don Bosco International, ha presentato le proprie attività in tema di turismo sostenibile e solidale.
Riportiamo di seguito il comunicato stampa divulgato da Don Bosco International a margine della serata, assieme ad alcune foto che documentano l’evento.
Martedì 9 Settembre 2014, alla vigilia del Summit delle Nazioni Unite sul Clima (23 Settembre a New York), Don Bosco International, il Segretariato della COMECE (Commissione delle Conferenze Episcopali della Comunità Europea), la Commissione Chiesa e Società della Conferenza delle Chiese europee, il Consiglio Ecumenico dei giovani in Europa, l’Ufficio Europeo della Chiesa Evangelica Tedesca, la Federazione Protestante dei Giovani in Germania e Rete Juventutis hanno organizzato un dibattito intitolato “YOUNG EUROPEANS: We stand for sustainability and eco-justice!”.
Consapevoli del ruolo importante dell’Unione Europea nelle negoziazioni internazionali sul clima, gli organizzatori hanno voluto portare la voce dei giovani alle istituzioni europee.
“Noi siamo per la sostenibilità e l’eco-giustizia” è stata la principale conclusione della conferenza.
Il dibattito, organizzato in collaborazione con altre organizzazioni cristiane a Bruxelles, ha presentato ai rappresentanti delle istituzioni dell’Unione Europea le preoccupazioni dei giovani e la loro voglia di migliorare il mondo.
Nel ricordare che ognuno è chiamato, secondo le proprie capacità, a contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla giustizia climatica, la conferenza ha voluto rammentare alle istituzioni Europe l’importanza di coinvolgere le nuove generazioni nei processi decisionali in particolare quelli che riguardano il loro futuro.
L’Unione Europea è tra i principali operatori nei negoziati sul clima globale, allo stesso tempo essa è impegnata ad adottare i principi della sua politica climatica da qui al 2030.
Nel dettaglio, la Presidenza italiana dell’Unione Europea, attraverso la voce della dottoressa Roberta Di Lecce, Attaché della Rappresentanza permanente d’Italia ha voluto ribadire che con le sue politiche climatiche l’Unione Europea vuole essere “un esempio per gli altri paesi”.
“C’è una vera urgenza di agire ora, non possiamo perdere tempo” ha aggiunto Yrjö Mäkelä, vice capo dell’unità internazionale e delle relazioni inter-istituzionali presso la Direzione Generale Azione per il clima della Commissione Europea, ricordando la reale possibilità di raggiugere un accordo internazionale l’anno prossimo a Parigi.
Successivamente, consapevoli che per un cambiamento climatico servono decisioni politiche che toccano l’economia ma anche cambiamenti di stili di vita, la conferenza ha dato la parola ad alcuni progetti realizzati da organizzazioni giovanili
La Gioventù della Chiesa evangelica luterana di Germania settentrionale ha presentato i risultati della loro Conferenza sul clima giovanile, il signor Raphael Breyer della Federazione della Gioventù Cattolica ha presentato il progetto “I shop fair” sulla responsabilizzazione dei consumi.
Successivamente il dottor. Igino Zanandrea, ha introdotto le esperienze sul turismo sostenibile e sull’educazione ambientale portate avanti dall’associazione salesiana “Turismo Giovanile e Sociale”. Ricordando le passeggiate di Don Bosco, il dottor Zanandrea ha sottolineato l’importanza dell’educazione dei giovani alla protezione del creato.
Nel dibattito che è seguito, Margarete Auken, un eurodeputato dalla Danimarca ha reagito positivamente alla presentazione dei progetti ed ha sottolineato che “per affrontare gli effetti del cambiamento climatico, l’Unione Europea deve aumentare il proprio livello di ambizioni e rispondere alle varie iniziative provenienti da diversi settori della società.”
Secondo Pawel Pustelnik, membro della Campagna del Consiglio Ecumenico dei giovani in Europa per promuovere la giustizia ecologica “Le politiche climatiche dell’UE dovrebbero essere molto più sensibile ai principi della solidarietà intergenerazionale e dell’eco-giustizia.”
Il reverendo Peter Pavlovič della Conferenza delle Chiese Europee ha sottolineato che: “Il problema del cambiamento climatico non può essere affrontato senza considerare i limiti del nostro consumismo ed il modo in cui utilizziamo l’energia e le risorse naturali”.
Nel riassumere la serata Fr. Patrick Daly dalla COMECE ha affermato: “Il clima è un dono di Dio. Il cambiamento climatico ha implicazioni per tutti noi. Si tratta di un compito ecumenico per tutte le Chiese”.
Alla fine della riunione Don Bosco International, Don Bosco Network e Turismo Giovanile Sociale hanno consegnato ai rappresentanti delle istituzioni europee ed ai rappresentanti delle Chiese un documento, con un’introduzione del professor J.I. Kureethadam dell’Università Pontificia Salesiana, contenente una riflessione sul tema correlata da buone pratiche.
Una campagna sui social media era stata iniziata una settimana prima della conferenza per rendere visibile alle istituzioni e alla società civile alcune attività salesiane sul tema in Irlanda, a Malta, in Spagna, in Italia ed in Belgio.
Un rapporto della conferenza sarà pubblicato nelle prossime settimane.
(fonte: Don Bosco International)