Sebbene il suo nome sia giapponese, ha origini cinesi.
Viene ricavato dalla cagliatura del latte dal latte.
Ecco come.
Spesso si confdi soia e dalla successiva pressatura in blocchi generalmente nella forma di parallelepipedo.
La fabbricazione del tofu dal latte di soia è simile a quella del formaggio onde, nelle sue preparazioni, al vapore o fritte, il tofu con il glutine di grano o seitan.
Il tofu ha generalmente un elevato contenuto proteico, un moderato contenuto di carboidrati e moderato o elevato contenuto di grassi saturi.
Per avere il tofu sempre fresco potrete fare come le massaie giapponesi che lo preparano nella loro cucina.
Lasciate in ammollo per 15-18 ore un chilogrammo di soia, avendo cura di cambiare l’acqua un paio di volte.
Schiacciate i semi con l’aiuto di un mortaio, aggiungete un mezzo litro di acqua bollente e mettete il tutto sul fuoco rimescolando, portate a bollore per 3 volte interrompendo l’ebollizione con l’aggiunta di acqua fredda.
Lasciate raffreddare e filtrate con l’aiuto di un telo di cotone, riscaldate il liquido ottenuto a 70-80 gradi e aggiungete il succo di mezzo limone; a questo punto avverrà la coagulazione e il tofu comincerà a separarsi dal liquido come una massa biancastra.
Estraete delicatamente il tofu ancora impregnato di liquido e mettetelo a sgocciolare in uno scolapasta di plastica. Avrete così preparato con le vostre mani un alimento pregiato tutto da scoprire.