Julianne Moore sta accumulando premi su premi su premi come miglior attrice per la sua interpretazione di una donna che combatte l’Alzheimer precoce in Still Alice… che in Italia è stato tradotto con un blando e melodrammatico Perdersi (perché noi siamo la patria di Gigi D’Alessio, ricordiamocelo sempre, e dei libri di Barbara D’Urso… “Se lo desideri, accade”, “Tanto poi esce il sole”, “Ma ancora credo nell’amore”, “Ecco come faccio”).
Il che la rende a tanto così da un appuntamento con l’Oscar che ha rimandato lungamente negli anni.
Spero per lei che l’attesa sia finita! Perché dopo che l’ho vista cagoscorreggiare nel film Maps to the Stars, quella statuetta le sarebbe già dovuta essere stata recapitata a casa, a mio parere. Mai visto espressioni facciali così vere e intense da un’attrice che è seduta su un water. E poi se ha beccato una nomination Melissa McCarthy per aver cagato su un lavandino in Le amiche della sposa, è giusto che la Moore, che l’ha fatta sul vasino, sia premiata in qualche modo!
Intanto, è stato pubblicato il trailer del suo film, basato sul best seller omonimo del 2007 di Lisa Genova, in cui Alec Baldwin interpreta il ruolo del marito e Kirsten Stewart (sì, si è disintossicata dai vampiri!), Kate Bosworth (sì, è ancora viva) e Hunter Parrish (sì, quello dell’erba) quelli dei figli.
«Non volevo rappresentare nulla sullo schermo che non avessi effettivamente visto. Tutto ciò che si vede, tutte le azioni, tutte le reazioni, tutte le cose sono “fisicalizzate”… erano tutte cose che avevo osservato», ha detto l’attrice in un’intervista.
Fisicalizzare… Che bel verbo. Esiste?
Fabio Secchi Frau