Fra le piante adattogene un posto di rilievo occupa un’erba indiana: il Tulsi o Basilico sacro. E infatti per gli indiani questa pianta è sacra e viene chiamata anche “l’Incomparabile”, “la Medicina Madre della Natura” e “la Regina delle Erbe”.
Tre sono le varietà di Tulsi: Krishna tulsi, ha foglie di colore verde o violaceo, Shin o Ram tulsi, ha foglie verdi, e Vana tulsi, caratterizzato da fiori bianchi e cresce spontaneamente ai margini delle foreste.
Impiegato nella medicina ayurvedica per via delle sue proprietà antistress, rafforza il sistema immunitario. Il Tulsi è ricco di antiossidanti e protegge la salute del fegato e dei polmoni. Il basilico sacro purifica il sangue, migliora la memoria, protegge dalle malattie croniche ed è ottimo per tutti quei disturbi legati all’avanzare dell’età.
Il Tulsi (foglie) può essere bevuto in tisana (meglio se è bio) o può essere utilizzato sotto forma di olio essenziale che trova il suo utilizzo come:
- Immunomodulante e immunostimolante, indicato nel trattamento di numerose infezioni. Assumere 2-3 gocce nel miele da una a tre volte al giorno.
- Mucolitico e decongestionante, tonifica i polmoni e aiuta ad espellere il muco. Abbassa la febbre e aiuta l’organismo ad eliminare le tossine metaboliche. Inalazioni con 3 gocce e frizioni alò 2% in olio di nocciolo sul torace.
- Svolge un’efficace azione antiossidante.
- Regolatore del colesterolo.
- Regolatore della glicemia.
- Buona azione antinfiammatoria.
- Consigliato per accelerare il recupero in corso di convalescenza da malattie che hanno affaticato e indebolito l’organismo e hanno lasciato uno stato di affaticamento mentale.
Utilizzi in cosmetica: bagni e frizioni molto diluite per la cura della pelle edematosa. Nello shampoo e nelle lozioni per rinforzare i capelli e purificare il cuoio capelluto.