Magazine Cultura

Il tuo ebook non è un capolavoro

Da Marcofre

Ogni tanto mi piace indossare i panni della persona sgradevole. Mi stanno a pennello, davvero.

Ogni editore di se stesso, una volta che ha terminato la scrittura del suo ebook, desidera farlo arrivare a quante più persone è possibile. È giusto che sia così, e come ormai sappiamo, fa parte del suo lavoro.

Ha trascorso mesi, forse anni, su quella creatura. Però devi conoscere la verità: il tuo ebook non è un capolavoro.

Nemmeno il mio, lo so, grazie.
È necessario scrivere questo perché quando arriverà la prima stroncatura (e arriverà, stanne certo), di solito la reazione è leggermente isterica.
Quando per esempio un lettore, in una recensione a proposito di Starter Kit per Blogger, ha scritto che se ne può fare a meno, nessun problema. E nella pagina delle recensioni, l’ho messa assieme alle altre.

Come ripeto abbastanza spesso: non stiamo operando a cuore aperto. L’acqua è più indispensabile del nostro ebook (e non solo l’acqua).

Adesso ti svelo un segreto: le prime opere di Tolstoj, di Dickens e Dostoevskij, non erano perfette. Nemmeno le ultime, se è per questo.

Veniamo al cuore della faccenda. Non devi produrre la perfezione, ma comunicare, perché anche i capolavori non sono perfetti. Certo, deve esserci una storia, dei personaggi, una certa evoluzione… Se la vita non è perfetta, nemmeno lo strumento che usi per parlarne può essere immune da errori.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog